DOPO DE MAGISTRIS ANCHE CALDORO PORTA UNA BELLA DOTE (783MILA €) AL “RE DEL MATTONE” PARTENOPEO ALFREDO ROMEO - CHE VO’ FA L’AMERIKANO? I LEGALI DI NICOLA COSENTINO DEPOSITANO AL GIP UNA NUOVA MEMORIA DIFENSIVA…

Carlo Tarallo per Dagospia

1-Una nuova memoria difensiva è stata depositata dai legali di Nicola Cosentino, Agostino De Caro e Stefano Montone, al Gip di Napoli De Gregorio. Cosentino è accusato dalla Procura partenopea di essere intervenuto per sbloccare un finanziamento bancario per la costruzione di un centro commerciale in odore di camorra. La vicenda fu oggetto lo scorso gennaio di una drammatica seduta della Camera dei Deputati, che respinse la richiesta di arresto nei confronti dell'ex sottosegretario Pdl. Quarantasette pagine nelle quali, tra elementi già venuti fuori e nuove tesi difensive, Nick 'O Mericano respinge le accuse dell'inchiesta "il Principe e la scheda ballerina". Ecco alcuni passaggi tra i più significativi del documento:

ESTRATTO
L'incontro presso la sede Unicredit del 7.2.2007 - Le informazioni che si traggono dalla inf. DIA del 14.2.2007.

Come reagisce Cosentino alla richiesta dell'appuntamento?
Cosentino inizialmente resiste alla richiesta di incontro e mostra evidenti ostilità, che risulteranno sgradite a Di Caterino e Cristiano Si convince soltanto quando il Di Caterino lo prega chiedendogli di effettuare l'incontro a titolo di favore personale

Il primissimo dato - tutto fuorché irrilevante - inerisce la durata di quello che, secondo l'ipotesi contestativa, sarebbe stato un incontro addirittura "strategico" per il buon esito dell'operazione, essendo rivolto al superamento del blocco (ma quale?) del finanziamento.
Gli estensori dell'informativa sono assolutamente precisi: delineando un tempo "lordo" di 18 minuti nei quali si inserisce l'arrivo in taxi, le presentazioni fuori la sede Unicredit, l'ingresso, l'uscita, i convenevoli di commiato.

All'interno dell'Unicredit i cospiratori saranno rimasti, a buon peso, quattro/cinque minuti: per discutere di un momento fondamentale per la sopravvivenza dell'iniziativa imprenditoriale; sempre al lordo del tempo incontrovertibilmente (come vedremo) dedicato anche (o piuttosto: solo?) a discutere della carriera politica del Santocchio e delle candidature per le elezioni comunali di Casale.

"L'inesistente interessamento di Cosentino alle vicende inerenti il finanziamento".
-Cosentino NON interviene nella scelta della banca e della agenzia di credito presso cui incardinare la pratica di finanziamento;

-Cosentino NON interviene presso Unicredit durante la fase istruttoria della primavera 2006 (caratterizzata anche dalla elaborazione di perizie - Scola - e proiezioni tecnico-bancarie); nessuno dei funzionari di banca escussi ha del resto mai riferito di contatti, colloqui od incontri col parlamentare;

-Cosentino NON interviene presso Unicredit nei successivi luglio-agosto del 2006, allorquando si trattava di ottenere la prima delibera di finanziamento effettivamente sottoscritta ai primi di agosto dal Direttore p.t. Salvo Malandrino all'esito di articolata istruttoria interna, senza che alcun intervento pressorio del presunto "dominus" venisse registrato dai funzionari preposti;

-Cosentino NON interviene presso Unicredit a settembre-ottobre 2006, allorquando si trattava di ottenere, dopo la approvazione del finanziamento, la concreta erogazione delle somme, bloccate (stavolta: sì, di "incaglio" si può parlare) per ragioni inerenti le garanzie (: ritardato trasferimento titoli Fideuram). Nessuno dei funzionari escussi, del resto, ne ha mai riferito;

-Cosentino NON interviene presso Fideuram per sollecitare il trasferimento al quale l'erogazione era subordinata;

-Cosentino NON interviene nel febbraio 2007 per "sbloccare" la pratica di finanziamento; del resto la approvazione da parte del Protino (non nuovo, secondo i suoi stessi colleghi, ad assumere iniziative commercialmente aggressive e che comunque non incorrerà in alcun provvedimento disciplinare) avverrà preso atto "della garanzia fideiussoria del MPS a ns. mani per cui la filiale curerà preventivamente la perfetta regolarità sotto tutti i punti di vista interessando quanto prima finanza di impresa nel prosieguo dell'operazione, senza ovviamente prendere preventivi impegni". Che è a dire: se l'intervento dell'onorevole era stato sollecitato al fine di ammorbidire i controlli sulla garanzia, ebbene, proprio sulla garanzia non sortì alcun effetto;

-Cosentino, soprattutto, NON interviene né viene in alcun modo menzionato, evocato, indicato, contattato nelle lunghe e complesse attività di ricerca da parte del Di Caterino (gestore operativo del progetto) o del La Rocca (inizialmente appaltatore; di poi: finanziatore e socio) di finanziatori o prestatori di garanzia o brokers finanziari né viene mai menzionato o evocato nelle conversazioni correnti tra Di Caterino e Corvino aventi ad oggetto l'aggiornamento della ricerca;

-L'informativa conchiude gli esiti investigativi ricostruendo in dettaglio le operazioni finanziarie (incluso l'incontro Unicredit del 7.2.07) e denunziando alla A.G. 51 soggetti a vario titolo coinvolti nella complessa vicenda ma NON si ascrive al Cosentino alcuna condotta di rilevanza penale....

 

2-F.Ge. per l'Espresso
Stefano Caldoro porta in dote 783 mila euro ad Alfredo Romeo. La giunta regionale della Campania ha infatti aderito alla convenzione tra Consip (società del ministero dell'Economia) e l'immobiliarista, affidandogli fino al 2016 la manutenzione degli impianti delle proprie sedi. Un bel gruzzolo per l'imprenditore, già titolare della manutenzione del patrimonio immobiliare del Comune di Napoli. Proprio Romeo, creditore di Palazzo San Giacomo per circa 50 milioni, ha proposto a de Magistris di riqualificare a proprie spese una parte della città, quella a ridosso del porto, e ha chiesto all'amministrazione di concedergli per 90 anni i diritti per un parcheggio sotterraneo da 90 posti. Ipotesi ancora in discussione, mentre l'immobiliarista attende la sentenza di appello per il processo Global Service (due anni per corruzione in primo grado) ed è a giudizio per gli abusi nella realizzazione del suo hotel extralusso.

 

LUIGI DE MAGISTRIS STEFANO CALDORO E LUIGI DE MAGISTRIS CALDORO STEFANOAlfredo RomeoNICOLA COSENTINO jpeg