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DAGOREPORT – ALLA DIREZIONE DEL PD, I RIFORMISTI DEM SONO SOBBALZATI SULLA SEDIA ALLE PAROLE DI…
DAGOREPORT – ALLA DIREZIONE DEL PD, I RIFORMISTI DEM SONO SOBBALZATI SULLA SEDIA ALLE PAROLE DI ELLY SCHLEIN SULLA GUERRA UCRAINA: “NON SIAMO PER IL FINTO PACIFISMO DI TRUMP MA NEMMENO SIAMO CON L’EUROPA CHE VUOLE CONTINUARE LA GUERRA” - IL CLOU: QUANDO ELLY HA ATTACCATO LE INIZIATIVE SINGOLE DI MACRON E DI STARMER PER LA PACE, HA DETTO, TESTUALE: "ALL'EUROPA SERVE UN SALTO QUANTICO" (MA CHE CAZZO STAI A DI'?) - PICIERNO, PIERO DE LUCA, FASSINO NON CREDEVANO ALLE PROPRIE ORECCHIE: “QUINDI LA PACE SONO LE CONDIZIONI DETTATE DA PUTIN? LA SMETTI DI GIOCARE A NASCONDINO?” – ALTRO SCAZZO SUL REFERENDUM DELLA CGIL SUL JOBS ACT E SULL’ESERCITO COMUNE UE - (TRANQUILLIZZATE LA DUCETTA: CON QUESTA SINISTRA ALTRI 20 ANNI A PALAZZO CHIGI SONO SICURI…)
Elly #Schlein quasi perfetta poco fa alla direzione Pd.
“Noi non siamo con Trump e il suo falso pacifismo (fin qui era una critica sia a Trump che a Conte) e non siamo con l’Europa per continuare la guerra” (ha aggiunto questa frase oscena perchè è stata eletta dai grillini) pic.twitter.com/CiAL1KigxD
— BOBOROCK (@boborock55) February 27, 2025
DAGOREPORT
elly schlein alla direzione del pd foto lapresse
Alla direzione del Pd, molti hanno creduto di non aver sentito bene. “Impossibile”, si mormorava tra le sempre più esigue file riformiste del Partito democratico, “che l’abbia detto davvero”.
Il riferimento è alla relazione della segretaria con tre passaporti e una fidanzata che sull’Ucraina si è di fatto allineata prima al “pacifismo” del mal digerito alleato Giuseppe Conte, poi addirittura a Giorgia Meloni.
Un pastrocchio comunicativo che l’ha portata, a fine serata (prima dell’approvazione della sua relazione), a provare a minimizzare: “Qualcuno cerca di strumentalizzare le mie parole. Nessuno di noi pensa che quella guerra l’abbia voluta l’Europa. ma l’Europa avrebbe potuto già prima fare di più”.
pina picierno al parlamento europeo
Ma andiamo per ordine. La direzione del Partito era stata convocata con due temi principali all’ordine del giorno: i referendum sullo "Ius soli" e sul Jobs Act (promosso da Cgil) , e la politica estera con il caos Ucraina. La guerra a Kiev è un tema che divide le anime dem da tre anni, tra “pacifisti”-anti-occidentale, e atlantisti filo-Kiev.
Elly era sempre riuscita a mantenersi in un fragile equilibrio tra le due posizioni, finché, oggi, a un certo punto della relazione, le è scappata la frase incriminata: “Non siamo per il finto pacifismo di Trump, come ci accusa qualcuno ogni volta che parliamo di pace. Perché dentro la pace di Trump c'è l'idea della resa alle ragioni dell'avversario, dei ricatti e degli interessi economici. E non siamo con l'Europa per continuare la guerra, che è quello di cui ci accusa Salvini e anche qualche nostro alleato".
susanna camusso elly schlein stefano bonaccini foto lapresse
E qui le mosche bianche riformiste hanno sobbalzato: “Non siamo con l’Europa? In che senso?”. Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo e tra le democratiche che più si sono spese per la causa ucraina, e Piero De Luca (figlio di Vincenzo e grande oppositore interno di Elly), l’hanno subito rimbrottata: “Quindi la pace sono le condizioni dettate da Putin? È inaccettabile. Basta giocare a nascondino”.
