DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
(ANSA) - Mentre divampano le polemiche sulla mancata partecipazione al concerto di Capodanno a Roma di Tony Effe , Cinecittà World, il parco divertimenti della Capitale, si offre di accogliere il concerto del trapper. E attende ora la risposta dell'artista. Cinecittà World da anni organizza una delle feste di Capodanno più grandi d'Italia, con oltre 4mila cene e 20mila partecipanti.
Per la notte di San Silvestro il parco divertimenti del cinema e della TV sarà aperto dalle 18 alle 8am con 40 attrazioni, 8 cene e cenoni a tema, 10 padiglioni musicali (commerciale, reggaeton, revival, techno…), il festival di Musica Elettronica e Techno Amore 025, giunto alla sua 20° edizione, con oltre 60 DJ del calibro di Ben Sims, Noize Suppressor, Adriana Lopez, De Niro e tanti altri, concerti dal vivo di Le-One, El Chapo junior, Angelo Famao, oltre alla classica mezzanotte con i fuochi d'artificio. Tony Effe potrà esibirsi nel maestoso Teatro 1 - set di film e kolossal e dove hanno suonato in artisti che vanno da Sfera Ebbasta a Bocelli, da Geolier ai Pooh, da Guè Pequeno a Claudio Baglioni.
roberto gualtieri foto mezzelani gmt309
Il parco è disponibile a devolvere parte del ricavato (ed invita il trapper a fare lo stesso) ad associazioni che supportino le donne vittime di violenza, nonché ad aprire un confronto su temi così importanti da non potere essere ignorati nel dibattito pubblico. Per tutti i ragazzi che volessero ascoltare il trapper Cinecittà World organizza un servizio di navette da Roma attivo dalle 17 alle 8 di mattina del primo gennaio.
IL PATERNALISMO È IL SUICIDIO DELLA SINISTRA
Assia Neumann Dayan per "la Stampa" - Estratti
Di cosa morirà, o è morta, la sinistra?
Di cosa morirà, o è morto, il senso del ridicolo della sinistra? La strada è ancora lunga, ma la causa del decesso sarà probabilmente il complesso di superiorità morale. La totale incapacità di capire il presente, il disprezzo verso chi non raggiunge standard da loro stabilito, il letteralismo ossessivo, contribuiranno alla morte per cause naturali.
Insomma, il sindaco Gualtieri invita il trapper Tony Effe ad esibirsi per Capodanno a Roma. Poi le stesse consigliere comunali del Pd, quelle di Azione, le militanti dei circoli Pd di Roma e le associazioni contro la violenza sulle donne si accorgono che Tony Effe non è Piero Ciampi; quindi, in qualità di Scaruffi della moralità, scrivono una lettera al sindaco per dire che Tony Effe non si deve esibire. Tony Effe sui social ringrazia per l'invito e dice che lui ama e rispetta tutte le donne: dicevamo, non propriamente Piero Ciampi.
Le consigliere romane scrivono nella lettera: «Come cittadine romane e donne impegnate contro la violenza di genere e per il rispetto della libertà, autonomia e dignità femminile ci sentiamo profondamente offese dalla scelta di invitare al concerto di Capodanno Tony Effe noto per i suoi testi violenti e misogini.
Chiediamo al sindaco Gualtieri che il Comune rinunci a questa esibizione che si pone in aperta contraddizione con il faticoso tentativo di affermare una cultura del rispetto e della parità». Sono offese, loro. A me quello che offende invece è che ci siano politici che possano pensare che il pubblico sia cretino, talmente cretino che quando ascolta Tony Effe scende per strada a prendere a schiaffi le donne che incontra, talmente cretino da non capire che quello non è un messaggio, ma una canzone.
Intanto, vorrei rassicurare le donne del Pd romano che i testi del poeta di Trastevere non è che si capiscano benissimo. Il paternalismo pedagogico dei buoni e giusti, il cui unico mezzo è evidentemente la censura, riesce nella difficile impresa di far sembrare Tony Effe Luigi Tenco.
(...)
Fare politica significa influenzare, spostare, decidere anche dare un esempio (…) se si è davvero contro la violenza maschile sulle donne, contro il patriarcato, contro la misoginia, le iniziative pubbliche non possono offrire visibilità a chi inneggia a violenza, sessismo, odio verso la libertà delle donne». Perché Tony Effe, appena un gradino sotto Khamenei, non è in galera? Se l'unico modo per veicolare dei principi è quello di dipingere il mostro, e dire «patriarcato» ogni quattro parole, auguri a tutte. Dire che un artista, uno che per campare interpreta una parte, istiga alla violenza è una cosa gravissima, che sia in malafede o meno.
Forse Tony Effe non si esibirà a Capodanno, ma lo farà a Sanremo: forse a Sanremo il patriarcato è ben tollerato, o forse questa polemica nasce perché c'è sempre l'ossessione di posizionarsi dalla parte dei buoni e giusti. Di cosa morirà, o è morto, il Partito Democratico? Morirà, o è morto, nel tentativo di raggiungere lo standard morale che lui stesso ha stabilito. A occhio e croce, direi suicidio.
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