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di Lirio Abbate ed Emiliano Fittipaldi per l'Espresso
Il senatore Marcello Dell'Utri è diventato cittadino di Santo Domingo, il paradiso caraibico dove nei mesi scorsi ha acquistato una splendida villa a La Romana, la terza città dell'isola, a 130 chilometri dalla capitale.
Secondo fonti de "l'Espresso", Dell'Utri, amico intimo di Silvio Berlusconi, fondatore di Forza Italia e già condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, ha già il nuovo passaporto e sta traslocando sull'isola, che ha eletto a suo buen ritiro.
Entro fine anno dovrebbe arrivare la sentenza d'Appello dopo che la Cassazione ha annullato in parte il giudizio di secondo grado.
Dell'Utri avrebbe ottenuto il documento dominicano qualche tempo fa e ha già spedito nella nuova abitazione vista mare parte della sua preziosa collezione di libri antichi.
I viaggi della famiglia Dell'Utri nell'isola si sono in questi ultimi anni via via intensificati grazie anche agli affari che il politico avrebbe in Centro America.
Alla vigilia della decisione della Cassazione in cui rischiava di finire in carcere ha venduto la sua magione sul Lago di Como a Berlusconi. Parte dei 21 milioni ricavati dalla cessione - secondo i pm di Palermo che hanno indagato Dell'Utri anche per estorsione al Cavaliere - sono poi finiti proprio su un conto aperto a Santo Domingo.
Un deposito intestato alla moglie di Marcello, Miranda Anna Ratti, che l'8 marzo scorso, dopo aver incassato dall'amico Silvio parte del malloppo avrebbe girato 14 milioni di euro nella banca dei Caraibi. Ora la Ratti è indagata per riciclaggio aggravato. I magistrati sospettano che il denaro servisse al senatore, in caso di condanna definitiva, per trascorrere una latitanza di lusso.
Santo Domingo è non solo uno dei paradisi fiscali più gettonati del pianeta, ma anche uno dei rifugi preferiti di chi ha guai con la giustizia italiana. Le regole per ottenere l'estradizione sono ancora molto rigide. Non solo: il governo dell'isola non ha mai riconosciuto il reato di associazione mafiosa, né ha siglato patti internazionali per le rogatorie.
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