andrea giambruno giorgia meloni - meme by emiliano carli

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI – TITOLO DAL “QUOTIDIANO PIEMONTESE”, GIORNALE ONLINE: “LASSATIVO NELLO SPEZZATINO ALLA CENA DELLA POLIZIA A VERBANIA, IL COMUNE: ‘CONGRUA PUNIZIONE’”. MANDARE A CAGARE UN VIGILE URBANO È DIVENTATO LECITO?” – “ IL GIORNALE” RICORDA “L’EPISODIO DEL NOVEMBRE 2023, QUANDO DUE SEDICENTI 007 ERANO STATI PIZZICATI DA UN CARABINIERE ‘AD ARMEGGIARE NELL’EX COMPAGNO’ DELLA PREMIER, ANDREA GIAMBRUNO”. GLI AVRANNO STRAPPATO LE BUDELLA A MANI NUDE? E IL CARABINIERE IN QUALI PARTI DEL CORPO AVRÀ PIZZICATO I DUE AGENTI SEGRETI?

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“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima.  La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti" e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)

 

Osama Njeem Almasri

Adriana Logroscino sul Corriere della Sera dà conto della «guerra fra poteri dello Stato» (così il titolo), scoppiata dopo il rimpatrio del torturatore libico e rinfocolata dai servizi segreti, che hanno presentato un esposto contro Francesco Lo Voi, capo della Procura di Roma: «Sulla liberazione di Almasri, Nordio è tornato a difendere la linea esposta in Parlamento: “Anche ad Eichman a Norimberga è stato concesso un regolare processo”».

 

GIORGIA MELONI - VIGNETTA BY MANNELLI SUL FATTO QUOTIDIANO

Ci pare impossibile che il ministro della Giustizia abbia potuto pronunciare una simile castroneria, che Logroscino avrebbe dovuto in ogni caso segnalare e rettificare (magari scrivendo anche in modo corretto il nome del criminale nazista).

 

Tutti sanno che Karl Adolf Eichmann fu catturato solo nel 1960 da agenti segreti israeliani in Argentina, dove si era rifugiato, venne processato nel 1961 a Gerusalemme, condannato a morte per impiccagione e giustiziato nel 1962, cioè 16 anni dopo la chiusura del processo di Norimberga, che non lo aveva visto sul banco degli imputati. Anche questa è «la banalità del male», per dirla con Hannah Arendt, autrice del reportage da Israele sul processo Eichmann che diede il nome all’omonimo libro.

 

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paolo berizzi

«Nei Paesi anglosassoni si chiama Old Socks Day, “giornata dei calzini spaiati”. Nasce come celebrazione dell’inclusione e dell’accettazione dell’altro». Così comincia la rubrica Pietre di Paolo Berizzi sulla Repubblica. Peccato che la giornata si chiami invece Odd socks day, denominazione in cui odd sta per «dispari, strano» (mentre old significa «vecchio»). Per arrivare alla rubrica Stones il bergamasco Berizzi deve mangiare ancora molta polenta taragna.

 

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Titolo dalla Stampa, parla lo scrittore Gianrico Carofiglio: «“Un governo in fuga dalla verità che sta avvelenando i pozzi”». Maledetta avvelenatrice! (Bastava omettere il «che» e si sarebbe compreso il senso dell’affermazione di Carofiglio: il governo, in fuga dalla verità, sta avvelenando i pozzi).

 

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fidel castro

Pagine sportive del Corriere della Sera. Titolo: «L’Italia cambia pelle per regalare al Galles il Cucchiaio di legno». Sommario: «Azzurri duri e pragmatici, il c.t.: “Così si cresce”». Di che sport si tratterà? Mistero. Solo in un virgolettato alla ventisettesima riga compare la parola «rugby».

 

Si parlerà di rugby? Nel testo, Domenico Calcagno riferisce: «Su quel vantaggio la Nazionale ha costruito la sua vittoria, un pezzetto alla volta, con tanta pazienza e il rispetto assoluto del piano di gioco. Calci alti (alla fine sono 1319 i metri conquistati al piede) o in mezzo ai pali appena possibile.

