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NON SI SCRIVONO LE LEGGI CON L'IDEOLOGIA – SALVINI SPIEGA PERCHÉ (GIUSTAMENTE) LA LEGA HA DEI DUBBI SUL PRINCIPIO DEL CONSENSO “PRELIMINARE, INFORMATO E ATTUALE” PER STABILIRE LE VIOLENZE SESSUALI: “IL TESTO LASCIA TROPPO SPAZIO ALLA LIBERA INTERPRETAZIONE DEL SINGOLO. COSÌ COME È SCRITTO LASCIA LO SPAZIO A VENDETTE PERSONALI” – LA MINISTRA DELLA FAMIGLIA, ROCCELLA: “IL RISCHIO E' IL ROVESCIAMENTO DELL'ONERE DELLA PROVA. GLI AVVOCATI E L'EX PRESIDENTE DELLE CAMERE PENALI, CAIAZZA, HANNO SOLLEVATO MOLTI DUBBI"

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SALVINI, IL TESTO SUL CONSENSO È TROPPO INTERPRETABILE

VIOLENZA SESSUALE

(ANSA) - Il consenso è "assolutamente condivisibile come principio, ma una legge che lascia troppo spazio alla libera interpretazione del singolo è una legge che rischia di intasare i tribunali e alimentare lo scontro invece di ridurre le violenze

 

Questa sorta di consenso preliminare, informato e attuale, così come è scritto, lascia lo spazio a vendette personali, da parte di donne e uomini, che senza nessun abuso userebbero una norma vaga per vendette personali che intaserebbero i tribunali".

 

violenza sessuale

Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, a proposito dello stop in Senato alla modifica della norma del codice penale sul reato di violenza sessuale, sottolineando il lavoro della senatrice Giulia Bongiorno, "esperta e avvocata di tante donne vittime di violenza e molestia".

 

NORDIO, SU CONSENSO SOLO UN RINVIO PER QUESTIONI TECNICHE

(ANSA) - Sul ddl sul consenso solo "un rinvio" il ministro Carlo Nordio è "fiducioso"che "sicuramente" la norma sarà approvata. "Che cosa sia successo ieri - dice all'ANSA a margine di un incontro - non lo so, è stata una iniziativa dei gruppi parlamentari ma posso dire che è un piccolo slittamento dovuto a dei riferimenti tecnici necessari, quando si interviene su una legge penale anche una virgola può cambiare completamente il significato, quindi bisogna stare estremamente attenti alla tecnica redazionale, questo riguarda un'opera di cesello che non sempre si fa quando una legge viene portata però sul contenuto vi è una unità di consenso".

 

ROCCELLA, DUBBIO È SU ROVESCIAMENTO DELL'ONORE DELLA PROVA

'Il consenso nell'ordinamento già c'è con sentenze Cassazione'

(ANSA) - ROMA, 26 NOV - "Sulla legge sul consenso il rischio è il rovesciamento dell'onere della prova, questo è il dubbio". Lo ha detto la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella intervistata durante la trasmissione "Ping Pong" su Rai Radio 1.   "È meglio prendere più tempo ma approvare - ha aggiunto - una legge convincente.  Quello che è emerso dopo l'approvazione alla Camera è una forte perplessità da ambienti importanti: gli avvocati, l'ex presidente delle Camere Penali Caiazza è stato molto duro su questa legge, anche altri hanno sollevato dei dubbi. Perchè la legge si farà, perchè già c'è. Nel senso che il consenso già c'è, per fortuna perchè è un principio sacrosanto, nella nostra giurisprudenza attraverso le sentenze della Cassazione e questo già da anni".

 

ROCCELLA, NESSUN OSTRUZIONISMO DALLA LEGA SU DDL CONSENSO

gianmarco centinaio giulia bongiorno matteo salvini

(ANSA) - "Non c'è nessun ostruzionismo" da parte della Lega, "il consenso già c'è nella nostra giurisprudenza, attraverso le sentenze della Cassazione. Quindi è un principio già in atto. Noi quello che abbiamo voluto è trasferirlo anche nella legge, dichiararlo, ma già è un principio che è attivo nella nostra giurisprudenza".

 

Lo ha detto la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, a margine del convegno "La ricostruzione demografica. L'Appennino centrale tra spopolamento e rilancio post sisma", a Palazzo Giustiniani, a Roma.

 

UOMO VITTIMA DI VIOLENZA SESSUALE

   "La legge si farà. Su questo prendo un impegno anche assolutamente personale", ha aggiunto. Per quanto riguarda la legge sul femminicidio approvata ieri, "che è stata davvero rivoluzionaria, di portata storica, è stata discussa a lungo, è stata presentata a marzo scorso ed è una legge di governo, mentre questa sul consenso è una legge di iniziativa parlamentare, quindi le prerogative del parlamento vanno anche tutelate".

 

Roccella ha quindi ribadito che "sulla legge sul femminicidio abbiamo trattato parecchio, è stata cambiata. Sulla legge sul consenso invece abbiamo fatto una corsa per cercare di farla votare simbolicamente il 25 novembre. Però noi diciamo sempre che la lotta contro la violenza non si fa solo i giorni canonici, il 25 novembre o l'8 marzo, si fa tutti i giorni. Ecco: mi sembra fondamentale che si arrivi a un testo davvero condiviso e lo si faccia tranquillamente con i tempi che il parlamento richiede"

 

 

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