zaia emiliano de luca

COSA FARANNO DA GRANDI ZAIA, DE LUCA E EMILIANO? TUTTI E TRE ASPETTANO DI "CONTARSI", E POI FAR PESARE, I VOTI RACCOLTI IN QUESTE REGIONALI NELLE NUOVE GIUNTE - EMILIANO AVREBBE CHIESTO IL REINTEGRO IN MAGISTRATURA, PER ZAIA, CHE HA FISSATO L'ASTICELLA A 100 MILA PREFERENZE, C'E' L'IPOTESI DI DIVENTARE SINDACO DI VENEZIA. E DE LUCA, CHE AVREBBE GIÀ OPZIONATO LA CASELLA DEL PROSSIMO ASSESSORE ALLA SANITÀ DELLA GIUNTA FICO, RIPENSA A SALERNO - LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! – DAGOREPORT

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DAGOREPORT

https://www.dagospia.com/politica/dagoreport-alle-regionali-non-conta-vincere-pesarsi-vittoria-leghista-454249

 

 

 

Niccolò Carratelli e Francesco Moscatelli per “la Stampa” - Estratti

 

DE LUCA ZAIA EMILIANO 2

Parlare di addio, per tre come loro, sarebbe improprio. Perché tale è stato il potere esercitato da Vincenzo De Luca, Michele Emiliano e Luca Zaia negli ultimi dieci anni nelle rispettive regioni (15 anni nel caso del "doge" veneto), che pensare di vederlo svanire stasera, con la proclamazione dei nuovi governatori di Campania, Puglia e Veneto, è pura utopia.

 

Anche perché tutti e tre aspettano di contare, e poi far pesare, i voti raccolti in queste Regionali (seggi aperti ancora oggi fino alle 15, con affluenza in calo soprattutto in Veneto, 6 punti, e in Puglia, 4 punti): Zaia in prima persona, come capolista della Lega, De Luca attraverso la sua lista civica "A testa alta", Emiliano sommando le preferenze dei suoi fedelissimi piazzati nelle liste del Pd.

 

ZAIA EMILIANO DE LUCA

Ormai rassegnati a lasciare il posto di comando, vorrebbero garanzie dai loro successori sul fatto che il loro lavoro verrà valorizzato e portato avanti. De Luca torna sceriffo. 

 

Questa è quasi un'ossessione per De Luca, che si è più volte raccomandato con Roberto Fico (vincitore annunciato per il centrosinistra), in particolare su infrastrutture e sanità. Avrebbe già opzionato la casella del prossimo assessore alla Sanità per uno dei suoi uomini (oltre alla presidenza del Consiglio regionale) e, per stare più tranquillo, negli ultimi mesi ha fatto un 'infornata di nomine tra manager delle Asl e direttori sanitari.

 

elly schlein vincenzo de luca

Quanto a lui, manovrerà nelle retrovie, perché è tentato dall'idea di tornare a Salerno, dove ha già guidato quattro legislature, per ricandidarsi a sindaco tra un anno, quando ne avrà 77.

 

(...) Emiliano non scherza. A chi gli chiede come impiegherà ora il maggior tempo libero a disposizione, risponde sempre: «Farò il papà». Assicura di voler stare con la figlia Maria Antonietta, che ha da poco compiuto due mesi, e godersi la paternità a 66 anni.

 

Gli amici che lo conoscono bene, però, raccontano che il veto posto da Antonio Decaro alla sua candidatura al Consiglio regionale non l'ha ancora digerito e che non ha intenzione di uscire di scena dal governo della Puglia. Si è molto parlato di un accordo con il suo "figlioccio" politico per un posto da assessore, mai confermato né smentito.

 

ROBERTO FICO VINCENZO DE LUCA

Sarebbe anche un modo per allungare l'aspettativa in magistratura e restare a Bari, in attesa di essere candidato alle Politiche del 2027 per sbarcare in Parlamento: su questo c'è già un impegno preso dalla leader dem Elly Schlein. Zaia consigliere più votato. 

 

Non pensa, per ora, discendere a Roma Luca Zaia, che corre come capolista in tutte le province del Veneto e punta a diventare il consigliere regionale più votato nella storia delle elezioni venete.

 

Il "doge" darà una grossa mano sia nel far eleggere il suo successore Alberto Stefani, sia nel portare consensi a una Lega in difficoltà di fronte alla cavalcata di Fratelli d'Italia (che proprio qui alle Europee fece il miglior risultato d'Italia con il 34%). Il punto vero, che riguarda i rapporti fra Zaia e il segretario leghista, Matteo Salvini, ma a ben guardare il destino della Lega e l'assetto del centrodestra, sarà stabilire quanto decisivo sarà questo contributo. Dal numero delle preferenze dipende anche il futuro di Zaia: difficile che resti a lungo a palazzo Ferro Fini, ma anche che si candidi alla Camera per il seggio lasciato libero da Stefani a Rovigo. L'asticella, nei rumors della vigilia, sarebbe fissata a quota centomila. 