Carlo Calenda, su “X”, ne ha subito approfittato per azzannare Schlein: “Cara Elly Schlein, dove 'non siete' è sempre molto più chiaro di 'dove siete'. Chi vuole continuare la guerra è la Russia non l'Europa. Basta ipocrisie"
Ad aggravare la posizione di Elly ci sono state le parole volutamente vaghe (e vacue) sull’esercito unico europeo: “Siamo favorevoli a una difesa comune ma non è la corsa al riarmo dei singoli Stati". Quindi, che dovrebbero fare gli stati Ue, lasciati senza l’ombrellone nucleare americano e minacciati dall’aggressore Putin? Sventolare la bandierina arcobaleno della pace?
Non si sa. Ma del resto, l’incertezza è ormai la cifra della povera Schlein: per non perdere voti dal M5s non deve esagerare con la belligeranza, e per non perdere la faccia con il passato del Pd, non può essere troppo dura con il Jobs Act, reliquia della belle epoque renziana. Non potendo mettere la faccia sulla battaglia contro una legge voluta e approvata dal suo partito, Elly si è ritrovata a fare da passacarte alla Cgil, che ha promosso la votazione.
elly schlein alla direzione del pd foto lapresse 2
Il colpo finale, la goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stato quando la Schlein ha detto: “All'Europa serve un salto quantico, da ogni punto di vista. E mi auguro che sia di questo che vanno anche a parlare domenica. Ma servono iniziative comunitarie, non solo quelle prese dai singoli paesi. Serve un protagonismo delle istituzioni europee".
Parole che sembrano uscite dalla boccuccia tonitruante della Meloni, che non ha gradito l’attivismo di Macron e Starmer (gli unici leader che possono essere ascoltati da Trump, essendo a capo di due potenze nucleari). La segretaria del Pd che la pensa come la sora Giorgia, che poco prima aveva incolpato di essere “vassalla di un progetto di disgregazione dell'Ue”? Son tempi pazzi, tocca assistere anche a questo. E la Ducetta se la ride: con questa opposizione, governa altri quarant’anni…
SCHLEIN, PAROLE DI TRUMP SU KIEV NON CONDIVISIBILI NEMMENO UN PO'
(ANSA) - "In Ucraina" c'è stata "l'umiliazione degli aggrediti e la riabilitazione degli aggressori. Quanto avvenuto all'Onu, col tentativo" da parte di Trump "di riscrivere la storia è stato inaccettabile. Un falso storico che non può essere condivisibile in nessuna sua parte. Quando torneremo al governo per noi Trump non sarà niente di simile a un alleato". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nella relazione alla direzione del partito, in corso al Nazareno a Roma.
elly schlein alla direzione del pd foto lapresse
SCHLEIN, MELONI VASSALLA DI UN PROGETTO DI DISGREGAZIONE DELL'UE
(ANSA) - "L'Ue non potrà più contare sull'affidabilità della partnership degli Usa, almeno per il tempo della presidenza Trump, che anche ieri è tornato all'attacco dell'Ue. E' gravissimo che Meloni non abbia detto una parola su questo, in tutti questi giorni". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nella relazione alla direzione del partito, in corso al Nazareno a Roma. Meloni è "vassalla di un progetto di disgregazione europea". Quella dei dazi "è una guerra commerciale che pagheranno imprese e lavoratori italiani".
SCHLEIN, DIFESA COMUNE NON È CORSA RIARMO DEI SINGOLI STATI
(ANSA) - "Siamo favorevoli a una difesa comune, con una economia di scala, mettere insieme le competenze, collaborazione, ricerca e sviluppo comune. Non è la corsa al riarmo dei singoli Stati". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nella relazione alla direzione del partito, in corso al Nazareno a Roma. "Pe rnoi la sicurezza Europa è irrinunciabile, ma deve tenere insieme le priorità sociali, industriali e ambientali".
elly schlein alla direzione del pd foto lapresse
SCHLEIN, SOSTEGNO A KIEV, MA SERVE SFORZO DIPLOMATICO DELL'UE
(ANSA) - "Abbiamo dimostrato un sostegno coerente e lineare al popolo invaso" in Ucraina "ma abbiamo chiesto una iniziativa diplomatica dell'Ue. Il sostegno al popolo ucraino deve essere accompagnato a un più forte sforzo diplomatico europeo. Ora l'ultimo arrivato pensa di poter dare le carte: l'asse fra Trump e Putin punta all'indebolimento dell'Europa, risolvendo tutto con un accordo imperiale". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nella relazione alla direzione del partito, in corso al Nazareno a Roma. "L'Europa è a un bivio, non è tempo di incertezze, serve un salto quantico, una svolta radicale o l'Ue rischia di essere spazzata via".
