donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

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giorgia meloni discorso alla cpac 2025 2

Il discorso alla Cpac è andato. Giorgia Meloni ha meditato per giorni se fosse il caso di presentarsi, seppur in videoconferenza, alla convention dei puzzoni all-over-the world di Washington, tra un saluto romano di Steve Bannon, attacchi sguaiati a Zelensky e motoseghe brandite contro i dipendenti pubblici.

 

Alla fine, “I am Giorgia” ha gettato il cuore oltre l’ostacolo e ha tenuto un discorsetto incolore dove ha “sorvolato alto” sul dossier Kiev. La tensione era palpabile, come dimostra il fuorionda "Volevo morì", che lo staff della premier non è riuscito (consapevolmente?) a tenere nascosto.

 

La premier si è incartata con se stessa: non vuole tradire il suo Dna conservatore-sovranista, rivendicato appunto nel discorso amerregano, ma sa bene che non può farsi vedere con i pon-pon di cheerleader di Trump, pena l’isolamento completo dell’Europa.

 

L’Ue sarà pure matrigna, ma è solo grazie ai Btp comprati dalla Bce e ai 200 miliardi del Pnrr che la baracca Italia sta ancora in piedi. Trump, di contro, minaccia di colpire con dazi che metterebbero in ginocchio la già disastrata economia italiana. D’altro canto, non bisogna indispettire i fondi americani, che detengono quote importanti in aziende tricolori, e sono anch’essi grossi detentori di debito italiano.

 

ELON MUSK GIORGIA MELONI ANDREA STROPPA

Un cul de sac a cui bisogna aggiungere il tiro al piccione quotidiano di Matteo Salvini, ormai in modalità “Io sono il vero trumpiano”. Ieri, il “Capitone” ha fatto un endorsement nientemeno ai nazisti di Afd, che alle elezioni di oggi potrebbero diventare il secondo partito di Germania e vengono spinti da Elon Musk.

 

A proposito del “Tesla di minchia”, nel discorsetto alla Cpac, Giorgia Meloni non l’ha mai nominato: c’è per caso maretta tra i due, che fino all’altro giorno si scambiavano bacetti e sorrisoni? Di sicuro, qualcosa si sta muovendo, come dimostrano gli strani sondaggi di Andrea Stroppa, referente italiano di Musk, su Piantedosi.

 

terzo sondaggio su x di andrea stroppa su matteo piantedosi

Attaccare il ministro dell’interno, nominato in quota lega ma ormai totalmente melonizzato, significa attaccare la sora Giorgia. Stroppa lo sta facendo consapevolmente? Il dubbio di Palazzo Chigi è che il suo comportamento sia una sorta di “avvertimento” preventivo alla premier, che si accompagna alle sparate salviniane. Un messaggio del tipo: dimostraci che stai con noi e non sei un burattino nelle mani dell’Europa, altrimenti ci arrabbiamo.

 

Nella stessa direzione va la nomina di Paolo Zampolli come “inviato speciale in Italia”, da parte dell’amministrazione Trump. Ieri, intervistato dalla prezzemolona Hoara Borselli, sul “Giornale”, Zampolli (l’uomo che fece conoscere Melania a Donald Trump) ha detto che oggi arriverà in Italia, senza specificare perché.

 

PAOLO ZAMPOLLI

Ma aggiungendo: “Io conosco bene il presidente e so cosa gli piace. Business, business, business”. E ha rivelato il suo ruolo: “Devo obbedire agli ordini del presidente. Devo fare quello che dice il presidente e essere il portatore dei suoi desideri”.

 

In merito a Giorgia Meloni, Zampolli ha detto: “Trump vuole migliorare le relazioni con l'Italia. Il presidente pensa che l'Italia sia un Paese molto importante. Lui e Giorgia Meloni hanno una caratteristica comune: sono veloci e pragmatici, quello che dicono fanno. Giorgia è […] l'unica Premier che ha incontrato il presidente Trump già tre volte».

 

Infine, a domanda: “L'Italia avrà un ruolo privilegiato nel rapporto con gli Stati Uniti? Dico privilegiato rispetto agli altri Paesi europei?”, Zampolli risponde: “Finora sì. Spero che continui”.

 

DONALD TRUMP PAOLO ZAMPOLLI

Parole che hanno incuriosito la fiamma magica di Palazzo Chigi, che com’è noto diffida di tutto e di tutti. Il ragionamento è semplice: Prima Stroppa che si intromette con i suoi sondaggini, ora arriva Zampolli. Tutti questi trump-muskiani che vogliono da noi?

