DECAPITE-RAI! - APPENA APPROVATO IL BUDGET, GUBITOSI STA GIÀ PROGETTANDO NUOVI TAGLI A TUTTE LE STRUTTRE DI VIALE MAZZINI: IL PAREGGIO DI BILANCIO NEL 2013, PROMESSO 3 MESI FA DAL DG, NON SEMBRA PIÙ POSSIBILE - NELLA CRISI NERA DI RAI1, TRA IL TG CHE VIENE SUPERATO E LE PRIME SERATE IN CALO, SI DANNO 10 MLN ALLA TORO PRODUZIONI PER IL TALENT “THE VOICE” SU RAI2, GIÀ CANCELLATO DA LADY LEI PER COSTI ESORBITANTI…

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DAGOREPORT

Sono passate poche settimane dall'assegnazione dei budget 2013 ma Luigi Gubitosi sta già progettando nuovi tagli a tutte le strutture Rai, reti e testate comprese. E' caduto il velo sulla pietosa bugia che il direttore generale aveva riservato alla platea del Congresso Usigrai, a Salerno, nel novembre scorso. "Per il 2013 il pareggio di bilancio e' possibile", aveva detto Gubitosi, proponendo anche la sua ricetta miracolosa: tagli ai costi di struttura, via inefficienze e sprechi, basta con gli appalti esterni.

"Il dg predica bene e razzola male" - commentano nelle redazioni di Saxa Rubra. Si ridimensionano importanti sedi di corrispondenza, vengono ridotte drasticamente le trasferte degli inviati, il festival di Sanremo e' la "no fly zone" di direttori e dirigenti ( tranne Gubitosi, che ha le valigie pronte), si cancellano turni di tecnici e operatori, si e' arrivati a limitare perfino l'uso delle fotocopiatrici e, nonostante gli annunci trionfali del dg, non si riesce a rendere del tutto operativa neppure la digitalizzazione del Tg2, alle prese con drammatici problemi per quanto riguarda grafici, foto, archivio, organizzazione del lavoro.

In questo quadro, perché Gubitosi avrebbe dato il "via libera" al talent "The Voice", già cancellato dal suo predecessore Lorenza Lei a causa dei costi esorbitanti? Era proprio necessario destinare tante risorse (si parla di oltre dieci milioni di euro) alla Toro produzioni per un programma su Rai2, che rischia un flop in termini pubblicitari?

Il resto e' la cronaca di un fallimento annunciato: la Sipra e' nelle sabbie mobili con dati di previsione che peggiorano ogni giorno, dopo un 2012 in profondo rosso (meno 25 per cento rispetto al 2011) , il piano di esodi incentivati si sta rivelando un buco nell'acqua, lo stop ai contratti dei pensionati e' un provvedimento demagogico senza nessuna ricaduta sul piano economico.

Da un punto di vista editoriale la crisi di Rai1 e' sempre più evidente: dopo anni di incontrastato dominio, anche la fascia pomeridiana del game show deve cedere il passo a Canale 5 e "I Migliori anni" di Carlo Conti, spremuto all'osso, va sotto oltre 13 punti rispetto al concorrente "Italia's got talent".

E' naufragato miseramente anche il tentativo di trasmettere in replica prodotti di qualità in prima serata, tanto da segnare, martedi' scorso, il peggior risultato della stagione con l'11 per cento della fiction Violetta, record negativo della "rete ammiraglia". E il digitale terrestre? Il dg e' convinto di essersi mosso bene, "mettendo in atto un modello produttivo interessante con buona risposta negli ascolti".

Tralascia di dire che i buoni risultati, di cui parla, sono circa l'uno per cento di share di Rai4 e Rai Movie, lo 0,2 di Rai5 fino allo zero per cento di Rai Scuola. E che ogni punto di ascolto, che emigra dai canali generalisti a quelli digitali, implica perdite milionarie nel valore degli spot.

Uno scenario a tinte fosche, che alimenta più di un dubbio. I tecnici Tarantola-Gubitosi sono davvero impotenti di fronte alla Babele Rai, incapaci di mettere a punto un piano industriale credibile, tanto che quello annunciato si e' improvvisamente inabissato? O piuttosto le loro decisioni, all'interno dell'azienda, sono condizionate da altre logiche?

In che misura presidente e dg subiscono l'influenza dei gruppi politico-finanziari ai quali fanno riferimento? E'ipotizzabile che la Rai debba cedere, in un prossimo futuro, rami d'azienda per ripianare i conti? L'altola' del Pd e' perentorio: "per firmare il nuovo Contratto di servizio si attenda il nuovo governo".

Ma gli interrogativi sul tappeto sembrano destinati a rimanere senza risposta, almeno fino al responso delle urne. Solo allora si capirà chi saranno i nuovi padroni di viale Mazzini. Riuscira' Rigor Montis a difendere fino in fondo quei vertici, che lui stesso ha nominato con poteri senza precedenti in Rai, che secondo il responsabile informazione del Pd Matteo Orfini "stanno compiendo scelte che non sembrano basate su competenza e oggettività "?

 

LUIGI GUBITOSI DORMIENTE GUBITOSI E TARANTOLA jpegGiancarlo Leone MARIO ORFEO PRESENTA IL NUOVO MESSAGGERO A MILANO FOTO TOIATI Lorenza Lei - foto Ansa