SCHLEIN, NON SIA MUSK A DECIDERE SE DARE VOCE AGLI AVVERSARI
(ANSA) - "Serve affrontare una grande questione sottovalutata dalla sinistra, il conflitto di interessi, il contrasto degli oligopoli. Non può essere Musk a decidere il volume della voce dei suoi avversari politici. L'Ue deve intervenire". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nella relazione alla direzione del partito, in corso al Nazareno a Roma
elly schlein alla direzione del pd foto lapresse.
SCHLEIN, PRESTO MOBILITAZIONE PER IL PROGETTO PER L'ITALIA
(ANSA) – "Presto lanceremo la mobilitazione del partito per costruire il progetto per l'Italia, nei prossimi mesi, in tutto il Paese, un dialogo aperto con la società, le rappresentanze del lavoro, del mondo produttivo, del terzo settore, aperto agli interlocutori politici". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nella relazione alla direzione del partito, in corso al Nazareno a Roma.
LAVORO:SCHLEIN, SOSTEGNO A REFERENDUM, SENZA CHIEDERE ABIURE
(ANSA) - "Sosterremo i referendum sul lavoro, so bene che nel partito c'è chi non li ha firmati tutti, e non chiediamo abiure a nessuno, il pluralismo è un valore, tutti si devono sentire a casa propria. Ma il partito deve scegliere e noi supporteremo i referendum su lavoro e cittadinanza". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nella relazione alla direzione del partito, in corso al Nazareno a Roma. "C'è rispetto per chi non li ha firmati, ma la posizione del partito deve essere chiara. Ce n'è uno sul jobs act, una legge di 10 anni fa, ampliamente rivisitata, siamo in un'altra stagione, anche nel partito, una discussione l'abbiamo fatta"
SCHLEIN, L'ALTERNATIVA NON È ACCORDARSI PRIMA DELLE ELEZIONI
(ANSA) - sfida che "ci aspetta" è "fare opposizione insieme, con senso di responsabilità, a questo governo, che oltre per incapacità si contraddistingue per impresentabilità, costruire testardamente l'alternativa, consolidare e rilanciare il partito nei territori".
Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nella relazione alla direzione del partito, in corso al Nazareno a Roma. "Serve una grande campagna sul tesseramento: aiutaci a cambiare per cambiare il Paese". Per Schlein "serve continuare nella prospettiva" di un'alternativa alle destre "che sia qualcosa di più di un cartello fra partiti che si accordano a tre mesi dalle elezioni, ma che sia un'alleanza nella società".
Schlein, avanti per battere le destre, ce la faremo
(ANSA) - "Andiamo avanti a convincere e vincere, ogni volta che succede diamo una speranza all'Ue. Siamo cresciuti in controtendenza rispetto al momento. Ripartire dai fondamentali che ci uniscono ci ha permesso di porre le basi per battere le destre. Ora coinvolgiamo le persone che hanno voglia di reagire e che si aspettano di capire cosa possiamo fare per battere le destre alle prossime elezioni, ce la faremo".
SCHLEIN, NO AL FAR WEST, LA PACE NON SI IMPONE COI RICATTI
(ANSA) - "Non siamo nel Far West, la pace non può essere imposta con ricatti sulle terre rare e sui satelliti. Vanno costruite le condizioni per una discussione equa, per una pace giusta e duratura che va concordata non sulla testa degli ucraini, ma con gli ucraini e tenendo conto del loro punto di vista, delle loro condizioni".
UCRAINA: SCHLEIN, SERVONO INIZIATIVE UE,NON SOLO DI SINGOLI PAESI
(ANSA) - "Se c'è una leader politica italiana che si è schierata contro i falsi storici di Trump sono io, Meloni non ha ritenuto di farlo. Non tolleriamo le caricature che ci fanno da fuori, non stiamo col finto pacifismo di Trump, che ha dentro l'idea dei ricatti e degli interessi economici.