 

 

"TRUMP MISOGINO? MI VIEN QUASI DA RIDERE. LA CRISI TRA LUI E MELANIA? SONO PIU' AFFIATATI CHE MAI..." - "NOVELLA 2000" INTERVISTA IL DIPLOMATICO PAOLO ZAMPOLLI, L’UOMO CHE PRESENTÒ MELANIA A DONALD TRUMP - “AVEVO UN’AGENZIA DI MODA NELLA MIA “VITA PASSATA”, DOVE RAPPRESENTAVO MELANIA. DURANTE LA "FASHION WEEK" DI NEW YORK, ORGANIZZAI UN  EVENTO AL QUALE LA MIA FIDANZATA PORTÒ CON SÉ MELANIA, SUA MIGLIORE AMICA. QUELLA SERA INVITAI ANCHE DONALD TRUMP. DIECI GIORNI DOPO ERANO..."

https://www.dagospia.com/media-tv/trump-misogino-mi-vien-ridere-crisi-melania-piu-affiatati-mai-423513

 

giorgia meloni alla cpac 2025 3

ZAMPOLLI, RAMPOLLI E POLLASTRE: VITA E RICORDI DELL'UOMO CHE PRESENTÒ MELANIA A TRUMP - FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI: AVEVA 28 ANNI, ERA BELLA, ELEGANTE, ISTRUITA. E DONALD…'' - LO SQUALO REGALATO A PAPA FRANCESCO, IL SOGNO DI ESSERE ''ADOTTATO'' DA JEFF BEZOS E IL RAPPORTO TRA TRUMP E ''GIUSEPPI'' – 27 aprile 2020

https://www.dagospia.com/politica/zampolli-rampolli-pollastre-vita-ricordi-dell-uomo-presento-melania-trump-234704

 

CHI È PAOLO ZAMPOLLI, L'INVIATO SPECIALE PER L'ITALIA DELL'AMMINISTRAZIONE TRUMP

Estratto dell'articolo di Massimo Gaggi per www.corriere.it

 

IL SECONDO SONDAGGIO DI ANDREA STROPPA SU PIANTEDOSI E SALVINI

[...] Ora il presidente americano ha intenzione di nominare anche uno special envoy per l’Italia: sarà Paolo Zampolli, imprenditore milanese che si è trasferito in gioventù negli Stati Uniti, amico di Trump da trent’anni e diplomatico presso le Nazioni Unite in rappresentanza di uno Stato caraibico: l’incarico gli è stato conferito direttamente dal presidente in un incontro a Mar-a-Lago.

 

Quale sarà il ruolo di Zampolli al quale è stata conferita una nomina col rango di ambasciatore? Lui non è ancora in grado di chiarirlo salvo dirsi onorato per il prestigioso incarico ricevuto: «Un grande onore da parte di un leader che ama e ha grande considerazione per l’Italia ed è chiaramente intenzionato a rafforzare il filo diretto con la premier Giorgia Meloni».

 

DONALD TRUMP PAOLO ZAMPOLLI

Zampolli probabilmente avrà libertà di manovra per rafforzare rapporti politici tra i due Paesi, ma anche per collaborazioni di tipo economico. Un campo al quale si guarderà con particolare interesse è quello militare, visto che l’Europa deve investire massicciamente per creare un dispositivo di difesa efficace, mentre il capo del Pentagono Pete Hegseth ha appena annunciato un taglio dell’8% delle spese Usa in questo campo.

 

Tra i terreni possibili, quello navale, visto il ruolo che Fincantieri ha in America con le sue unità produttive in territorio statunitense. Un altro campo nel quale potrebbe nascere una collaborazione è quello del caccia «intelligente» di sesta generazione: l’Italia con Leonardo è impegnata, insieme a Gran Bretagna e Giappone, nello sviluppo del Tempest che dovrà rimpiazzare gli Eurofighter e i Tornado.

 

AMANDA UNGARO - DONALD TRUMP - MELANIA - ZAMPOLLI E SUO FIGLIO

Lockheed dovrebbe sviluppare il caccia di sesta generazione americano, ma i miliardi che dovevano essere stanziati (probabilmente 28) rischiano un taglio sensibile, cosa che potrebbe spingere europei, giapponesi e americani a collaborare o, addirittura, unificare i progetti visti i costi spaventosi di questi velivoli «invisibili» che possono essere totalmente robottizzati.

 

Altro campo possibile di collaborazione, quello dell’Iron Dome: gli Usa, che hanno sviluppato le tecnologie più avanzate, ma non hanno un dispositivo di protezione antimissile operativo e diffuso sul territorio paragonabile a quello di Israele (particolarmente carente il sistema di difesa antimissile sulla costa del Pacifico). Devono, quindi, investire molto per rafforzare questa rete.

 

Le tecnologie radaristiche delle aziende italiane potrebbero risultare utili in questo campo. Ma gli americani chiederebbero, con ogni probabilità, il trasferimento di tecnologie e produzioni negli Stati Uniti: per motivi di sicurezza nazionale e perché Trump sta facendo di tutto per attrarre investimenti industriali stranieri negli Stati Uniti.

NUOVO SONDAGGIO DI ANDREA STROPPA SUL MINISTRO DELL INTERNO MATTEO PIANTEDOSI

 

L’Italia avrà così un ambasciatore americano residente, Tilman Fertitta, un finanziatore della campagna di Trump, e un ambasciatore inviato speciale itinerante, suo amico personale. Una figura meno istituzionale, che svilupperà missione specifiche. [...]

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