FORZA CALIPPA! GLI AZZURRI VOGLIONO LA PASCALE CAPOLISTA IN REGIONE MA GLI ALFANOIDI MOLLANO CALDORO PER ALLEARSI COL PD - L'EX PM DEL CASO TORTORA, DIEGO MARMO, BOCCIA IL PAPA: “NON BISOGNA ABOLIRE L’ERGASTOLO”

Dagoreport

 

1. PRIMARIE, ACCORDO IN ALTO MARE

nunzia de girolamonunzia de girolamo

Se poteva contare su un vantaggio (il pasticcio per la scelta del candidato Pd), il governatore uscente Stefano Caldoro l'ha perso. Nell'ultimo week-end, la “terribile” Nunzia De Girolamo si è infatti incontrata con alcuni sherpa democrat per chiudere l'accordo in vista delle prossime regionali. Il Nuovo centrodestra quasi sicuramente proporrà anche in Campania il tandem coi renziani.

 

L'unico che fa ancora una qualche resistenza è il sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano ma non è un problema. Dopo aver lasciato soli i cugini “alfaniani” in Calabria, dove si voterà il prossimo 23 novembre in Forza Italia l'allerta è massima perché senza Ncd la stessa ricandidatura di Caldoro è in forte dubbio (e lui l'ha fatto signorilmente capire tra le righe).

 

francesca pascale vladimir luxuria gay party 8francesca pascale vladimir luxuria gay party 8

Angelo Agrippa del “Corriere del Mezzogiorno” ha scritto, nell'edizione di ieri, che Forza Italia vorrebbe candidare Francesca Pascale come capolista. A chiederglielo sarà una delegazione di consiglieri regionali e parlamentari, allertati dal coordinatore regionale Mimmo De Siano. È probabile che sia una mossa per “intenerire” Berlusconi e convincerlo a derogare, almeno solo in Campania, dall'ordine di non stringere patti con gli alfaniani. Vedremo.

 

Altro fronte. Oggi, a Napoli, arriva il vicesegretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini per cercare di sbrogliare la matassa delle primarie sì primarie no che sta lacerando il partito. I due principali sfidanti, Vincenzo De Luca e Andrea Cozzolino, vorrebbero la conta interna già nella prima decade di dicembre, ma non è escluso che la data slitti ancora di qualche settimana per arrivare a una candidatura unica suggerita da Roma.

DOMENICO DE SIANODOMENICO DE SIANO

 

Nelle ultime ore, ha ripreso quota quella del ministro della Giustizia Andrea Orlando, ex commissario provinciale del Pd ai tempi delle primarie dei cinesi vinte da Cozzolino. Una ipotesi che, dicono fonti romane, non dispiacerebbe a Renzi che imputa al suo Gurdasigilli di aver troppo annacquato le riforme della giustizia da lui promesse. Altra ipotesi sarebbe una soluzione interna che vedrebbe la candidatura di garanzia dell'attuale segretario regionale Assunta Tartaglione. Giovane, donna, renziana. Che vuoi di più?

 

2. DIEGO MARMO: “LA LEGALITÀ VA PRATICATA NON PREDICATA”

Monica Gasbarri per Italia-24news

 

“La legalità va praticata non predicata”. E’ deciso Diego Marmo nel rispondere alle nostre domande: questo è il principio che anima il lavoro dell’Osservatorio Permanente sulla legalità istituito a Pompei e che lui è chiamato a presiedere.

Stefano Caldoro Stefano Caldoro

 

Nell’intervista a Italia-24News parla di legalità e di come trasmetterla diffondendo un messaggio concreto. Ed è proprio Marmo a ricordare di avere conosciuto Ambrogio Crespi il regista del docufilm “Enzo Tortora, una ferita italiana” a cui, coraggiosamente, riconosce il merito di aver dato voce in maniera completa a una vicenda che ha visto protagonista anche lui.

 

Marmo, che è stato il primo pm in Italia a chiedere scusa dalle colonne de “Il Garantista” (“un atto di coscienza” spiega lui stesso), aveva personalmente contattato sia il regista che il deputato dem Michele Anzaldi, dopo la polemica scoppiata in seguito alla nomina ad Assessore alla legalità ricevuta dal sindaco di Pompei Nando Iuliano. Anzaldi in quell’occasione aveva invitato tutti a guardare il lavoro di Crespi su Tortora, per lui molto più utile delle polemiche, e chiedeva di cogliere quell’occasione per tornare a parlare di una vicenda che ha ancora molto da insegnarci.

 

Oggi, “Enzo Tortora, una ferita italiana”, dopo aver girato l’Italia e l’Europa, inizierà un altro tour nelle scuole campane dal 27 ottobre al 5 novembre, per portare ancora una volta la storia di Tortora alla portata dei giovani e di quanti non hanno avuto modo di conoscere a fondo la sua vicenda.

 

lorenzo guerini intervistatolorenzo guerini intervistato

Dottor Marmo, da tecnico, come commenta le parole del Papa sull’ergastolo?

“Sull’ergastolo, non credo dovrebbe fare questa domanda a me. Andrebbe fatta ai familiari delle vittime. Andrebbe rivolta a loro e del loro parere si dovrebbe tenere conto, specie se è chiesto a più persone e non a un singolo. Quando io ho fatto richieste di ergastolo e la richiesta veniva accolta (ed è successo molte volte in 50 anni di questo mestiere) io mi sentivo male. Nonostante tutto. Bisogna essere molto cauti, non si deve tener conto solo dell’esigenza dell’indagato, ma anche di quella dei familiari, delle vittime dei reati”.

 

Ma secondo lei, il fatto che la società civile parli così tanto di legalità, giustizia…

“La fermo, perché sulla società civile ho delle idee molto personali. La legalità va praticata non predicata, quindi parlare è una cosa, ma poi ci dobbiamo mettere tutti quanti nella condizione di rispettare le leggi ed evitare certe degenerazioni che sono frutto di mancanza di rispetto delle regole anche da parte della società civile”.

 

E’ questo poi lo spirito che c’è dietro l’Osservatorio sulla Legalità istituito dal sindaco di Pompei e che la vede alla guida.

“Sì, l’Osservatorio si insedia proprio oggi. Ho accettato questo incarico a titolo gratuito, ci tengo a sottolinearlo, e la mia intenzione è quella di trasmettere proprio questo messaggio: che la giustizia va praticata e non predicata. Porterò come esempio Scampia che frequento assieme all’ex procuratore di Napoli, Lepore. Qui c’è una parte buona che è veramente esempio di civiltà e legalità praticata a costo di enormi sacrifici. E mi riferisco soprattutto alla palestra Maddaloni, che ospita anche carcerati in semi libertà che aiutano e assistono ottenendo una piccola ricompensa. Questo è l’esempio di legalità a cui io faccio riferimento”.

ANDREA COZZOLINO - BASSOLINIANI ALLA RISCOSSAANDREA COZZOLINO - BASSOLINIANI ALLA RISCOSSA

 

So che lei aveva seguito anche la vicenda del docufilm su Tortora, e promosso dal deputato Anzaldi…

“Le posso dire che per quel che riguarda il docufilm “Enzo Tortora, una ferita italiana” ho avuto una conoscenza telefonica e un ottimo rapporto con Ambrogio Crespi, il regista”.

 

Ecco, secondo lei, uno strumento come questo può essere utile nei termini di cui parlava prima, per dare un esempio concreto?

“Certo, è tutto buono purché fatto in buona fede. Bisogna sentire più campane, documentare e poi alla fine ci dovrebbe essere un comitato, o una serie di saggi, che, sgombrando la mente da ogni condizionamento, traggono risultati e considerazioni. Il docufilm, che è completo, è qualcosa di nuovo, una sintesi di vari pensieri e varie impostazioni”.

 

Torniamo insomma al principio di cui mi parlava prima e dello spirito dell’Osservatorio.

“Esatto, e voglio sottolineare che si tratta di un’attività completamente svincolata dalla politica. E’ il mio biglietto da visita: non ho velleità politiche. Ma credo nel progetto e nella legalità”.

 

vesuviosegreto@gmail.com