
FLASH! - QUI, SAN PIETRO: TANA PER PATRIZIA SCURTI! MASSÌ, NON POTEVA MANCARE AL FUNERALE DI PAPA…
a cura di colinward@autistici.org (Special Guest: Pippo il Patriota)
1 - PRENDI E SOLDI E SCAPPA (AL MARE)
Poi magari oggi Renzie ci stupirà con nuovi effetti speciali, ma intanto la copertura dello sconto Irpef per il 2015 non c'è. Siamo quindi di fronte a un regalino una tantum, coperto da risparmi una tantum e destinato ad acchiappare il voto di gente che va a votare una tantum. Se questa storia degli "80 euro in busta paga" alla vigilia delle elezioni l'avesse inventata il Banana, il centrosinistra e i commentatori più illuminati - da Scalfari in giù - avrebbero già telefonato personalmente alla Troika.
Invece Pittibimbo dai giornaloni di Lor signori riceve al massimo un po' di bonario scetticismo, anche perché i signori editori impuri stanno ancora cercando di capire che cosa possono raccattare dai fondi pubblici per la loro editoria avariata.
L'Italia è un paese che si regge sulla creatività e sull'evasione fiscale. Per le truffe, grandi e piccine, abbiamo un talento riconosciuto nel mondo. Se un Achille Lauro 3.0 ti mette dei soldi in tasca per avere il tuo voto, salvo riprenderseli poco più avanti, l'unica cosa da fare è prenderli, ringraziare e quella domenica andare al mare. Del resto continuare a prenderla in quel posto ma poter dire almeno "'Cca' nisciuno è fess" è un principio di diritto naturale.
2 - FUGA PER LA CICORIA
La Repubblica dei renziani titola spensierata: "Bonus in busta paga a 15 milioni di italiani. 80 euro per metà di loro, trenta agli incapienti. Il top degli sconti ai redditi tra i 18 e 25 mila euro. Operazione da 7 miliardi, aliquota Irap al 3,5%. Coperture da sanità , difesa, stipendi dei manager, imprese, rendite e acquisti" (p. 6). Felice anche la Stampa: "Arriva il bonus: 620 euro per il 2014. L'anno prossimo raggiungerà i 950. Soldi anche agli incapienti" (p. 2)
Tutto a posto, dunque?
Insomma, mica tanto. Basta leggere il Sole 24 Ore: "Irpef, per ora sconto solo per il 2014. Nella bozza di decreto sgravi limitati a quest'anno. Alla legge di stabilità il compito di renderli strutturali" (pp. 1-3). Più diretto il Cetriolo Quotidiano: "Ecco gli 80 euro una tantum: li pagano la sanità e gli statali" (p. 6).
Quindi passa Giulio Tremonti, che intervistato dalla Stampa spiega: "Se hai il posto fisso e un reddito basso, hai un beneficio. Ma se non hai un posto, ma un po' di risparmio e la casa, hai un maleficio. In giugno l'impatto della Tari temo che per troppi sarà devastante". E poi fa anche notare "un fatto curioso": sul Def c'è solo la firma del premier e manca quella del ministro dell'Economia, "sembra quasi che Renzi abbia l'interim..." (p. 2)
In realtà la maggioranza "ufficiale" ha seri problemi e si sta scazzando su tutto, come racconta il Corriere: "Rinvio del pareggio con Sel ed ex M5S. Lavoro, Alfano frena sulle modifiche. Opposizione in aiuto della maggioranza al Senato sul varo del Def. Ncd: tornano i vincoli sull'apprendistato. Poletti: nessuno stravolgimento" (p. 6). Se ne accorge anche il Messaggero: "Precari: le proroghe scendono a 5. La maggioranza si spacca" 8p. 2). Infine, capolavoro della Stampa di Mariopio Calabresi, che la rigira così: "Renzi sfonda al centro, la manovra convince i moderati" (p. 5).
3 - EVASIONE DI MASSA (E ANCHE IL GRANDE ARMANI...)
"Evaso 1 euro ogni 4 pagati. Sottratti 120 miliardi all'anno. Peggio di noi solo la Grecia". Meritoria inchiesta di Repubblica, condotta elaborando dati di Bankitalia e Istat. "La Gdf: il perno degli illeciti è l'Iva, il falso in bilancio torni reato. Oggi l'evasione vale circa l'8% del Pil, rispetto a un livello inferiore al 4% per cento dei Paesi europei. Nessun governo ha mai osato stimare le tasse scaricate sui contribuenti onesti" (pp. 2-3).
E il Sole 24 Ore pizzica Giorgio Armani, che zitto zitto ha saldato un conticino con l'Erario: "Armani, transazione con il Fisco da 270 milioni. Lo stilista milanese ha versato mercoledì all'Amministrazione finanziaria un assegno di ben 270 milioni di euro, con una transazione effettuata nel corso di una verifica delle Fiamme gialle su tre società estere del gruppo per i periodi d'imposta 2002-2009" (p. 1). Con questi soldi a momenti ci si finanzia la cassa integrazione per il resto del 2014.
4 - L'UOMO CHE ASSISTEVA GLI ANZIANI (E TRA UN PROCESSO E L'ALTRO RIFORMA LA COSTITUZIONE)
Giornali in ordine sparso sul Banana e i magistrati. "Torna Berlusconi: un miracolo FI al 20%. E sui magistrati sceglie l'autocensura. L'ex Cavaliere: il volontariato è un piacere. E conferma l'intesa con Renzi" (Corriere, p. 8). Messaggero: "Sarà un piacere fare volontariato'. Berlusconi torna e attacca i giudici" (p. 8). Il Cetriolo Quotidiano gufa di brutto: "Berlusconi attacca i magistrati. La prossima volta va in galera" (p. 1).