 

Allan, che ieri per la prima volta ha vinto all’Olimpico (una grande emozione, c’era tutta la mia famiglia), dopo averli azzeccati tutti a Edimburgo, centra i primi quattro». Se Calcagno parla della sua famiglia, a noi non interessa. Se invece è Tommaso Allan a parlare della propria famiglia, allora mancano le virgolette.

 

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LA STAMPA - INTERVENTO DI FEDERICA PELLEGRINI

«Forse qualcuno si è dato pena di trascinare a processo Miguel Díaz-Canel, il dittatore succeduto a Fidel Castro e che come ha fatto il líder maximo prosegue ad affamare il proprio Paese, sbattendo in galera e torturando chiunque si opponga?», si chiede Maurizio Belpietro, direttore della Verità, nel suo editoriale di prima pagina.

 

Premesso che si scrive máximo, il successore di Fidel Castro (1959-2008) fu suo fratello Raúl Castro, a sua volta sostituito da Miguel Díaz-Canel, dal 2018 presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei ministri e dal 2019 presidente di Cuba. Quindi Díaz-Canel non è succeduto a Fidel Castro.

 

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FEDERICA PELLEGRINI

Federica Pellegrini firma sulla Stampa un penoso intervento, infiorettato con una serie di banalità, luoghi comuni e frasi lapalissiane così asfissiante da far rimpiangere l’umorismo surreale del Nino Frassica di Indietro tutta! e Quelli della notte.

 

L’ex campionessa di nuoto scrive fra l’altro: «Sono certa che qualunque ragazzo o ragazza che arriverà nel nostro Paese verrà travolto dalla passione italiana, non soltanto sui campi di gara, ma ovunque si trovi». Anche in camera da letto? E poi: «La neve e il ghiaccio non sono altro che un’altra forma dell’acqua». Toh, credevamo del fuoco.

 

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Sul Giornale, Felice Manti si cimenta con ingarbugliate vicende che riguardano casi di spionaggio. E ne rivela uno inedito nella sua brutalità, ricordando «l’episodio del novembre 2023, quando due sedicenti 007 erano stati pizzicati da un carabiniere ad armeggiare nell’ex compagno della premier, Andrea Giambruno».

 

andrea giambruno giorgia meloni

Gli avranno strappato le budella a mani nude? E il carabiniere in quali parti del corpo avrà pizzicato i due agenti segreti? Manti, lodevolmente, non scende in particolari crudi. In realtà, verificando da altre fonti, è stato possibile apprendere che al giornalista di Mediaset, separatosi dalla presidente del Consiglio, è andata meglio di quel che lascia presumere Il Giornale: i «due sedicenti 007» si sono limitati ad armeggiare nella Porsche di Giambruno. Addio sceneggiatura per un film pulp.

 

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QUOTIDIANO PIEMONTESE - LASSATIVO PER PUNIZIONE

Sulla prima pagina della Verità, Camilla Conti si occupa di aumenti salariali che la Cgil ostacolerebbe per mettere in difficoltà il governo Meloni: «Peccato però che a bloccarli non è la maggioranza, ma le sigle sindacali più vicini ai partiti di opposizione: ovvero quello di Maurizio Landini e di Pierpaolo Bombardieri». Il gender dilaga. (Inoltre, il congiuntivo – «non sia la maggioranza» – sarebbe stato più corretto dell’indicativo «è»).

 

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andrea giambruno giorgia meloni - meme by emiliano carli

Sul supplemento culturale Domenica del Sole 24 Ore compare un articolo di Riccardo Piaggio a proposito dell’œuf mayo (che nel titolo e nel testo è sempre scritto in modo trascurato oeuf, senza legatura delle prime due lettere), cioè l’uovo alla maionese, «uno dei simboli della rinascita della cucina popolare francese». Ma l’esperto autore scrive che l’uovo in questione è pret-a-manger, là dove avrebbe dovuto scrivere prêt-à-manger con i due accenti, circonflesso e grave.

 

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Titolo dal Quotidiano Piemontese, giornale online: «Lassativo nello spezzatino alla cena della polizia a Verbania, il comune: congrua punizione». Mandare a cagare un vigile urbano è diventato lecito?