 

L'ULTIMO GIORNO DEI TRE VICERÉ I GOVERNATORI A CACCIA DI UN FUTURO 

Francesco Bei per “la Repubblica” - EStratti

 

VINCENZO DE LUCA ROBERTO FICO

Dove avranno nascosto il loro grillo? Chissà se tra qualche anno, ormai molto anziani, Zaia, Emiliano e De Luca, i tre governatori uscenti – che oggi diranno addio definitivamente alle stanze occupate per decenni – faranno come il vecchio Pu Yi, l'ultimo imperatore del film di Bertolucci. 

 

Rientrato come semplice visitatore, pagando il biglietto, alla "sua" Città Proibita l'ormai ex imperatore viene sgridato dal figlio del custode mentre prova a sedersi sul trono d'oro: per dimostrare al bambino di essere stato davvero l'imperatore dei diecimila anni, Pu Yi tira fuori da sotto al trono una scatola di legno con un piccolo grillo. 

 

L'ultimo giorno dei tre presidenti, trascorso a casa, in famiglia, non è come vedremo l'unica cosa che li unisce. A connettere il veneto Luca Zaia con il campano Vincenzo De Luca e il pugliese Michele Emiliano è anche la certezza di avere ancora altra strada da fare in politica, di non essere pronti a ritirarsi. 

LUCA ZAIA - ALBERTO STEFANI

 

Il più lanciato, se non altro perché è l'unico dei tre effettivamente candidato alle regionali e in cerca di preferenze, è Luca Zaia. Ha votato presto, come tradizione nella Lega, a San Vendemiano, in provincia di Treviso, accompagnato dalla moglie Raffaella. Poi si è concesso una lunga passeggiata per le colline. 

(...)

 

Se Salvini gli ha prospettato un posto in Parlamento, sfruttando le elezioni supplettive per il seggio che sarà lasciato libero dall'entrante Alberto Stefani, anche l'idea di candidarsi sindaco a Venezia (si vota a maggio) lo stuzzica. «Tutte le soluzioni sono aperte», va dicendo da settimane, irritato però con Salvini che lo candida ovunque senza nemmeno chiedergli un parere.

 

schlein decaro boccia emiliano

Quel che è certo è che non smetterà di essere una spina nel fianco per il leader, visto che insisterà molto sull'idea di trasformare la Lega in un partito davvero federale, sul modello bavarese. Proprio per lanciare un messaggio chiaro, a Mestre mercoledì scorso Zaia ha invitato a pranzo gli altri tre governatori leghisti – Maurizio Fugatti, Attilio Fontana e Massimiliano Fedriga – in un evidente rilancio dell'asse del Nord. E in quell'occasione, da quello che filtra, si sarebbe parlato proprio di come procedere sul progetto Cdu/Csu. 

 

Settecento chilometri più a Sud, Vincenzo De Luca si riposa nella sua Salerno dopo una campagna a spron battuto per la lista "A testa alta" (che però non porta il suo nome). I suoi garantiscono che si è speso salomonicamente 50% per il Pd e 50% per la lista civica, ma su questo sarà consentito un pizzico di scetticismo. Con Roberto Fico i rapporti sono quelli che sono, e la preoccupazione più grande di "Don Vincenzo" è che la sua eredità non venga dispersa dal successore designato che ha fatto della "discontinuità" la sua parola chiave.

 

LUCA ZAIA - ALBERTO STEFANI - MATTEO SALVINI

E dunque De Luca vigilerà affinché non si fermino i cantieri dei dieci nuovi ospedali, che vada avanti il progetto per la Porta Est di ingresso a Napoli, con la nuova sede regionale disegnata da Zaha Hadid, che si costruisca la diga di Campo Lattaro nel Beneventano, che disseterà la regione. Insomma, un tripudio di deluchismo, che è la versione post-comunista del berlusconismo.

 

Quanto al futuro, i vecchi amori non si scordano mai, a volte fanno grandi giri e poi ritornano. E l'amore di De Luca per Salerno, di cui fu sindaco per quattro mandati(!), è cosa risaputa. Nella sua ultima diretta social, lo Sceriffo si è lasciato andare a una previsione nemmeno troppo sibillina: «Credo che sia arrivato il momento di riprendere in mano la città e avviare programmi di riqualificazione». Alé. 

 

VINCENZO DE LUCA - ANTONIO DECARO - MICHELE EMILIANO

L'ultimo vicere è Michele Emiliano, colpito dal veto di Decaro e quindi non ricandidato in Regione. Dicono che potrà essere "recuperato" come assessore e Francesco Boccia conferma che Decaro «è figlio politico di Michele così come in questi 20 anni lo siamo stati tutti». Al momento però Emiliano fa il papà. Sei mesi fa è diventato di nuovo padre, a 66 anni, di Maria Antonietta, avuta da una nuova compagna (ha già tre figli grandi da una precedente relazione e persino un nipotino).

zaia stefani salvini