DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 4
MARIO GIORDANO
Ormai Di Maio si è autoaccusato Come fa a dire di "sì" ai giudici? Capisco benissimo le difficoltà dei militanti del Movimento 5 Stelle a comprendere e accettare un eventuale rifiuto dell' autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini. Però dal punto di vista logico, dire di "no" alla richiesta dei giudici mi sembra l'unica ipotesi plausibile. Sono stati gli stessi Cinque Stelle a rivendicare che la gestione del caso Diciotti sia stata un' azione collegiale di governo: si suppone che abbiano agito quindi nell' interesse nazionale.
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È proprio questa la domanda che si pone la Giunta del Senato: non si deve valutare se c'è il fumus persecutionis dei magistrati, ma appunto se si è agito nell' interesse nazionale oppure no. Un fatto che è già stato rivendicato, tra gli altri, dal vicepremier Di Maio e dal ministro Toninelli. Come fanno ora a rispondere "sì" alla richiesta del tribunale contro Salvini? Forse sarà difficile da spiegare ai loro elettori, ma il "no" è la conseguenza logica delle loro dichiarazioni. In caso contrario, il governo avrà un grosso problema. Che potrebbe portare a una crisi.
migranti a bordo della diciotti
PIERO IGNAZI
Se il Movimento vota "no" salva il governo, ma danna se stesso Se i Cinque Stelle seguono i principi che hanno sempre sostenuto, non possono fare altro che votare "sì" all' autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini. Se invece hanno cambiato idea e hanno deciso di fare valutazioni diverse, dovranno spiegare perché. E dovranno avere delle argomentazioni serie. Di Maio e altri esponenti del Movimento si sono "autoaccusati", sostenendo che le decisioni sulla nave Diciotti sono state prese in modo collegiale da tutto il governo.
MATTEO SALVINI SVELA "IL RICATTO DI LUIGI DI MAIO": PERCHÉ IL GOVERNO ORA PUÒ CROLLARE
"Se pensano di spaventarmi con il sì al processo sulla Diciotti, allora è un ricatto: ma se è così hanno sbagliato proprio destinatario". Matteo Salvini non si lascia intimorire da Luigi Di Maio e dal Movimento 5 stelle: "Vogliono il ritorno al voto? Io non ho paura, la responsabilità se l'assumeranno tutta loro", avrebbe detto il ministro dell'Interno ai suoi secondo un retroscena riportato da Repubblica.
SALVINI CON IL PUPAZZO DI DI MAIO
Pare che Salvini sia furibondo come mai contro "quei due", ergo Di Maio e Alessandro Di Battista, che hanno deciso di chiudere completamente sulla realizzazione della Tav e che avrebbero l'intenzione di votare a favore dell'autorizzazione al processo, al Senato. Un vero e proprio "ricatto". "Non gli consiglio di spingere su temi che portano tensione al governo", gli dice a distanza Di Maio. Ma Salvini non staccherà di certo la spina al governo perché chi lo fa alle urne poi perde sempre. Se è quello che vogliono i 5 stelle lo facessero e poi pagheranno le conseguenze.
salvini e di maio murales by tvboy
L'idea della Lega è di riproporre un referendum, ma se si dovesse tornare in aula per cambiare in parte la Legge Obiettivo che prevede i cantieri, allora il Carroccio voterà contro, insieme al centrodestra e al Pd. E a quel punto ci sarebbe la crisi di governo. Salvini sa da sondaggi che gli italiani favorevoli alla Tav sono la maggioranza, e sono pure in aumento. E su questi numeri è pronto a costruirci la campagna elettorale, se dovesse essere il motivo della rottura.
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