sergio mattarella antonio costa

“È FONDAMENTALE RECUPERARE IL RAPPORTO EURO-ATLANTICO” – IL MONITO DI SERGIO MATTARELLA, IN VERSIONE ATLANTISTA, A BRUXELLES DOPO L’INCONTRO “ACCIDENTALE” DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN – “DOBBIAMO ESSERE PROTAGONISTI IN UNA SITUAZIONE CRITICA. PER RICUCIRE UN TESSUTO DI REGOLE E UNA SITUAZIONE DI STABILITÀ OCCORRE UN’UNIONE EUROPEA AUTOREVOLE E PRESTIGIOSA CAPACE DI ESSERE PUNTO DI RIFERIMENTO NEL MONDO - IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO, IL PORTOGHESE ANTONIO COSTA, SOCIALISTA, CITA I RAPPORTI LETTA E DRAGHI

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Concetto Vecchio per la Repubblica - Estratti

 

sergio mattarella antonio costa

«È fondamentale recuperare il rapporto euro-atlantico». Sergio Mattarella in missione a Bruxelles. Due giorni nei palazzi dell’Unione europea. Per incontrare i nuovi vertici e ribadire i valori storici dell’Italia repubblicana: fedeltà all’Europa e al Patto atlantico. Li esplica incontrando alle sette di sera il presidente del Consiglio europeo, il portoghese Antonio Costa, socialista. «È un momento storico travagliato e imprevedibile.

 

Si cercano nuovi equilibri che garantiscano la pace, una convivenza serena e il ruolo del Consiglio europeo è cruciale». Ma, nel confermare le alleanze di sempre, occorre mantenere salda fede nei valori della democrazia, dello Stato di diritto. Dice infatti: «Siamo per una comunità internazionale basata su regole e cooperazione e dobbiamo essere protagonisti in una situazione critica. Per ricucire un tessuto di regole e una situazione di stabilità occorre un’Unione europea autorevole e prestigiosa capace di essere punto di riferimento nel mondo».

 

C’è una gran luce quando atterra a Bruxelles alle tre del pomeriggio. Il presidente lo fa notare, quando alle 17, incontra la delegazione italiana nell’Unione europea. «Sono venuto tante volte a Bruxelles, poche volte c’era un sole così», dice.

 

Ricucire quindi. L’auspicio arriva due giorni dopo il trilaterale sui dazi Von der Leyen, JD Vance, Meloni a palazzo Chigi.

 

sergio mattarella

Insomma, dall’Europa non si può più prescindere. «Una straordinaria avventura di integrazione», la definisce. «La vita del nostra Paese è ormai strettamente intrecciata sotto ogni profilo con quella dell’Unione europea. Il vostro ruolo è estremamente prezioso», dice ai nostri connazionali che operano qui.

 

Poi vede Raffaele Fitto, il vicepresidente esecutivo. Incontro cordialissimo. Si conoscono da tanto tempo. Mattarella si era speso per la sua elezione. «Mi fa piacere vederti », gli dice il Capo dello Stato.

 

Sui progetti del Pnrr «occorre mantenere ferma l’attenzione e costante l’impegno», per citare le parole usate al Festival delle Regioni, lunedì a Venezia.

Poi lo accoglie Costa. I due camminano sul tappeto rosso chiacchierando con grande confidenza, per posare infine davanti ai fotografi. «Grande presidente!», gli grida una ragazza, agitando il tricolore.

 

sergio mattarella antonio costa

Costa cita i rapporti di Mario Draghi ed Enrico Letta, citati l’altro giorno anche dal cancelliere tedesco Merz. Poi inizia il faccia a faccia tra i due. E qui si parla anche dell’immigrazione. Dobbiamo fronteggiare i trafficanti di esseri umani che torturano e uccidono i migranti spingendoli sul mare o nelle foreste balcaniche, è il pensiero del Capo dello Stato, per il quale siamo di fronte a un paradosso: abbiamo bisogno di manodopera e nei nostri Paesi ci sono migranti irregolari non formati.

 

Per contribuire a ridurre l’immigrazione incontrollata bisogna fare una lotta comune ai trafficanti e aprire canali per l’immigrazione regolare, formando nei paesi d’origine professionalità che poi possono venire a lavorare in Europa. È una posizione che Mattarella ha espresso già in altre occasioni.

 

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laura e sergio mattarella intronizzazione papa leone xiv SERGIO MATTARELLA AL FESTIVAL DELLE REGIONI