DOVE COMANDANO I PUZZONI C'E' CAOS - NIGEL FARAGE PIAZZA UN 18ENNE, GEORGE FINCH, A CAPO DI UN'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA LOCALE, NEL WARWICKSHIRE - ALLE ULTIME ELEZIONI CHE SI SONO TENUTE NELLA CONTEA INGLESE HA VINTO IL PARTITO "REFORM UK", FONDATO DALLO SVALVOLATO POLITICO VICINO A TRUMP: IL CANDIDATO ELETTO, L'ESPERTO ROB HOWARD, HA RINUNCIATO PER MOTIVI DI SALUTE E ORA A GUIDARE L'AMMINISTRAZIONE C'E' UN PISCHELLO - LE CRITICHE VERSO GEORGE FINCH, CHE NON HA MAI RILASCIATO UN'INTERVISTA...

GEORGE FINCH

(ANSA) - Un 18enne alla testa di un'amministrazione locale britannica, quella del Warwickshire County Council. E' un record senza precedenti (ma non senza controversie) quello realizzato da Reform Uk, partito trumpiano in salsa british guidato dall'ex tribuno della Brexit, Nigel Farage.

Reduce dall'inedita vittoria elettorale alla tornata amministrativa tenutasi a maggio in alcuni territori dell'Inghilterra, e indicato da mesi al primo posto dai sondaggi a livello di consensi nazionali davanti al Labour del premier Keir Starmer, Reform aveva in realtà conquistato il controllo del Consiglio in questione sotto la leadership di un veterano, Rob Howard.

Ma questi ha oggi rinunciato a stretto giro al ruolo di capo dell'amministrazione locale, annunciando "con grande rammarico" le sue dimissioni in un breve comunicato nel quale evoca problemi "di salute". E ha affidato la successione ad interim al suo vice, il giovanissimo George Finch, in attesa che l'assemblea provinciale, controllata ora da una maggioranza 'trumpiana', la ratifichi.

GEORGE FINCH - NIGEL FARAGE

Un passaggio di consegne del tutto legale, ma che ripropone le accuse d'inaffidabilità rivolte dai partiti tradizionali alla formazione di Farage, additata dagli avversari come "un one man party" d'impronta "populista", capace di far campagna elettorale ma non di governare o amministrare credibilmente.

La scelta di un neomaggiorenne, senza esperienze precedenti, viene del resto sottolineata anche dai media. Con la Bbc che nota come Finch abbia per ora rifiutato di sostenere un'intervista, limitandosi a diffondere una scarna nota scritta in cui conferma di volersi sottoporre al voto del Consiglio la settimana prossima nell'ambito di "un corretto processo elettorale" sulla successione a Howard.