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Maurizio Molinari per LaStampa.it
Edward Snowden rompe il silenzio: promette nuove rivelazioni e attacca l'amministrazione Obama. Bloccato nell'area transiti dell'aeroporto di Mosca, con la via dell'esilio in Ecuador sfumata e quella dell'alternativa russa in bilico, Snowden va al contrattacco pubblicando un lettera sul sito Internet di Wikileaks.
L'obiettivo contro cui si scaglia è Barack Obama e la sua amministrazione. "Adoperano contro di me i vecchi, cattivi, strumenti dell'aggressione politica - afferma l'ex analista dell'intelligence, 30 anni, autore delle rivelazioni sullo spionaggio elettronico degli Stati Uniti - ma il loro intento non è di impaurire me bensì coloro che verranno dopo di me".
Si tratta delle prime dichiarazioni di Snowden dall'arrivo a Mosca dopo aver lasciato Hong Kong e l'accusa a Obama è di "avermi trasformato in un cittadino senza patria" con la decisione di annullargli il passaporto "dimostrando di voler adoperare la cittadinanza come se fosse un'arma".
L'attacco al presidente americano è diretto: "Giovedì, Obama ha dichiarato davanti al mondo che non avrebbe consentito trattative prolungate sul mio nome ma dopo averlo promesso ha ordinato al suo vicepresidente di esercitare pressioni sulle nazioni alle quali ho chiesto protezione affinché mi neghino il diritto di asilo" come avvenuto con la telefonata di Biden al presidente dell'Ecuador Correa.
"Questo tipo di inganni da parte di un leader mondiale è il contrario della giustizia" accusa Snowden, precisando però di essere convinto che la battaglia dell'amministrazione Usa contro di lui ha obiettivi assai più di lungo termine: "Il governo Obama non ha paura di me, di Bradley Manning o di Thomas Drake - dice Snowden, riferendosi ad altri due casi di gole profonde nell'apparato della sicurezza - perché siamo senza patria e imprigionati, senza potere. L'amministrazione Obama non ha paura di noi ma di voi, teme che una popolazione arrabbiata arrivi un giorno a chiedergli il governo rispettoso della Costituzione che gli aveva promesso".
Riguardo alla continuazione nella pubblicazione di materiale top-secret, Snowden afferma: "Rimango un uomo libero, capace di pubblicare informazioni che giovano all'interesse collettivo". Ovvero, continuerà .
Intanto, la Cnn diffonde la lista a cui Snowden ha chiesto asilo: oltre all'Italia, ci sono anche Francia, Cina Austria, Bolivia, Brasile, Cuba, Finlandia, Germania, Irlanda, Olanda, Nicaragua, Norvegia, Polonia, Spagna, Svizzera e Venezuela.
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