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DASVIDANIA, CATTIVONI - PUTIN MALTRATTATO AL G20 AUSTRALIANO SE NE VA IN ANTICIPO. MA PARLA DI “DISCUSSIONI COSTRUTTIVE” - OBAMA È RIUSCITO A ISOLARLO, E L’AUSTRALIA, CON I MORTI SULL’AEREO MALAYSIA, ERA IL POSTO GIUSTO

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1. PUTIN ASSEDIATO SUL CASO UCRAINA ABBANDONA IL VERTICE G20 A BRISBANE

Da http://www.tgcom24.mediaset.it/

proteste anti putinproteste anti putin

 

Il presidente russo Vladimir Outin ha lasciato Brisbane, al termine di un vertice teso a causa della crisi Ucraina. L'aereo presidenziale ha lasciato l'aeroporto della città australiana prima della pubblicazione del comunicato finale. Ma poco prima lo stesso Putin aveva visto i giornalisti parlando di un summit costruttivo: "Alcuni dei nostri punti di vista non coincidono, ma le discussioni sono state complete, costruttive e molto utili".

 

Putin ha critica la decisione dell'ucraina di isolare economicamente l'est separatista e filorusso del Paese definendolo un "grave errore" in quanto isola di fatto quei territori dal resto dell'Ucraina. In una conferenza stampa in margine al Vertice del G20 di Brisbane, Putin ha detto : "Ho appreso dai media l'isolamento economico delle regioni di Lugansk e Donestk. Penso sia stato un grave errore". Putin intende parlarne con il presidente ucraino Petro Poroshenko.

 

putin se ne va dal g20putin se ne va dal g20

Putin si aspettava una calda accoglienza diplomatica e probabilmente è rimasto deluso, benchè il suo arrivo con quattro navi da guerra russe che incrociavano al largo delle acque australiane non lo abbia certo aiutato. Putin deve aver avuto qualche cattivo presentimento quando all'aeroporto è stato ricevuto da un assistente del ministero della Difesa, mentre ad attendere Obama e il premier cinese Xi Jinping c'erano il governatore e il procuratore generale. Deve aver fugato ogni dubbio quando il protocollo per la foto di gruppo dei Grandi gli ha assegnato sì il posto in prima fila ma all'estremità.

 

Obama: Putin non rispetta accordi Minsk - "Se la Russia in Ucraina continuerà a violare lo spirito dell'accordo di Minsk, che Putin stesso ha accettato, l'isolamento della Russia continuerà". Lo ha detto il presidente americano Barack Obama in una conferenza stampa al vertice del G20 in Australia. "La Russia ha l'opportunità di prendere una strada diversa per risolvere la crisi in Ucraina nel rispetto della sovranità e del diritto internazionale - ha detto ancora Obama - se lo farà io sarò il primo a eliminare le sanzioni che obiettivamente hanno un effetto devastante su economia russa. Se continuerà a violare il diritto e gli accordi di Minsk allora continuerà anche l'isolamento della Russia".

putin se ne va dal g20 putin se ne va dal g20

 

Cameron: da Ue e Usa messaggio chiaro a Putin - "Durante il G20 è arrivato un messaggio molto chiaro dall'Europa e dagli Usa alla Russia sul modo nel quale noi intendiamo affrontare la crisi ucraina nei prossimi mesi e nei prossimi anni". Lo ha detto il premier britannico David Cameron.

 

Del resto, prima che il G20 cominciasse, il premier britannico David Cameron aveva ammonito che "c'è il potenziale per ulteriori sanzioni se continueremo a vedere truppe russe" in Ucraina. Mentre il premier canadese, Stephen Harper, ha attaccato frontalmente Putin nel loro primo incontro: "Le stringerò la mano ma ho una sola cosa da dirle: dovete andarvene dall'Ucraina". Putin ha ribattuto che "è impossibile, perché i russi non ci sono, se intende l'esercito russo", ha riferito il suo portavoce Dmitri Peskov, parlando di uno scambio "nei limiti delle buone maniere", in uno dei suoi acrobatici tentativi di gettare acqua sul fuoco.