E non stiamo con l'Europa per continuare la guerra, che è quello di cui ci accusa Salvini e anche qualche alleato. Nessuno pensa che quella guerra l'ha voluta l'Europa, diciamo che l'Ue poteva fare di più e che oggi è chiamata a fare di più. Servono iniziative comunitarie, non solo quelle prese da singoli Paesi, serve un protagonismo delle istituzioni europee".
REFERENDUM: SCHLEIN, INVITIAMO TUTTI A VOTARE, ANCHE CHI VOTA NO
elly schlein bacia giorgia meloni creato con ia
(ANSA) - I referendum "il Pd li supporta tutti, mi aspetto che invitiamo tutti a votare, anche chi voterà diversamente. Daremo il nostro contributo, senza chiedere abiure a chi non li ha firmati tutti e non voterà in favore di tutti.
Ma sul jobs act ce n'è uno, gli altri riguardano tematiche che l'azione Pd già copre, come le infiltrazioni criminali, la precarietà, come quello sulla cittadinanza. Ci saremo con determinazione, proposte senza chiedere abiure e fare forzature".. Lo ha detto la segretaria Pd nelle repliche alla direzione Pd.
PD: LA DIREZIONE APPROVA LA RELAZIONE DI SCHLEIN
(ANSA) - La relazione della segretaria Pd Elly Schlein alla direzione nazionale del partito è stata approvata senza astenuti né voti contrari. E' quanto si apprende dal Pd.
SCHLEIN: VERTICE LONDRA? SERVONO INIZIATIVE DELLE ISTITUZIONI UE
(askanews) - All'Europa "serve un salto quantico, da ogni punto di vista. E mi auguro che sia di questo che vanno anche a parlare domenica. Ma servono iniziative comunitarie, non solo quelle prese dai singoli paesi. Serve un protagonismo delle istituzioni europee". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein concludendo i lavori della direzione del partito.
UCRAINA: SCHLEIN, NON TOLLERIAMO CARICATURE, NO A FINTO PACIFISMO TRUMP
(LaPresse) - "Non tolleriamo le caricature che ci fanno da fuori. Non siamo con il finto pacifismo di Trump. Dentro la pace di Trump c'è l'idea della resa alle ragioni dell'avversario, dei ricatti e degli interessi economici. E non siamo con l'Europa per continuare la guerra, che è quello di cui ci accusa Salvini e anche qualche nostro alleato". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, nel corso della Direzione del partito. "Se c'è una leader italiana che si è schierata contro le parole di Trump, sono io. Meloni non ha detto niente per giorni" e "c'erano due vicepremier che dicevano cose diverse sull'Europa e su Trump", ha aggiunto.
ELLY SCHLEIN CARLO CALENDA AL FORUM DI CERNOBBIO
UCRAINA: CALENDA, CARA SCHLEIN, DOVE 'NON SIETE' PIÙ CHIARO DI DOVE SIETE
(LaPresse) - "Cara Elly Schlein, dove 'non siete' è sempre molto più chiaro di 'dove siete'. Chi vuole continuare la guerra è la Russia non l'Europa. Basta ipocrisie". Lo scrive su X il leader di Azione, Carlo Calenda, commentando un passaggio della segretaria dem oggi in direzione nazionale, in cui Schlein ha detto: “Non siamo con Trump e il finto pacifismo che cela una resa all’aggressore e non saremo con l’Europa per continuare la guerra. Siamo per una pace giusta”.
UCRAINA: SCHLEIN, SERVONO INIZIATIVE UE, NON SOLO DI SINGOLI PAESI
(ANSA) - "Se c'è una leader politica italiana che si è schierata contro i falsi storici di Trump sono io, Meloni non ha ritenuto di farlo. Non tolleriamo le caricature che ci fanno da fuori, non stiamo col finto pacifismo di Trump, che ha dentro l'idea dei ricatti e degli interessi economici. E non stiamo con l'Europa per continuare la guerra, che è quello di cui ci accusa Salvini e anche qualche alleato. Nessuno pensa che quella guerra l'ha voluta l'Europa, diciamo che l'Ue poteva fare di più e che oggi è chiamata a fare di più. Servono iniziative comunitarie, non solo quelle prese da singoli Paesi, serve un protagonismo delle istituzioni europee". Lo ha detto la segretaria Pd nelle repliche alla direzione Pd.
