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DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

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URSULA VON DER LEYEN - FOTO LAPRESSE

Si fa presto a dire riarmiamo l’Unione europea, come fa la "Kaiser" von der Leyen, che ha promesso un maxi-investimento da 800 miliardi di euro per la difesa. Il piano “Rearm Europe” è al momento uno slogan, che dovrà scendere a patti con la realtà, prima tra tutte la produzione di armamenti.

 

Chi si intesterà la rimessa in moto della macchina bellica europea? Quale Paese verrà avvantaggiato? Quali aziende? E soprattutto, il riarmo dell’Ue passerà dall’acquisto massiccio di armamenti americani? Oppure si darà la priorità ai prodotti del vecchio Continente, con il rischio di scontare un gap tecnologico rispetto alle sofisticate attrezzature a stelle e strisce?

 

UNIONE EUROPEA – ARMI E DIFESA

Senza contare che nell’ambito del riarmo si dovrà discutere anche dell’ombrello nucleare. in caso di disimpegno americano, dovranno essere Francia e Regno Unito a garantire all’Ue e all’Ucraina la necessaria protezione. Solo che Londra non è più membro dell’Unione europea e attribuirle tutto questo potere potrebbe creare problemi politici con i 27 Stati Ue. Sono infatti subito partiti i distinguo: secondo quanto riporta l'ANSA, citando un alto funzionario europeo in merito a un'eventuale tregua in Ucraina da discutere al Consiglio europeo di oggi, "la discussione sui dettagli è prematura". Nessun dibattito sull'ombrello nucleare francese sarà affrontato al vertice Ue, dove invece si dovrebbe abbozzare una prima discussione sulla "coalizione dei volenterosi" per dare garanzie a Kiev.

 

Nello stesso calderone, bolle il tema Turchia. Senza gli americani, l’esercito di Erdogan (con i suoi 400mila soldati) diventa prezioso per l’Europa. Ankara è già nella Nato, ma non nell’Unione europea, da cui la Merkel l’ha sempre tenuta ben lontana. Ora Erdogan, fiutata l’aria, è tornato a bussare alle porte di Bruxelles chiedendo un posto per la Turchia nell’Ue.

 

DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI A MAR-A-LAGO

Che famo? Ci servono i soldati turchi per difenderci, ma vogliamo davvero 80 milioni di turchi nell’Ue? Ci vogliamo accollare un Paese musulmano conservatore, così pieno di contraddizioni democratiche e di potenziali attriti con le normative europee, a partire dalla tutela delle minoranze curdo-armene?

 

In questo scenario, già confuso, per i vertici europei il più grande elemento di destabilizzazione è la posizione italiana.

 

Ora che anche Marine Le Pen e il suo galletto, Jordan Bardella, hanno preso le distanze dai fascio-trumpiani (il giovane presidente del Rassemblent National ha disertato la convention CPAC di Washington dopo il saluto romano di Steve Bannon e la Duciona di Francia ha criticato Trump per come ha smollato l’Ucraina), è rimasta solo Giorgia Meloni a guardia del bidone sovranista del tycoon.

 

von der leyen macron meloni

La Ducetta dei due mondi aderisce al verbo di Donald Trump e si oppone a una missione europea di peacekeeping (“Mai nessun soldato italiano in Ucraina”) anche per i personali attriti con Macron, a cui non vuole regalare lo scettro di kingmaker

 

Peggio fa il vicepremier, Matteo Salvini, che, al pari di Orban, si muove come un cavallo di Troia di Putin: ripete a pappagallo la propaganda di Mosca e loda il tycoon americano in chiave anti-europea, arrivando a dire che un esercito europeo guidato da Ursula durerebbe 20 minuti.

VERTICE A PARIGI - ELISEOursula von der leyen emmanuel macron vertice europeo sull ucraina foto lapresse VERTICE A PARIGI - GIORGIA MELONI EMMANUEL MACRONUNIONE EUROPEA – ARMI E DIFESA

 

 

 

 

 

URSULA VON DER LEYEN JD VANCE