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EXTRAPROFITTI, MAXISCAZZI – VENTIQUATTRO ORE DOPO CHE IL PRESIDENTE DELL'ABI, ANTONIO PATUELLI, HA APERTO CAUTAMENTE AL CONFRONTO CON IL GOVERNO PER UN NUOVO CONTRIBUTO DELLE BANCHE, LA LEGA ANNUNCIA CHE VUOLE “SCUCIRE” 5 MILIARDI AI GRANDI ISTITUTI, TASSANDO GLI EXTRAPROFITTI, “PER SOSTENERE FAMIGLIE, COMMERCIANTI E IMPRESE” – NON IL MODO MIGLIORE PER INIZIARE UNA TRATTATIVA CON LE BANCHE NE’ CON GLI ALLEATI. INFATTI TAJANI (STRENUO DIFENSORE DEGLI INTERESSI DEI BERLUSCONI) SBOTTA: “LA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI È ROBA DA UNIONE SOVIETICA” – MELONI CHE FARA’?

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Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per “La Stampa”

 

MATTEO SALVINI ANTONIO TAJANI

luca monticelli roma Ventiquattro ore dopo che il presidente dell'Abi Antonio Patuelli ha aperto al confronto con il governo per parlare di un nuovo contributo delle banche, la Lega annuncia che è pronta una proposta che ha «l'obiettivo di intervenire sugli extraprofitti dei maggiori istituti di credito».

 

In vista della prossima manovra, si legge in una nota del Carroccio, «le grandi banche potranno generare un contributo di 5 miliardi di euro per sostenere famiglie, artigiani, commercianti e imprese. È quanto calcolato dal gruppo economico della Lega che Matteo Salvini ha consultato per formalizzare una proposta ispirata a quanto sperimentato con successo, da anni, in alcuni Paesi europei».

 

tassa sugli extraprofitti delle banche

Parlare apertamente di una tassa ad hoc sugli extraprofitti non è però il modo migliore per iniziare una trattativa, né con le banche e tantomeno con gli alleati. E infatti scoppia l'ennesima polemica con il leader di Forza Italia Antonio Tajani che su queste basi il dialogo non lo vuole neanche cominciare: «Io sono assolutamente contrario alle tasse sugli extraprofitti, è roba da Unione Sovietica. Le banche possono dare un contributo, ma non esiste il concetto di extraprofitto, non esiste alcuna base giuridica, mi devono spiegare cosa sia», attacca il ministro degli Esteri.

 

ANTONIO PATUELLI - PRESIDENTE ABI - YOUNG FACTOR - OSSERVATORIO GIOVANI EDITORI

I[...] Su questo Tajani è pronto ad alzare un muro: «Finché Forza Italia sarà al governo non ci saranno mai tasse sugli extraprofitti. Questo lo voglio dire in maniera molto chiara. Il presidente del Consiglio infatti ha detto "discutiamo", ma la minaccia di tasse è inaccettabile. Noi siamo contro la pressione fiscale e contro l'aumento delle tasse, sono i nostri valori».

 

Pronta la risposta dell'opposizione, con il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia. «Lo scontro fra Lega e Forza Italia su questi temi conferma che la destra al governo è un colabrodo».

 

Diverso invece sarebbe chiedere alle banche un approfondimento sulle Dta, l'accordo biennale di anticipazione di liquidità con il rinvio dei crediti fiscali che l'esecutivo ha negoziato con gli istituti di credito nella legge di bilancio approvata a dicembre scorso.

 

tassa sugli extraprofitti delle banche

Aprire un tavolo per prolungare nel 2027 questa misura che ha già assicurato oltre 3 miliardi nelle casse dello Stato, qualora ci fosse il via libera dell'Abi, potrebbe essere condivisa da Forza Italia. Peraltro, è stato lo stesso Patuelli a dire di essere «disponibile al confronto», pur ricordando che le imprese bancarie e i loro soci sono sottoposti a una doppia tassazione e pagano complessivamente il 55% di imposte.

 

Dalla Lega filtra che la proposta messa a punto per far fruttare 5 miliardi di gettito, da mettere a copertura della rottamazione delle cartelle, è ispirata al modello spagnolo. È stato il primo ministro socialista Pedro Sanchez a varare una tassa aggiuntiva sui profitti bancari nel febbraio 2022 come risposta alla crisi energetica seguita dall'invasione russa in Ucraina.

ANTONIO TAJANI - MATTEO SALVINI

 

Un'imposta concepita come temporanea, della durata di due anni, che colpisce gli istituti di credito con ricavi da interessi e commissioni superiori ai 750 milioni di euro annui. Alla fine del 2024 la tassa spagnola è stata prorogata per altri tre esercizi e l'aliquota è stata resa progressiva: dall'1% al 7% con scaglioni che crescono in base al volume delle entrate delle banche.

 

Quindi l'idea della Lega è quella di far scattare un prelievo destinato alle grandi banche italiane e assicurare risorse fresche da far confluire in manovra. Il gettito di 5 miliardi messo nel mirino dal partito di Salvini fa immaginare una tassa più pesante di quella spagnola, visto che il governo Sanchez si aspetta un gettito di un miliardo e mezzo l'anno, e con la prima rata di giugno sono stati incassati 550 milioni di euro.

 

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giancarlo giorgetti giorgia meloni foto lapresse.

Nei prossimi giorni è probabile che il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti decida di incontrare i vertici dell'associazione bancaria per parlare di quel «pizzicotto» che ritiene giusto. Giorgetti ha parlato degli «utili stratosferici» realizzati dalle banche, pari a 46 miliardi di euro, auspicando un accordo su un contributo da dare al Paese. [...]

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