POLPETTE PIGNORATE - LA CORTE DEI CONTI DISPONE IL “SEQUESTRO CONSERVATIVO” DI 700 MILA € A CARICO DI LUIGI CESARO, EX PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI NAPOLI - L'INCHIESTA SULLE CONSULENZE AGLI “AMICI DEGLI AMICI” SVELA UN PRESUNTO DANNO ERARIALE DA UN MILIONE E MEZZO DI EURO - MISTERO SULLA DONAZIONE DI IMMOBILI DA PARTE DI CESARO AI SUOI STRETTI FAMILIARI…

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Conchita Sannino per "la Repubblica - Edizione Napoli"

Luigi Cesaro, presidente dimissionario della Provincia di Napoli, si dice "sereno e fiducioso" nelle attività svolte dalla Corte dei conti sulle consulenze d'oro della Sapna, la società in house dell'ente che si occupa di smaltimento dei rifiuti. E sul sequestro conservativo di 700 mila euro, disposto a suo carico dalla sezione giurisdizionale della Corte - e anticipato da Repubblica - Cesaro assicura: "quella misura che sorprende e mi addolora", cadrà "una volta verificata la mia trasparente condotta. Dimostrerò che non ho mai interferito nelle scelte aziendali della Sapna, anche attraverso terzi, specialmente per quanto attiene le consulenze verso professionisti esterni".

Eppure, l'inchiesta sulle consulenze della Sapna - una serie di "incarichi inutili" dispensati a professionisti ed amici per un danno erariale di 1 milione 559 mila e 798 euro - potrebbe riservare altre sorprese al deputato del Pdl.

L'inchiesta minuziosa, condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, guidata dal colonnello Nicola Altiero, potrebbe arrivare ora a uno snodo. E concentrarsi su altre domande. Come questa: se è vero che Cesaro non sospettasse minimamente della mossa della Guardia di finanza sul suo patrimonio, perché la scorsa estate si era affrettato a fare la "donazione" di tre importanti beni immobili a carico di stretti familiari?

È l'interrogativo su cui sono inciampati, in particolare, i detective del cosiddetto "Gruppo
tutela spesa pubblica" delle Fiamme gialle, guidato dal comandante Massimo Gallo. Dagli atti dell'istruttoria emerge infatti una circostanza che gli inquirenti riterrebbero sospetta: in piena estate, cioè quando la Corte dei conti aveva già ottenuto i primi sequestri per alcuni dirigenti della società Sapna, il presidente Cesaro ha fatto (legittime) donazioni di 3 appartamenti e di un garage a favore della coniuge e dei due figli.

In sintesi: è l'8 agosto quando passano di mano le proprietà. Cesaro intende mettere al riparo i suoi beni? Si tratta di un appartamento di via Due Macelli a Roma, un villino nel salernitano, un terzo appartamento nella provincia de L'Aquila e una rimessa. Donazioni, beninteso, del tutto regolari. Ma il magistrato contabile, sulla scorta dell'informativa della Finanza, sta verificando se non si possa ipotizzare una revocatoria. Oggetto del sequestro conservativo sono stati, oltre a Cesaro, i tre amministratori unici della Sapna, e due dirigenti dell'Ente.

Ma Cesaro non ci sta ai "processi sommari", attende che la magistratura faccia il suo corso. "La Corte dei conti - aggiunge - ha già verificato in questi ultimi mesi, nello stesso contesto, l'operato di funzionari e dirigenti dell'amministrazione provinciale di Napoli, da me delegati per la loro indiscussa competenza, ed ha constatato l'inesistenza di illeciti, archiviando tutti i procedimenti intrapresi. Sarà così anche stavolta, perché l'ente che presiedo ha sempre avuto una linea operativa omogenea, economicamente corretta e proceduralmente ineccepibile".

 

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