IL “BOKO” NELL’OZONO - DOPO AVER TERRORIZZATO LA NIGERIA, GLI ISLAMISTI DI BOKO HARAM COLPISCONO ANCHE IN CAMERUN - RAPITE OTTANTA PERSONE, BRUCIATE CHIESE E DISTRUTTI INTERI VILLAGGI (L’INDIGNAZIONE “JE SUIS CHARLIE” NON VALE PER L’AFRICA)

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Francesca Paci per “la Stampa”

 

Abubakar Shekau leader di Boko Haram 3Abubakar Shekau leader di Boko Haram 3

Non si ferma l’offensiva di Boko Haram, i famigerati talebani d’Africa che da oltre 10 anni insanguinano la Nigeria ma che l’occidente ha scoperto meno di un anno fa dopo il sequestro delle 276 studentesse di Chibok, prima prova di un’escalation culminata nelle bambine-bomba fatte saltare in aria nei giorni scorsi a Maiduguri e Baga. Le autorità sospettano che ci siano loro dietro l’attacco di ieri al villaggio camerunense di Mabass, durante il quale sono state rapite 80 persone tra cui 50 minori.

 

Abubakar Shekau leader di Boko Haram Abubakar Shekau leader di Boko Haram

E, sebbene manchi una rivendicazione ufficiale, sarebbe ancora la filiale subsahariana di al Qaeda ad aver firmato l’attentato kamikaze a Potiskum, capitale economica dello stato di Yobe, a nordest della Nigeria. Yobe è tragicamente familiare alla violenza di Boko Haram e le almeno 4 vittime di ieri si sommano alle oltre 2000 cadute tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015 nella fantomatica guerra santa dichiarata dai fanatici al sud cristiano ma anche a tutto il nord musulmano renitente al Califfato locale.
 

Abubakar Shekau leader di Boko HaramAbubakar Shekau leader di Boko Haram

I bambini sono il fulcro della nuova tattica del terrore. Sono minorenni molte delle fanciulle di Chibok, probabilmente vendute come schiave. Erano in età scolare le 3 ragazzine imbottite di esplosivo che pochi giorni fa hanno seminato morte in due mercati. Sarebbero bambini tra i 10 e i 12 anni buona parte degli ostaggi di Mabass portati via nel più grande sequestro mai visto dal Camerun. I piccoli sono un target multiplo. Colpiscono l’immaginario dell’occidente assai più concentrato su se stesso che sull’Africa, come ha denunciato il premio Nobel Desmond Tutu dopo la strage al settimanale Charlie Hebdo.

Ragazze sfuggite a Boko Haram Ragazze sfuggite a Boko Haram

 

Colpiscono a tradimento i locali più indomabili, come le donne che a aprile presero le armi per respingere gli attacchi di Boko Haram a Attagara e Kawuri, in Borno. Colpiscono la maggioranza dei musulmani anti-fondamentalisti innalzando la soglia dell’orrore per moltiplicare i muri tra il sud cristiano e mercantile e il nord rurale e islamico. Non a caso nelle ultime ore è intervenuto l’emiro di Kano Malam Mohammeed Sanusi II per invitare la Umma nigeriana a rigettare i talebani d’Africa «bestemmiatori» del Profeta. 
 

LE RAGAZZE RAPITE DA BOKO HARAMLE RAGAZZE RAPITE DA BOKO HARAM

Sullo sfondo la ricca e popolosa Nigeria si prepara alle presidenziali di febbraio, con il reggente Goodluck Jonathan sfidato dall’ex generale Muhammadu Buhari al grido di «pulizia». La corruzione endemica nel paese, esercito compreso, ha rallentato il flusso di aiuti militari occidentali tanto che per combattere Boko Haram il governo ha iniziato a guardare a Mosca.