Il Giornale prova veramente a fare arrestare il suo padrone con questa prima pagina criminogena: "La ricetta di Berlusconi: âStampiamo più euro'". Non si è accorto che Draghi lo sta già facendo. Con astuzia, ma lo sta facendo.
5 - MA FACCE RIDE!
Clemente Mastella strappa una candidatura con Forza Italia e ringrazia Papi Silvio con un'intervista a Repubblica. Sui propri guai giudiziari, se la cava così: "Il rinvio a giudizio è per fatti vecchi. E poi ci sono altri rinviati a giudizio, ad esempio del Pd. Ma chissà perché si parla solo di me, sugli altri non succede nulla. Avevo pure chiesto al giudice di rinviarmi a giudizio il giorno dopo la presentazione della lista, ma l'ha fatto prima" (p. 11).
Non male anche Giuseppe Scopelliti, alfanoide con grandi pacchetti di voti, che dopo una condanna in primo grado a sei anni per i bilanci falsi del comune di Reggio Calabria assicura: "Macchè immunità , mi candido per passione" (Repubblica, p. 12).
6 - PROVA A CACCIARMI, CARO ELKANN
Ferruccio de Bortoli scrive a Re Giorgio per ringraziarlo di quanto ha fatto nel primo anno del suo secondo settennato e ne ottiene una risposta da pubblicare sul Corriere della Sera con la massima evidenza. La missiva di Re Giorgio non svuoterà le edicole, nonostante un'eroica titolazione a tutta prima: "Ho pagato un prezzo alla faziosità , ma il bilancio è positivo".
Gelido il passaggio sulla staffetta Letta-Renzi, liquidata così: "Che questo processo delle riforme istituzionali si sia messo in moto, e di recente decisamente accelerato, senza essere bloccato da una crisi e susseguente ristrutturazione della maggioranza di governo né, più tardi, dal cambiamento politico sfociato in una nuova compagine e guida governativa, mi fa considerare positivo il bilancio dell'anno trascorso" (p. 3).
In realtà , dopo l'intervista a papa Bergoglio, il pericolante De Bortoli espone in bacheca un altro alloro, tutto dedicato a Rotolone Scott Jovane e al pallido Kaki Elkann. Di qui all'assemblea di maggio di Rcs mancano solo una lettera di Obama e un video con Wanda Nara che poi scrive su Fb: "Kaki ce l'ha piccolo, invece Ferruccio..."
7 - CIELO, UNA POLTRONA LIBERA IN RAI!
"Rai, ipotesi ribaltone. Todini pronta all'addio. La maggioranza del cda torna al centrosinistra. Se la neo presidente delle Poste lascerà Viale Mazzini la Vigilanza eleggerà il sostituto cambiando gli equilibri" (Repubblica, p. 15). Che tra Renzie e il Banana ci sia anche un accordo sul toccare il meno possibile le tv è abbastanza scontato. Ma che un furbetto come Pittibimbo non si sia reso conto che nominando la Todini avrebbe aperto una crepa nei delicati equilibri Raiset è totalmente da escludere.
8 - TELECOM-MEDIA SENZA FINE
Assist alle famose "Autorità di vigilanza" da parte dello sconfitto Fossati. Repubblica: "Il cda Telecom al via. Fossati contro la Telco: âHa il controllo di fatto'. I neo consiglieri decidono le deleghe del presidente. Un comitato controllerà le azioni in conflitto d'interesse" (p. 26). Il Sole capisce al volo il pericolo: "La mossa imprevedibile di Fossati che spariglia i giochi Telecom. Il voto di Findim ai fondi ribalta gli schemi" (p. 1).
9 - ALI-TAGLIA E GLI EMIRI CHE NON SONO FESSI
Trattativa in salita per il salvataggio di Ali-taglia (e dei Capitani coraggiosi): "Alitalia-Etihad a un passo dalla rottura. Dura lettera degli arabi: irrisolti i punti chiave della trattativa, dalla riduzione del debito al costo del lavoro. Il ministro Lupi calma le acque: âDialogo ancora in corso'. Abu Dhabi punta i piedi e chiede garanzie per le pendenze passate e il contenzioso con Toto" (Sole, p. 1 del dorso di finanza).
10 - A COSA SERVIVA LA RIVALUTAZIONE DELLE QUOTE BANKITALIA
Gelatina Saccomanni negava e Lettanipote anche. Ma basta aspettare e poi tutto si vede: "Mps, la spinta di Bankitalia. Il Banco incassa 1,5 miliardi. Rocca Salimbeni rimborserà i Monti bond e coprirà di più i crediti in vista dei test per la vigilanza Bce" (Corriere delle banche, p. 41).
11 - NON SONO STATO, IO
Un mazzo di chiavi in una busta diretta all'"Illustrissimo onorevole dottor Nicola Cosentino, sottosegretario di Stato Economia e Finanze". E un bigliettino da parte dell'ex prefetto di Caserta, Ezio Monaco, con in calce la scritta "Affettuosamente, Ezio". Quando i carabinieri hanno trovato queste chiavi a casa Cosentino, sotto processo per camorra, hanno temuto che servissero a introdursi liberamente in prefettura. Ma poi si è scoperto che servivano per andare a correre in santa pace nel parco della Reggia di Caserta, anche dopo l'orario di chiusura (Repubblica, p. 17). Poi dicono che i prefetti sono un retaggio dello Stato fascista e che non servono più a nulla. Servono eccome.
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