COLPO GOBBO CONTRO ZIO PAPEROMNEY - IN UNA LETTERA, ARRIVATA ALLA SEDE DEI REPUBBLICANI, UN ANONIMO ANNUNCIA DI AVER RUBATO I DATI FISCALI DELLO SFIDANTE DI OBAMA DAGLI UFFICI DELLA PRICEWATERHOUSE, CHIEDENDO UN MLN $ PER NON RENDERLI PUBBLICI - SI TRATTEREBBE PROPRIO DI QUEI DATI CHE IL CANDIDATO ALLA CASA BIANCA SI È RIFIUTATO DI PUBBLICARE E CHE RIGUARDEREBBERO LE SUE ATTIVITÀ FINANZIARIE (SOSPETTE) PRIMA DEL 2010…

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Da "Corriere.it"

Una busta recapitata alla sede dei Repubblicani a Franklin, in Tennessee. Anonimo il mittente, mentre l'indirizzo del destinatario è scritto a mano. Quando Jean Barwik, che dirige il partito nella contea di Williamson, l'ha aperta ha trovato una lettera e una chiavetta usb. Un tentativo di ricatto a Mitt Romney, candidato alla presidenza degli Stati Uniti.

L'anonimo afferma di aver rubato copia dei documenti fiscali di Romney, dopo essersi introdotto in un ufficio della PricewatershouseCoopers, la società che cura la contabilità del candidato, a Franklin. E chiede un milione di dollari entro fine settembre attraverso pagamenti non tracciabili on line. Altrimenti questi dati saranno resi pubblici.

IL GIALLO - Dopo essere stati più volte argomento di scontro elettorale, i redditi di Mitt Romney - il cui nome è già stato chiamato in causa in un'inchiesta per elusione fiscale aperta dalla procura di New York - alimentano ora un giallo su cui indagano anche i Servizi segreti americani. Il presunto ricattatore minaccia di pubblicare i redditi precedenti al 2010: proprio quelli su cui i democratici hanno sfidato il candidato repubblicano e che Romney non ha mai voluto diffondere.

Romney ha risposto alle richieste del partito avversario fornendo i redditi del 2010 e del 2011. Ma si è sempre rifiutato di dare quelli degli anni precedenti. La lettera anonima è arrivata, il 27 agosto, anche alla sede del partito Democratico di Franklin. «Non ho idea se il furto sia vero, dubito che lo sia - ha detto il presidente del partito Peter Burr -. Ma suppongo sia plausibile». Un anonimo ha scritto su un sito di file-sharing che i dati sono stati rubati il 25 agosto e «tutti i 1040 documenti fiscali disponibili di Romney sono stati copiati».

«NESSUN FURTO» - La PricewatershouseCoopers ha negato il furto: «In questo momento non ci sono tracce di alcuna violazione del nostro sistema o di accesso non autorizzato ai dati in questione», ha assicurato un rappresentante della società Chris Atkins. Ma il portavoce dei Servizi segreti, Edwin Donovan, ha confermato che l'agenzia sta investigando. Secondo la polizia di Franklin, nessun allarme né segni di intrusione sono stati riportati. Non c'è traccia di scassinamento nell'edificio che ospita la PricewatershouseCoopers. Che condivide lo stabile, senza guardiano e con accesso libero nelle ore di ufficio, con altre attività. «L'edificio è molto sicuro», hanno assicurato i proprietari.

 

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