PORCELLI D’ITALIA - ELISABETTA FEDEGARI, POSSIBILE CANDIDATA A SINDACO DI PAVIA PER FRATELLI D’ITALIA, SOSTIENE DI AVER SUBITO DELLE MOLESTIE DA PARTE DI UN COMPAGNO DI PARTITO - STANDO ALLA 44ENNE, NESSUNO ALL’INTERNO DI FDI L’HA ASCOLTATA E AIUTATA. PER QUESTO FEDEGARI HA DECISO DI LASCIARE IL PARTITO DI GIORGIA MELONI: "SE UN’ISCRITTA DENUNCIA UN PROBLEMA, NON PENSAVO CHE VENISSE SOTTOVALUTATO E TENUTO IN POCHISSIMA CONSIDERAZIONE DA CHI VUOLE PROPAGANDARSI COME PALADINO DI CERTI VALORI...”

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Estratto dell'articolo di Ugo Milano per www.open.online

 

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Le richieste di aiuto sono cadute, come troppo spesso accade, completamente inascoltate. Stessa sorte hanno subito le denunce, quando il comportamento inappropriato e le molestie sessuali di un suo compagno di partito non davano segno di cessare.

 

Alla fine per Elisabetta Fedegari, in corsa alle regionali lombarde e possibile candidata sindaco di Pavia per Fratelli d’Italia, l’unica soluzione è stata dire addio.

 

Lo ha comunicato la stessa avvocata 44enne citando ragioni sia politiche che personali: «La totale mancanza di supporto e di azioni concrete ha rappresentato una profonda ferita e una chiara indicazione della scarsa considerazione per il benessere e la dignità dei propri membri».

 

Le motivazioni dietro a un addio così rumoroso sono complesse, a maggior ragione per una candidata che alle ultime regionali aveva superato la soglia di 4mila preferenze ed era – almeno in pectore – la punta di diamante del centrodestra pavese. […]

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Dall’altra, l’impossibilità di tollerare delle ferite che non ne volevano sapere di cicatrizzarsi, perché troppo profonde e mai davvero curate. «Fin da subito ho messo Fratelli d’Italia a conoscenza di quanto mi stava accadendo e purtroppo la reazione è stata di distacco e disinteresse. Non me lo sarei mai aspettato da un partito che tutela e difende questi valori», ha detto la 44enne parlando con Il Giorno.

 

«Un partito rappresenta quasi un contesto familiare. Se un’iscritta denuncia un problema, non pensavo che venisse sottovalutato e tenuto in pochissima considerazione da chi vuole propagandarsi come paladino di certi valori».

 

Alla sordità di fronte alle denunce si aggiunge la «totale mancanza di solidarietà e di garantismo» che Elisabetta Fedegari ha ravvisato nei suoi confronti. Il riferimento è all’inchiesta Clean 1, in cui la ex consigliera d’amministrazione di Asm è indagata per peculato per un presunto contributo alla sua campagna elettorale mascherato come finanziamento per un video istituzionale dell’azienda.

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«L’assenza di qualsivoglia supporto o vicinanza umana e politica da parte dei rappresentanti territoriali, e non solo, in un momento di personale difficoltà, ha acuito il mio senso di isolamento e la mia sfiducia nei valori che il partito dichiara di sostenere». […]

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