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MA CHE FINE HA FATTO LA TANTO EVOCATA ABOLIZIONE DELL'ABUSO D'UFFICIO? RISCHIA DI SLITTARE PER MESI! - LA RIFORMA, CHE FA PARTE DEL COSIDDETTO DDL NORDIO, ERA STATA APPROVATA DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI ORMAI DIECI MESI FA, TRA MILLE POLEMICHE. MA ORA E’ FINITA IN CONGELATORE PER EVITARE UNO SCONTRO CON I MAGISTRATI A POCHI MESI DALLE ELEZIONI EUROPEE - NON SOLO: LO STOP ALLA RIFORMA E’ ANCHE UN SEGNALE DI SFIDUCIA CHE NEI CONFRONTI DEL MINISTRO NORDIO (CHE POTREBBE FINIRE GIUBILATO IN UN RIMPASTO DI GOVERNO POST-VOTO)
Estratto dell’articolo di Francesco Olivo per “la Stampa”
L'abolizione dell'abuso d'ufficio può aspettare, settimane, forse mesi. La riforma, che fa parte del cosiddetto ddl Nordio, era stata approvata dal Consiglio dei ministri ormai dieci mesi fa, tra mille polemiche e dibattiti, spaccando partiti, amministratori e giuristi. Una fatica che però rischia di essere inutile o per lo meno prematura, visti i ritmi che il Parlamento sta adottando per arrivare al via libera definitivo.
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio si mostra convinto che manchi poco: «Siamo a buon punto, perché penso entro un mese dovrebbero essere approvate dalla Camera in via definitiva le famose riforme sull'abolizione del reato di abuso d'ufficio, la riforma della custodia cautelare, la riforma dell'informazione di garanzia, dell'impugnazione del pm».
Il problema, però, è che il pronostico del ministro è diverso da quello della sua maggioranza e anche di numerosi esponenti del governo. «Nessuna via preferenziale, si segue l'iter normale», specificano fonti parlamentari […] c'è il rischio che l'approvazione arrivi dopo le elezioni europee e quindi in un contesto che potrebbe essere cambiato da quello attuale. Al riparo dai microfoni, diversi esponenti della maggioranza confermano che sarebbe meglio evitare di impelagarsi adesso in uno scontro con la magistratura […]
[…] I più ottimisti al ministero contano nell'arrivo in Aula a maggio ma si tratta di un mese al tempo stesso corto (tra il ponte e l'inizio della campagna elettorale delle Europee) e intasato di provvedimenti da approvare. In circa quindici giorni la Camera dovrà dare il via libera al ddl sulla cybersicurezza, sul quale punta molto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e la riforma dell'Autonomia differenziata, la cui approvazione prima delle Europee è una condizione irrinunciabile per la Lega.
L'ala garantista della maggioranza teme che lo scenario di uno slittamento oltre l'estate sia concreto. Il capogruppo di Forza Italia in commissione Giustizia, Pietro Pittalis però è tassativo: «Il ddl sarà approvato prima delle Europee. Abbiamo fatto di tutto per blindarlo e ci siamo riusciti».
[…] I dubbi serpeggiano anche tra le associazioni degli avvocati. «L'opposizione ideologica della magistratura sta condizionando l'azione di governo – spiega Francesco Petrelli, presidente dell'Unione Camere Penali – avvicinandosi il voto delle Europee, probabilmente si vuole evitare una riforma liberale che può generare divisioni». […]
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