
DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI…
1 - MOSCA, 'AZIENDE TURCHE AIUTANO ISIS A FARE BOMBE'
(ANSA) - La Russia ha individuato un elenco di aziende turche che starebbero fornendo all'Isis i componenti necessari a fabbricare ordigni esplosivi. Secondo quanto riferito da fonti diplomatiche interne al Palazzo di Vetro, l'ambasciatore di Mosca all'Onu, Vitaly Churkin, ha inviato una lettera al segretario generale Ban Ki-moon nella quale sostiene come l'analisi dei componenti chimici di esplosivi recuperati nelle aree liberate di Tikrit in Iraq e Kobane in Siria rinvii ad aziende turche.
2 - TURCHIA: NUOVI RAID AEREI CONTRO PKK NEL SUD-EST E IN IRAQ
(ANSAmed) - L'aviazione turca ha compiuto ieri nuovi raid contro il Pkk curdo nel sud-est del Paese e in nord Iraq. Lo rende noto l'esercito di Ankara, spiegando che si è trattato di 2 operazioni separate. I bombardamenti hanno colpito ieri mattina 3 obiettivi tra rifugi e postazioni di combattimento del Pkk in zone rurali della provincia turca di Mardin, mentre un'altra postazione armata è stata distrutta in serata nella regione di Sinat-Haftanin in Iraq.
3 - TURCHIA: MOGLIE ERDOGAN IN ATTI INCHIESTA CORRUZIONE IN USA
(ANSAmed) - Rischia di farsi sempre più imbarazzante per il presidente turco Recep Tayyip Erdogan la vicenda di Reza Zarrab, l'imprenditore turco-iraniano coinvolto nella Tangentopoli del Bosforo del dicembre 2013 e arrestato a marzo negli Stati Uniti con l'accusa di aver violato le sanzioni americane verso l'Iran. Il nome di Erdogan, riportano i media turchi, appare citato negli atti con cui l'ufficio del procuratore di New York, Preet Bharara, si oppone al rilascio su cauzione dell'imputato.
I legali di Zarrab hanno proposto una maxi-cauzione da 50 milioni di dollari per la concessione di arresti domiciliari sorvegliati. Secondo il magistrato, ci sarebbero però seri rischi di fuga, favoriti anche dagli "stretti rapporti tra Zarrab e alti ufficiali turchi, compreso Erdogan". Tra l'altro, la procura cita una donazione da 5 milioni di dollari alla fondazione Togem-Der, creata dalla moglie di Erdogan, Emine, e che conta tra i suoi dirigenti Beyhan Nilsen Bagis, moglie dell'ex ministro per gli Affari Europei, Egemen Bagis, dimessosi dopo l'esplosione dello scandalo. La giustizia turca aveva archiviato tutte le indagini.
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