colao renzi bollore

IL POKER TLC DI RENZI – CARRAI STA ADDOSSO ALL’ENEL DI STARACE PERCHÉ NON SI SFILI DALLA PARTITA DELLA BANDA LARGA PER FAR ABBASSARE LE PENNE ALLA TELECOM DI BOLLORÈ – MA IL FRANCESE E’ PRONTO A VENDERE TIM BRASIL PER FARE CASSA E NUOVE ACQUISIZIONI (GLI INCONTRI CON ALIERTA E COLAO)

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

DAGONEWS

 

MARCO CARRAIMARCO CARRAI

Il Giglio Magico è sempre molto attivo sulla partita delle telecomunicazioni, visto che Matteo Renzi ha promesso la banda larga per tutti entro il 2020 e non vuole perderci la faccia. E allora il “Ganni Letta” dei poveri, Marco Carrai, marca stretto Francesco Starace, capo dell’Enel, proprio sui progetti per la banda larga. Si tratta della classica partita a poker in cui i giocatori cercano di spaventarsi a vicenda, con Renzi che vuole usare la carta dell’impegno di Enel per abbassare le pretese della riottosa Telecom Italia, che non è entrata nella Metroweb di Cdp.

francesco staracefrancesco starace

 

Il problema, per il governo, è che in Telecom non c’è solo Marco Patuano, ma anche un signore come Vincent Bollorè, che si muove ad alti livelli e se ne strafotte del Giglio Magico. Il primo azionista di Telecom ha idee precise sul futuro delle tlc e della sua nuova società e comincerà vendendo Tim Brasil per fare cassa e poi investire sul mercato europeo.

 

9 vincent bollore1 lap9 vincent bollore1 lap

Non è un caso che nei giorni scorsi il finanziere bretone si sia visto anche con Cesar Alierta, patron della spagnola Telefonica, per parlare di possibili alleanze in Europa. E Bollorè ha incontrato anche Vittorio Colao, capoccione di Vodafone, con il quale ha condiviso l’idea secondo la quale nel Vecchio Continente ci sono troppi operatori telefonici e sarà necessaria una “razionalizzazione”. Insomma, meno giocatori, come in America. E in Italia ci sarebbe spazio soltanto per due operatori: Vodafone e Telecom.   

 

vittorio colao vodafonevittorio colao vodafone

Insomma, si sta per scatenare un Risiko delle telecomunicazioni a livello continentale che molto difficilmente si farà influenzare dalle mosse di Palazzo Chigi.