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DIA, PORTALI VIA - IL LEGAME TRA LA GUIDI E GEMELLI E’ NATO ALL’OMBRA DI CONFINDUSTRIA GIOVANI: NEL 2009 FEDERICA ERA PRESIDENTE E GIANLUCA VICE - GEMELLI E’ COMMISSARIO A SIRACUSA: VICINISSIMO AL PRESIDENTE REGIONALE MONTANTE, INDAGATO PER CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA

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Emanuele Lauria per “la Repubblica

 

MONTANTE CONFINDUSTRIA SICILIAMONTANTE CONFINDUSTRIA SICILIA

La loro unione è nata sotto il segno dell’aquila confindustriale, in quel florido vivaio che è stato il gruppo di giovani imprenditori: da lì sono passati, tra gli altri, Luigi Abete ed Emma Marcegaglia. Federica Guidi alla fine del 2009 era presidente, Gianluca Gemelli il vice.

 

L’attività nell’associazione ha saldato due vite lontanissime: la Guidi, modenese, esponente di una famiglia che ha la proprietà di un’azienda come la Ducati e già membro dei cda di Fiat e Ferrari. Gemelli, figlio di un ufficiale di Marina, è un imprenditore di prima generazione che si è fatto da sé ad Augusta, provincia di Siracusa, fondando due aziende di ingegneria e progettazione che occupano 60 dipendenti.

MONTANTE CON ALFANOMONTANTE CON ALFANO

 

Quella «relazione di convivenza», come la chiama freddamente il gip, ha generato un bambino e si è poi dipanata fra le aule della politica e le stanze di Confindustria. Fino alla svolta di ieri che ha alzato il velo su possibili vantaggi personali derivanti da quel legame.

 

Lui, Gemelli, 42 anni, un tecnico rampante con amicizie che contano (fra cui quella delll’ex ministro forzista Stefania Prestigiacomo), si è chiuso in un assoluto silenzio. Introvabile. «Non è a Siracusa », dice la sua addetta stampa. «Chiarirò tutto ma prima preferisco parlare con i miei avvocati», ha fatto sapere l’imprenditore ieri sera. Non ha risposto neppure alle persone più vicine.

MONTANTE CON CROCETTAMONTANTE CON CROCETTA

 

Come il siracusano Ivan Lo Bello, altro esponente di punta di Confindustria (è vicepresidente), che del compagno della Guidi è stato persino socio nella Sga Ambiente, un’azienda di cui Gemelli è stato amministratore unico fino al 4 novembre 2013, lasciando poi il posto a un parente. «Non credo che quella società sia ancora operative», dice Lo Bello.

 

Ma quella che è caduta ieri, se è una tegola per Confindustria che proprio ieri ha salutato la designazione del nuovo presidente Vincenzo Boccia, è l’ultima pietra della valanga che travolge l’associazione siciliana che era salita sulla ribalta per la sua azione contro il racket, per l’invito a denunciare il pizzo, per i protocolli di legalità.

MONTANTE ALFANO LETTA CARRAIMONTANTE ALFANO LETTA CARRAI

 

A dicembre Gemelli era stato nominato commissario dell’associazione di Siracusa: aveva preso il posto di un altro imprenditore, Ivo Blandina, rinviato a giudizio nell’ambito di un’inchiesta che riguarda l’utilizzo di fondi pubblici per l’acquisto di uno yacht di lusso da parte degli imprenditori messinesi Nino e Giacomo Giordano.

 

Antonello Montante 2Antonello Montante 2

Blandina, a sua volta, era stato scelto al posto dell’ex presidente Francesco Siracusano, dichiarato decaduto dai probiviri per «un’insanabile oggettiva distonia» con il codice etico e lo statuto sulla spending review.

 

Antonello MontanteAntonello Montante

Non esattamente una storia virtuosa, dentro una storia ancor meno luminosa che è stata quella recente di Confindustria Sicilia, il cui presidente Antonello Montante, che proprio da Lo Bello aveva raccolto il testimone della lotta al racket, è indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.

 

Poi, in un annus horribilis, erano giunti gli arresti di imprenditori che, almeno pubblicamente, hanno combattuto la loro battaglia per la legalità, dai catanesi Mimmo Costanzo e Concetto Bosco Carmelo Misseri, presidente della banca fidi dei costruttori siciliani. Anche lui siracusano.

 

EMMA MARCEGAGLIA ANTONELLO MONTANTE EMMA MARCEGAGLIA ANTONELLO MONTANTE

Gemelli fa parte integrante di questo pezzo di sistema confindustriale pieno di ombre: la sua designazione a Siracusa è stata voluta dai vertici nazionali ma in precedenza era stato Montante a volerlo nella giunta dell’organizzazione regionale.

 

E nel febbraio del 2015, quando Repubblica pubblicò la notizia dell’indagine su Montante, Gemelli non esitò - con gli altri esponenti di punta di Confindustria - a esprimere immediata solidarietà al presidente: «Nessuno pensi – aveva scritto in una nota – di bloccare la squadra aggredendo l’attaccante. Perché al suo fianco c’è un intero sistema, fatto di imprese sane e di imprenditori onesti».

ANDREA CAMILLERI ANTONELLO MONTANTE ANDREA CAMILLERI ANTONELLO MONTANTE