chiara appendino giuseppe conte

“È TEMPO DI RIMETTERCI IN DISCUSSIONE, COMINCIO IO” - DOPO LO STRAPPO CON CONTE E LE DIMISSIONI DA VICEPRESIDENTE DEL M5S (MA IL SUO MANDATO ERA SCADUTO) IN POLEMICA PER L'ALLEANZA CON I DEM, INIZIA LA NUOVA PARTITA DELLA EX SINDACA CHE SI CANDIDA PER IL RUOLO DI LEADER DELL’OPPOSIZIONE INTERNA – LE AMBIZIONI SBAGLIATE DI APPENDINO: CONTE COMINCIA ORA IL SUO SECONDO MANDATO, CHE IN TEORIA SCADRÀ NEL 2029, MA TUTTO DIPENDERÀ DALL’ESITO DELLE ELEZIONI POLITICHE TRA UN ANNO E MEZZO: SE I 5 STELLE CONFERMERANNO IL CALO DI CONSENSI, LA POLTRONA DI PEPPINIELLO TRABALLERÀ. E APPENDINO…

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Niccolò Carratelli per lastampa.it - Estratti

appendino conte

 

E ora inizia un’altra partita. Per Chiara Appendino si apre una nuova fase del suo percorso nel Movimento 5 stelle. La decisione di dimettersi da vicepresidente, anticipata da questo giornale, in cuor suo l’aveva già presa giovedì sera, dopo la lunga telefonata con Giuseppe Conte.

 

Quando ha capito che il presidente, pur ascoltandola, non intende aggiustare la linea politica e la strategia sulle alleanze nel centrosinistra. Soprattutto, non ritiene di aver mal interpretato, in questo ultimo anno, il mandato degli iscritti riguardo all’essere “progressisti indipendenti”, che è la principale critica mossa dall’ex sindaca di Torino.

 

 

Questa mattina si è collegata con la riunione del Consiglio nazionale con la consapevolezza di consumare uno strappo doloroso, ma necessario. «È tempo di rimetterci in discussione, comincio io», il senso del suo discorso. Un passaggio simbolico, visto che il suo mandato da vicepresidente era comunque scaduto, insieme a quello degli altri, e la prossima settimana gli iscritti voteranno online per rieleggere Conte presidente: lui, a quel punto, potrà nominare una nuova squadra di vice. Ma quello di oggi è un passaggio anche politico, perché Appendino avrebbe potuto rimanere in silenzio e puntare alla riconferma, mentre sceglie di rompere e tenersi le mani libere per il futuro. Resterà una semplice deputata (...)

giuseppe conte chiara appendino

 

 

E, partendo da questa posizione, inizierà a rappresentare qualcosa che finora il Movimento guidato da Conte non ha mai conosciuto: un’opposizione interna, per quanto piccola e tutta da organizzare. Non sono tanti, al momento, i parlamentari che osservano con interesse le mosse dell’ex sindaca, ma ci sono.

 

Sono quelli che temono una progressiva emorragia di voti, a forza di proseguire a braccetto con il Pd, e pensano che l’alleanza strutturale, negata da Conte a parole, sia ormai un dato di fatto. Però, pur condividendo i dubbi di Appendino, è improbabile che qualcuno esca allo scoperto, certo non prima di aver capito quale possa essere la prospettiva di un’eventuale “corrente” Appendino.

 

CHIARA APPENDINO GIUSEPPE CONTE

Anche perché le speranze di essere ricandidati e di tornare in Parlamento nella prossima legislatura dipenderanno in ogni caso da Conte, visto che sarà ancora lui a firmare le liste.

 

 

La quarantunenne di Moncalieri, nelle chiacchierate in privato, nega di avere ambizioni personali e assicura che il suo unico obiettivo è “fare il bene del Movimento”. Ma due calcoli se li è fatti. Conte comincia ora il suo secondo mandato, che in teoria scadrà nel 2029, ma molto dipenderà dall’esito delle elezioni politiche in programma tra un anno e mezzo: se il centrosinistra perderà e i 5 stelle confermeranno il calo di consensi già registrato alle ultime Europee (10%, minimo storico a livello nazionale), la sua poltrona traballerà. A quel punto, chi si sarà mostrato in antitesi (...) potrà legittimamente farsi avanti da una posizione di forza per rivendicare la leadership.

giuseppe conte chiara appendino domenico de masi