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DALLE TENDE DEI RIFUGIATI ALLA MAGIONE DI PIAZZA NAVONA - LAURA BOLDRINI CERCA CASA CON PISAPIA. PER FARE COSA? NON LE BASTA L’APPARTAMENTO DA PRESIDENTE DELLA CAMERA? PARE CHE LA EX PORTAVOCE DELLE NAZIONI UNITE COLTIVI DAVVERO AMBIZIONI POLITICHE AL FIANCO DELL'EX SINDACO DI MILANO
Antonio Angeli per “il Tempo”
Più che la ricerca di un nuovo appartamento nel centro di Roma sembra la caccia a una posizione strategica, un «castello» dal quale coordinare le possibili future attività. Laura Boldrini, come rivela il settimanale L' Espresso, sarebbe in cerca di un appartamento super -prestigioso, di quelli contraddistinti dalla dicitura «trattativa riservata», nelle immediate vicinanze di piazza Navona. Certo, non avrà molto a che vedere con i centri di prima accoglienza di profughi e migranti con i quali la presidentissima è da sempre schierata.
Ed è lecito chiedersi cosa ne debba fare, visto che la terza carica dello Stato (al momento) un bellissimo appartamento in centro già lo ha. Non si può non pensare alla frase detta non troppo tempo fa da Laura: «Questa è una fase politica molto delicata, c' è bisogno del contributo di tutti e certamente il mio non mancherà. Io non mi sottraggo». La Boldrini pensa, e lo dice apertamente, a un ticket con Giuliano Pisapia per guidare una formazione di sinistra non riconducibile al Pd e, come l' ex sindaco di Milano, dice no a un listone unico del Pd o del centrosinistra.
«Appoggio - ha detto la Boldrini - il grande sforzo di Pisapia per aggregare il centrosinistra. Non mancherà il mio contributo». E non ha mancato, chissà, forse pensando ai futuri alleati, di fare una visita alla conferenza programmatica di Articolo 1 Movimento Democratici e Progressisti. Però per stringere le alleanze serve una sede, di rappresentanza, in centro.
Sull' appartamento addocchiato dalla Boldrini si legge ancora su L' Espresso: è «un' abitazione cinquecentesca molto bella e di valore storico, tra i bugnati che qua e là sorgono nei dintorni di piazza Navona». Inoltre si osserva che la casa della Boldrini, che nel 2014 ha dichiarato un reddito imponibile di 115.338 euro, ha tutt' altro che l' aspetto di «un appartamento da fine legislatura» ma sembra «la tipica casa di rappresentanza, come non bastassero le sale di Montecitorio per ricevere presidenti e ambasciatori».
Non è la prima volta che si parla della casa, dei progetti e delle abitudini della presidente. Poco dopo essere diventata terza carica dello Stato Il Tempo dedicò più di un servizio ai costi notevolissimi, per la scorta, durante gli spostamenti e nell' alloggio. Sicuramente Laura Boldrini ha ricevuto più di una minaccia, tanto che per almeno due notti, alle agenti addette alla sua protezione è toccato dormire a casa sua. Con buona pace di Laura che, ha detto più volte, della scorta, se potesse, farebbe volentieri a meno.
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