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1 - IL CAPO DEGLI 007 FRANCESI SI FA RUBARE IL CELLULARE
Alberto Mattioli per "la Stampa"
L'episodio, terribilmente imbarazzante per la vittima ma piuttosto divertente per tutti gli altri, risale al 20 agosto, ma è diventato di pubblico dominio solo venerdì grazie a uno scoop della radio Rtl. Si tratta dell'ennesimo furto di telefonino, la principale piaga di Parigi insieme ai guasti nel metro e alle comitive di cinesi. Ma diventa una notizia perché il derubato è il grande capo di tutte le spie di Francia, lo 007 di Sarkò, insomma «l'uomo meglio informato del Paese», come proclama enfaticamente Rtl, quindi il suo iPhone di servizio è pieno di numeri riservatissimi e informazioni top secret.
Per Ange Mancini, un incidente non piccolo. Questo «superflic» di 66 anni ha fatto un bella carriera: primo comandante del Raid, le teste di cuoio antiterrorismo della Polizia, poi a lungo in Guyana, poi promosso prefetto, poi, da marzo, coordinatore nazionale delle informazioni all'Eliseo: insomma il tramite fra i servizi di spionaggio e controspionaggio e il Presidente della Repubblica.
Eppure è cascato in un vecchio trucco. Era seduto al tavolino di una brasserie dalle parti degli Champs-Elysées, quando due adolescenti con accento dell'Est Europa l'hanno abbordato per fargli firmare la solita finta petizione. Non è chiaro se l'abbia fatto; quel che è certo che i due giovinastri se ne sono andati con il suo iPhone imbottito di dati sensibilissimi ma, pare, almeno parzialmente criptato.
à il secondo ratto di telefonino che quest'estate finisce sui giornali. Il 5 agosto, la vittima era stata un personaggio di minor importanza, Roger Karoutchi, cacicco dell'Ump, il partito di Sarkozy, ed ex sottosegretario. Scippo classico, «di passaggio», alla stazione del metro di Poissonière. Ma fece un gran baccano perché nella rubrica c'era anche il numero del cellulare di Sarkozy.
I due episodi confermano l'esistenza di un problema serio. La caccia al cellulare è lo sport preferito dei piccoli delinquenti di Parigi. E fa così tante vittime che la Federazione francese dei gestori di telefonia mobile e il ministero dell'Interno hanno lanciato un sito Internetapposito. Nella sezione «Evitare di tentare i ladri», il primo consiglio è: «Al caffè o al ristorante, non posate il vostro cellulare sulla tavola o sulla sedia».
2 - DISERTA IL PROCESSO, PROBLEMI DI MEMORIA PER CHIRAC
P. Dm. per "la Stampa" - «Jacques Chirac è in uno stato di vulnerabilità che non gli consente di partecipare a un processo che riguarda il suo passato». In parole semplici: non ha più memoria. Così ha stabilito una perizia medica, presentata al tribunale di Parigi su richiesta della moglie e della figlia e accompagnata da una lettera dell'ex presidente francese, che riconosce di non disporre delle sue piene facoltà mentali ma si rende disponibile per una ordinaria procedura giudiziaria. Chirac, 78 anni, è accusato di sottrazione di denaro pubblico e abuso di poteri in relazione all'assunzione fittizia di 21 persone, quando era sindaco di Parigi.
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