
FLASH! – A MILANO CIRCOLA LA SEGUENTE STORIELLA: ALL’INVITO DI ANTONIO ANGELUCCI DI FAR POSTO A…
Video di Veronica Del Soldà per Dagospia
Foro di Luciano Di Bacco per Dagospia
Ernesto Menicucci per "Il Corriere della Sera - Roma"
Doveva essere una festa e, per buona parte del pomeriggio, lo è stata. Piazza Farnese, bandiere del Pd, palco per festeggiare lo storico 43% del partito a Roma nelle Europee. Ci sono quasi tutti i parlamentari neoeletti a Bruxelles, c'è David Sassoli (206 mila preferenze, secondo più votato) che sorride e stringe mani, Enrico Gasbarra che saluta, Silvia Costa, Simona Bonafé, c'è un pezzo del Pci-Pds-Ds che fu (da Pietro Folena a Ugo Sposetti, da Walter Tocci a Piero Badaloni), le nuove leve renziane e non (da Luciano Nobili a Michela Di Biase, da Marianna Madia a Francesco D'Ausilio), qualche «pezzo» della Regione (il capo di gabinetto di Zingaretti Maurizio Venafro; l'assessore ai Trasporti Michele Civita).
E poi esponenti della giunta comunale (Estella Marino, Marta Leonori, Paolo Masini, più l'ex Flavia Barca), dello staff del sindaco (Silvia Decina, Mattia Stella), della maggioranza capitolina (il capogruppo della Civica Marino Luca Giansanti), la coppia Esterino Montino-Monica Cirinnà . Mancavano sindaco e governatore, Marino e Zingaretti.
In piazza c'è anche Goffredo Bettini, per anni «guru» del centrosinistra romano che, nonostante il buon risultato raggiunto (90 mila preferenze nel collegio, quarto dei più votati, il quinto a Roma), è particolarmente nervoso. E così, quando ormai il comizio è finito, la gente cominciava a sfollare, Bettini ha deciso di «regolare» i suoi conti.
Prima si è avvicinato a Fabio Melilli, segretario regionale, reatino, ex presidente della Provincia di Rieti, rimproverandolo a brutto muso: «A Rieti non sono usciti fuori i voti. Ho fatto dimettere Sbardella, pensa se mi fa paura uno come te...».
Cioè lo «squalo» della Dc anni â80. Traduzione per i non addetti ai lavori: in quella provincia, Gasbarra (originario della zona) ha preso più preferenze di Bettini (3.626 contro 1.940), «triplicandolo» in città con 1.216 a 460. Basta? Non basta.
Bettini, fuori di sé dalla rabbia, sotto al palco, vicino ad una delle fontane della piazza, vede Fabrizio Panecaldo e anche lì parte all'attacco: «Perché non mi hai fatto votare? Mi hai fatto perdere».
Sottinteso: il derby con Gasbarra. Sul momento sembrava uno scherzo: Panecaldo è nel gruppo Renzi del ticket Bonafé-Gasbarra e a luglio rimase fuori dalla giunta del Campidoglio «in omaggio» all'ingresso in parlamento di Marco Di Stefano (dopo le dimissioni della Leonori, cooptata da Marino). Ma Bettini non scherzava: spintone a Panecaldo e rissa sfiorata. Tanto che qualcuno, alla fine, la buttava sull'ironia: «E pensa che abbiamo vinto... Se perdevamo che succedeva?».
FLASH! – A MILANO CIRCOLA LA SEGUENTE STORIELLA: ALL’INVITO DI ANTONIO ANGELUCCI DI FAR POSTO A…
DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE…
DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE…
DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI…
DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN…
FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA…