RENZI ABOLISCE IL SENATO, MARINO LA GIURIA! - AL FESTIVAL DEL CINEMA DI ROMA SON FINITI I SOLDI E SALTANO VIP E DIVI: TROPPO CARI, A PREMIARE SARA’ SOLO IL PUBBLICO. DIETA FERREA ANCHE PER LE PELLICOLE: SOLTANTO 40

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Franco Montini per “la Repubblica

 

Marco Muller Marco Muller

Il Festival cinematografico di Roma abolisce le giurie: ad assegnare i premi nella prossima edizione, in programma dal 16 al 25 ottobre, sarà unicamente il pubblico. Al termine di ogni proiezione tutti gli spettatori potranno esprimere il proprio gradimento sul film e i riconoscimenti previsti per le diverse sezioni, da quest’anno tutte competitive, andranno alle opere maggiormente apprezzate dal pubblico. La novità non è cosa da poco e ha una doppia motivazione.

 

Una, diciamo più nobile e di carattere filosofico. La volontà di coinvolgere maggiormente gli spettatori, poiché, spiega Paolo Ferrari, presidente della Fondazione Cinema per Roma: «Ci è stato chiesto di organizzare una manifestazione che tornasse allo spirito originario, più festa che festival».

 

L’altra ragione è puramente questione di soldi. Lo ammette lo stesso Ferrari: «L’abolizione delle giurie ci consentirà un risparmio di spesa, al momento non sappiamo ancora quantificarlo. I costi infatti variano, di anno in anno, a seconda dalla provenienza e delle richieste dei diversi giurati, ma si tratta in ogni caso di cifre consistenti».

Paolo Ferrari Paolo Ferrari

 

Con quest’ultima decisione comunque anche il Festival di Roma si adegua al clima generale di spending review e, definitivamente tramontata l’idea di far concorrenza alla Mostra di Venezia che aveva guidato la fondazione della rassegna, guarda ora al modello portato avanti dal festival di Toronto, che contrariamente a tutte le altre grandi kermesse cinematografiche, da Cannes a Berlino, non prevede giurie di esperti, più o meno glamour, per l’assegnazione dei premi.

 

Secondo le intenzioni del direttore Marco Müller il prossimo sarà un festival più snello anche nelle dimensioni: il responsabile ha promesso che l’edizione 2014 proporrà complessivamente, suddivise nelle diverse sezioni, tutte ribattezzate, non più di 40 film. Inoltre al momento non è prevista la realizzazione di alcuna tecnostruttura esterna e tutto il festival si svolgerà all’interno dell’Auditorium Parco della Musica.

 

Del resto per il Festival di Roma la necessità di contenere i costi e risparmiare è a questo punto vitale. Il preventivo di spesa per il 2014 è di 9 milioni di euro. Di cui 5 proverranno dai soci pubblici. Ma poiché Regione, Comune, Camera di Commercio hanno convenuto di non aumentare il proprio intervento e sosteranno il Festival 2014 con 1,130 milioni di euro ciascuno, mentre il contributo della Provincia scenderà a 300 mila euro, si cercano nuove partecipazioni.

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Attraverso il sindaco Ignazio Marino si sarebbe ottenuto l’intervento del ministero dei Beni e delle Attività Culturali, con l’ingresso nella Fondazione Cinema per Roma dell’Istituto Luce. Questo nuovo intervento pubblico dovrebbe garantire ulteriori risorse per circa un milione di euro. Il condizionale, tuttavia, è d’obbligo perché le promesse al momento non sono ancora state formalizzate da un accordo scritto. La situazione economica del paese non agevola la ricerca di sponsor privati e rispetto alle prime edizioni il loro contributo, che era maggioritario, si è più che dimezzato.

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Intanto si segnala una novità per il Roma Fiction Festival, in programma dal 13 al 18 settembre: la Regione Lazio ha infatti nominato Carlo Freccero nuovo direttore artistico. Quanto all’ipotesi di accorpamento per le due manifestazioni, altro elemento di possibile risparmio, se ne riparlerà l’anno prossimo.