Schlein, l'alternativa non è accordarsi prima delle elezioni
(ANSA) - La sfida che "ci aspetta" è "fare opposizione insieme, con senso di responsabilità, a questo governo, che oltre per incapacità si contraddistingue per impresentabilità, costruire testardamente l'alternativa, consolidare e rilanciare il partito nei territori". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nella relazione alla direzione del partito, in corso al Nazareno a Roma. "Serve una grande campagna sul tesseramento: aiutaci a cambiare per cambiare il Paese". Per Schlein "serve continuare nella prospettiva" di un'alternativa alle destre "che sia qualcosa di più di un cartello fra partiti che si accordano a tre mesi dalle elezioni, ma che sia un'alleanza nella società".
SCHLEIN,PAROLE DI TRUMP SU KIEV NON CONDIVISIBILI NEMMENO UN PO'
(ANSA) - "In Ucraina" c'è stata "l'umiliazione degli aggrediti e la riabilitazione degli aggressori. Quanto avvenuto all'Onu, col tentativo" da parte di Trump "di riscrivere la storia è stato inaccettabile. Un falso storico che non può essere condivisibile in nessuna sua parte. Quando torneremo al governo per noi Trump non sarà niente di simile a un alleato". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nella relazione alla direzione del partito, in corso al Nazareno a Roma.
SCHLEIN, NON SIA MUSK A DECIDERE SE DARE VOCE AGLI AVVERSARI
(ANSA) - "Serve affrontare una grande questione sottovalutata dalla sinistra, il conflitto di interessi, il contrasto degli oligopoli. Non può essere Musk a decidere il volume della voce dei suoi avversari politici. L'Ue deve intervenire". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nella relazione alla direzione del partito, in corso al Nazareno a Roma.
REFERENDUM: SCHLEIN, INVITIAMO TUTTI A VOTARE, ANCHE CHI VOTA NO
(ANSA) - I referendum "il Pd li supporta tutti, mi aspetto che invitiamo tutti a votare, anche chi voterà diversamente. Daremo il nostro contributo, senza chiedere abiure a chi non li ha firmati tutti e non voterà in favore di tutti. Ma sul jobs act ce n'è uno, gli altri riguardano tematiche che l'azione Pd già copre, come le infiltrazioni criminali, la precarietà, come quello sulla cittadinanza. Ci saremo con determinazione, proposte senza chiedere abiure e fare forzature"..
SCHLEIN: STRUMENTALIZZANO MIE PAROLE SU EUROPA E GUERRA
(askanews) - "Qualcuno cerca di strumentalizzare le mie parole di prima, peraltro senza riportarle per intero: se c'è una leader italiana che si è schierata contro le parole e i falsi storici di Trump sono io, perché Meloni non ha ritenuto di farlo". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein concludendo la direzione del partito, replicando ad alcune critiche su un passaggio della sua relazione di apertura.
"Quello che ho detto - e che rivendico - è che non tolleriamo le caricature che ci fanno da fuori", ha aggiunto. "Non siamo per il finto pacifismo di Trump, come ci accusa qualcuno ogni volta che parliamo di pace. Perché dentro la pace di Trump c'è la resa alle ragioni dell'aggressore, ci sono i ricatti e gli interessi economici?
E non siamo con l'Europa per continuare la guerra, che è quello di cui ci accusa Salvini e a volte pure qualche nostro alleato. Certo, nessuno di noi pensa che quella guerra l'abbia voluta l'Europa". "Quello che pensiamo - ha precisato - è che l'Europa avrebbe potuto già prima fare di più e che oggi siamo chiamati a fare di più".
GIORGIA MELONI - ELLY SCHLEIN - MEME BY EDOARDO BARALDI
ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI
meloni schlein by palombo
ELLY SCHLEIN ALLA CAMERA TRA I CARTELLI DEL PD CONTRO GIORGIA MELONI
DAGOREPORT – ALLA DIREZIONE DEL PD, I RIFORMISTI DEM SONO SOBBALZATI SULLA SEDIA ALLE PAROLE DI…
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