 

putin koalaputin koala

Obama non è stato meno tenero con il leader del Cremlino, con cui ha avuto solo brevi colloqui in piedi: "Gli Usa si oppongono all'aggressione russa in Ucraina, che è una minaccia per il mondo, come abbiamo visto con l'abbattimento del volo MH17", ossia il Boeing malese colpito lo scorso luglio nei cieli dell'est ucraino (298 morti). Putin è finito nel mirino anche di una delle proteste a margine del vertice: australiani di origine ucraina hanno indossato sulla testa fasce con la scritta 'Putin killer' e poi, avvolti nelle bandiere dei Paesi che hanno perso propri cittadini nell'abbattimento dell'aereo malese, hanno srotolato una grande bandiera ucraina contro i suoi "atti omicidi".

 

Neppure i bilaterali con i leader europei sembrano essere andati bene. Con Cameron Putin ha scambiato una stretta di mano davanti alle telecamere, ma poi l'incontro è stato a porte chiuse. Segno di una certa tensione, anche se Peskov si è affrettato a sottolineare che i due leader hanno espresso un "interesse comune per la ripresa dei rapporti (tra la Russia e l'Occidente) e per l'adozione di misure efficaci per risolvere la crisi ucraina". I media britannici sostengono che i due hanno avuto uno "scambio di opinioni franco, ma non sono arrivati a nessuna svolta".

 

matteo renzi vladimir putinmatteo renzi vladimir putin

Ad Hollande il presidente russo ha chiesto di "ridurre al minimo i rischi e le conseguenze negative" delle tensioni internazionali nelle relazioni bilaterali, su cui pesa anche la sospensione francese della consegna delle due navi da guerra Mistral. Degli incontri con la cancelliera tedesca Angela Merkel e il neo presidente della Commissione Ue Jean-Claude Junker, incentrati sull'Ucraina, Peskov ha lasciato trapelare solo che sono stati "lunghi e circostanziati". Ma la Merkel ha ribadito che "la situazione attuale non è soddisfacente, al momento è in agenda allungare la lista di persone" da sanzionare.

 

Sembra essere andata meglio con Renzi, che ha auspicato un dialogo nello "spirito di Milano" del recente incontro Asem per "tentare di trovare una soluzione" alla crisi ucraina. "Tenendo conto dell'importanza dei nostri rapporti, sono molto grato di questa possibilità di incontrarla a margine del G20", gli ha risposto sorridente Putin, che ha accettato anche il suo invito a visitare l'Expo 2015 a Milano.

putin koalaputin koala

 

 

2. OBAMA GUIDA LA STRATEGIA DELL’ISOLAMENTO PER METTERE VLADIMIR CON LE SPALLE AL MURO

Federico Rampini per “la Repubblica

 

Rilanciare la crescita? Forse, a condizione che cambino le politiche economiche dell’eurozona. Prepararsi a una nuova Guerra Gredda? Sicuramente. E le tensioni geostrategiche non aiutano una ripresa che continua a sfuggire al Vecchio continente. La prima giornata del G20 in Australia è dominata dal caso-Putin. La tensione è ai massimi dopo l’invio di nuove truppe russe nell’Ucraina orientale, nel conflitto secessionista che ha già fatto quattromila morti. E non è questo l’unico atto di Putin che fa temere il peggio agli alleati europei, americani, canadesi, australiani.

 

barack obama e tony abbottbarack obama e tony abbott

L’elenco delle provocazioni militari russe si allunga, nelle denunce delle delegazioni venute a Brisbane. Perfino i padroni di casa si sentono sotto assedio, sfidati in casa propria. Alla vigilia di questo G20 infatti la Marina Militare russa ha improvvisamente annunciato delle manovre a ridosso delle acque territoriali australiane. E poi l’Australia non dimentica che 28 suoi concittadini sono morti il 17 luglio nell’abbattimento del jet passeggeri Malaysia Airlines sui cieli dell’Ucraina (298 vittime in tutto): il premier Tony Abbott ne chiede subito conto a Putin, dopo averlo accusato di «inseguire le glorie perdute dello zarismo ».

matteo renzi barack obama fotografati da filippo sensimatteo renzi barack obama fotografati da filippo sensi

 

L’isolamento di Putin viene sottolineato con degli sgarbi nel protocollo diplomatico. La regia australiana lo fa accogliere al suo arrivo all’aeroporto da un semplice sottosegretario alla Difesa; poi lo colloca ai margini estremi della foto di famiglia. Più brutale il premier canadese Stephen Harper, al momento dei saluti fra i leader nella cerimonia di apertura, un gesto di puro galateo, lui dice a Putin: «Le stringo la mano ma ho una sola cosa da dirle, ritiri le truppe dall’Ucraina». Il leader russo ribatte secco: «Non ci sono militari russi in Ucraina».

