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Massimo Laganà per Oggi.IT
Massimo D'Alema contro Matteo Renzi, al calor bianco. Le primarie del centrosinistra s'infiammano. à il giorno della polemica, ruvidissima, tra Matteo Renzi, sfidante del segretario Pd, Pier Luigi Bersani, e Massimo D'Alema. «Avevo detto a Bersani di valutare assieme l'ipotesi che io non mi ricandidi al Parlamento. Ma ora no. Poi, naturalmente, parlerà il partito», spiega alla Stampa il leader del Pd.
L'ATTACCO A TESTA BASSA - Che poi si lancia in un attacco testa bassa contro il Rottamatore fiorentino, ex concorrente della Ruota della fortuna di Mike Bongiorno. «Renzi ha sbagliato e continua a sbagliare. Si farà del male. Sono stato a Matera per una iniziativa su Berlinguer: c'era il doppio della gente rispetto a quanta era accorsa ad ascoltare Renzi. Però i giornali non lo scrivono, perchè rottamare il Pd conviene a molti», afferma D'Alema. Che qui tocca una delle sue corde preferite. Le critiche indiscriminate ai giornali, che per lui sono sempre brutti, sporchi e cattivi. Tutti.
LE FOTO ESCLUSIVE DI OGGI, IL PRIMO A PARLARNE - «La settimana scorsa Renzi è andato a Sulmona, in jet privato da Ciampino, poi una Mercedes. In camper c'è salito alle porte di Sulmona, ma quando è arrivato in piazza, tutti ad applaudire il giovane ribelle che altro che auto blu, lui viaggia in camper». E qui l'ex premier incappa proprio in uno scivolone. Perché su Oggi e su oggi.it era stata data con grande risalto la notizia che Renzi, nottetempo, lontano dai riflettori, lasciava il suo camper elettoralistico, per salire su una confortevole Mercedes.
NON HA VISTO... L'EVIDENZA - L'aspetto più sorprendente nella parole dell'ex premer è proprio questo. Il presidente del Copasir di solito non parla a vanvera. à sempre informato. Legge, compulsa, valuta e poi spara i suoi fendenti. In questo caso il furore polemico lo ha accecato a tal punto da non fargli vedere... l'evidenza.
E pensare che quando era segretario dei Ds, il lider Maximo aveva bacchettato quadri e dirigenti, colpevoli,a suo dire, di non leggere i settimanali familiari, indispensabili, sempre secondo D'Alema, per capire gli umori del famoso elettorato di centro. Evidentemente, quei rimbrotti il leader politico doveva e deve rivolgerli anche a se stesso.
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