DAL SAN RAPHAEL AL SAN RAFFAELE: “OPERAZIONE CRAXI 2”

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1. PARLA BERLUSCONI: «IL SENATORE DE GREGORIO AVEVA CHIESTO 10 MILIONI PER EVITARE LA BANCAROTTA E AL NOSTRO NO AVEVA MINACCIATO LA DENUNCIA AI PM»
Da "Panorama" in edicola domani

Nella lunga intervista con Panorama, in edicola da domani giovedì 14 marzo, Silvio Berlusconi parla anche delle accuse lanciate dal senatore Sergio De Gregorio, il quale ha denunciato a Napoli di essere stato corrotto con 3 milioni di euro per fare cadere il governo Prodi. «De Gregorio aveva preannunciato questo suo comportamento con più visite a nostri parlamentari» dice Berlusconi a Panorama.

«Aveva detto di essere in grave difficoltà, di avere assoluto bisogno di 10 milioni di euro, in parte per pagare dei debiti ed evitare la bancarotta e in parte per recarsi in un altro paese e ricostruirsi una nuova vita e per evitare il carcere alla moglie». Infine, Berlusconi rivela: «Alle risposte necessariamente negative dei nostri rappresentanti, se ne era andato sbattendo la porta e minacciando di raccontare ai pm, che insistevano in questa direzione, quelle menzogne che poi in effetti ha raccontato davvero per scampare alla prigione.

Mi chiedo perché, pur sapendo già la risposta, i pm anziché chiedere il giudizio immediato non abbiano fatto le opportune investigazioni che avrebbero dimostrato fin da subito l'assurdità delle dichiarazioni di De Gregorio».

«Questo» aggiunge Berlusconi nell'intervista a Panorama «è il solito metodo usato "ad personam Berlusconi" da 20 anni a questa parte da certi pubblici ministeri, ed è semplice: il testimone viene intimidito al punto di minacciarlo della privazione della libertà; se è già in carcere gli si promette la liberazione se accusa Berlusconi di qualche comportamento delittuoso e questo metodo, compresa la carcerazione preventiva, stanno usando non solo con De Gregorio. Anche su questo ho chiesto l'intervento del ministro. Questa malagiustizia va fermata».

2. ESCLUSIVO/PARLA BERLUSCONI: «I PM SANNO CHE SONO IO IL VERO OSTACOLO PER LA SINISTRA»
Da "Panorama" in edicola domani

«Ora, anche se i miei avvocati sono di contrario avviso, io non voglio credere che i miei giudici stiano correndo verso una condanna prestabilita. Nonostante tutto mi aspetto ancora giustizia, almeno da questa corte». Così si esprime sempre Silvio Berlusconi sul giudizio d'appello attualmente in corso a Milano sui diritti Mediaset. In quel procedimento, in primo grado, Berlusconi è stato condannato a 4 anni di reclusione più 5 di interdizione dai pubblici uffici.

Panorama gli chiede se abbia paura che una condanna definitiva possa confermare quel risultato. L'ex premier non risponde direttamente: «Corre voce che nel palazzo di giustizia di Milano si parli espressamente e senza vergogna di una "operazione Craxi 2". Non sono riusciti a eliminarmi con il mezzo della democrazia, le elezioni, e ora tornano a provarci attraverso questo uso della giustizia a fini di lotta politica. Sanno che sono io il vero ostacolo sulla strada della sinistra».

Berlusconi fa alcune riflessioni anche su Alessandra Galli, presidente del collegio. Con la sorella Carla, a sua volta giudice a Milano, Alessandra Galli è l'erede di Guido, il pubblico ministero milanese che fu una delle grandi vittime del terrorismo rosso: il 19 marzo 1980 un commando di Prima linea gli sparò tre colpi di fronte all'aula 309 della Statale di Milano, dove insegnava criminologia.

Berlusconi dice: «Conosco la terribile tragedia che ha toccato la dottoressa Galli. Spero non voglia emettere una sentenza assolutamente infondata perché contraria alla realtà: una sentenza che può essere motivata soltanto da un pregiudizio politico che arrivi allo stravolgimento della realtà».

3. BERLUSCONI: TOGATI CSM,TOGHE MILANO RISPETTATO LEGGE
(ANSA) - 'Soltanto al giudice nel processo spettano le decisioni processuali e di merito secondo le norme di legge. A tale principio si sono attenuti i magistrati impegnati nei processi di cui oggi si discute'.Cosi' in una dichiarazione congiunta i consiglieri togati del Csm e i laici del Pd difendono i giudici dei processi a Berlusconi

4. BERLUSCONI:TOGATI CSM,A RISCHIO INDIPENDENZA GIUDICI
(ANSA) - Le 'gravi vicende accadute nel Palazzo di giustizia di Milano lunedí scorso' sono 'suscettibili di porre a rischio l'indipendenza dei giudici nelle decisioni che solo a loro spetta assumere'. Lo sottolineano, in una dichiarazione congiunta, i componenti togati del Csm e i laici del Pd.

 

BERLUSCONI CON GLI OCCHI CHIUSI Craxi ad Hammamet Foto di Umberto Cicconi © Archivio CicconiTomba Craxi Hammamet