 

Perfino il presidente francese François Hollande, tradizionalmente uno dei più morbidi con Mosca, rinvia ancora una volta la consegna della prima portaerei Mistral (sulle due che la Francia ha costruito dietro ordinazione russa, per un valore totale di 1,2 miliardi di euro). E Putin lo ammonisce: «La Francia dovrebbe cercare di ridurre le conseguenze negative sulle relazioni bilaterali».

PUTIN TRA MERKEL E CAMERON PUTIN TRA MERKEL E CAMERON

 

La Merkel, che in passato ebbe un ruolo di mediatrice con Mosca, emerge da un lunghissimo colloquio con Putin (oltre due ore) rilanciando nuove sanzioni. E anche a queste Putin risponde duramente: «Altre misure economiche contro di noi? Le pagherà l’Ucraina, a cui le banche russe hanno concesso prestiti per 25 miliardi di dollari. Se i partner europei e americani vogliono aiutare l’Ucraina, non devono tentare di far fallire le nostre banche».

DAVID CAMERON E VLADIMIR PUTIN AL G VENTI DAVID CAMERON E VLADIMIR PUTIN AL G VENTI

 

Di certo non ha rasserenato il clima attorno a Putin un susseguirsi di gesti interpretati come atti aggressivi da parte della Nato. C’è stata un’escalation di voli dei jet militari russi vicino ai paesi dell’Alleanza atlantica o associati, in particolare le nazioni scandinave. In un caso si è sfiorata la collisione, con un aereo passeggeri diretto in Italia. Un sottomarino russo è stato avvistato nelle acque della Svezia.

 

E l’attivismo militare russo si espande ben oltre la vecchia Europa. Mosca ha iniziato i preparativi per la costruzione o l’ammodernamento di basi militari a Cuba, in Venezuela e in Nicaragua, rilanciando alleanze dell’epoca sovietica dentro il “cortile di casa” degli Stati Uniti. Sempre a sfidare gli Stati Uniti: Putin ha ripreso quei voli di cacciabombardieri capaci di trasportare testate nucleari, fino al Golfo del Messico. Un tipo di esercitazioni belliche che ricordano i tempi di Leonid Breznev. La stampa tedesca ormai evoca apertamente scenari di guerra in Europa.

PUTIN CAMERON OBAMA article A DA DC x PUTIN CAMERON OBAMA article A DA DC x

 

A Brisbane Obama rilancia la strategia dell’accerchiamento: «L’America è all’avanguardia, nel guidare il fronte che si oppone all’aggressione russa in Ucraina, rappresenta una minaccia per il mondo intero». La decisione di Putin di accorciare leggermente la partecipazione a questo summit viene minimizzata dalla delegazione russa, con scherno: «Salta il pranzo finale di oggi, è solo un momento di divertimento». Sulle sanzioni Putin è chiaro: «Illegali, contrarie allo spirito del G20, solo il Consiglio di sicurezza Onu avrebbe la legittimità per vararle» (quel Consiglio dove la Russia, in quanto membro permanente, ha potere di veto).

merkel a aucklandmerkel a auckland

 

Ma neppure la Casa Bianca si fa eccessive illusioni sulle sanzioni. Ben vengano, si dice nell’entourage di Obama, se segnalano l’unità degli europei contro l’aggressione russa in Ucraina. Ma proprio Obama che era stato il primo iniziatore della strategia delle sanzioni, constata con preoccupazione quanto poco facciano presa su Putin.

 

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L’economia russa è a pezzi, il rublo è in caduta libera, il calo del petrolio impoverisce le entrate di Mosca, osserva Obama. Eppure nulla lascia presagire un ripensamento del leader russo. I venti di Guerra Fredda soffiano più impetuosi che mai. E sono “venti contrari” per l’Europa occidentale. Dalla Germania alla Francia all’Italia, sta pagando a sua volta un prezzo per la crisi del mercato russo che aggiunge i suoi effetti ai danni dell’euro-austerity.