LA FRANCIA NON È UN PAESE PER RICCHI - NONOSTANTE SIA IL PRESIDENTE DELLA 5° NAZIONE PIÙ RICCA AL MONDO, SEDE DELLE PRINCIPALI AZIENDE DEL LUSSO, A HOLLANDE “NON PIACCIONO I RICCHI” - LA RETORICA SOCIALISTA E LE POLITICHE ANTI-PAPERONI (TASSA DEL 75% SUI GRANDI PATRIMONI IMMOBILIARI DA OLTRE 1 MLN) SPINGERANNO I CAPITALI VERSO ALTRI LIDI? INGHILTERRA, SVIZZERA E BELGIO HANNO GIÀ APERTO LE CASSE…

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DAGOREPORT da Bloomberg - http://bloom.bg/K1la59

 

Jeremie Le Febvre, 30 anni, fondatore del fondo di private equity TBG Capital Advisors, ha in programma di trasferirsi da Parigi a Singapore.

Non per colpa della già annunciata volontà del neoeletto presidente, Francois Hollande, di aumentare le tasse, ma piuttosto per il significato che ha assunto la vittoria del candidato socialista in merito alla considerazione che i francesi (o almeno Hollande) hanno della ricchezza.

"Ciò che sta realmente alla base della mia partenza è il fatto che non condivido i valori emersi durante la campagna elettorale, il rifiuto di ambizione e successo", ha detto Jeremie Le Febvre. "Fa parte del difficile rapporto della Francia con i soldi, ma ha raggiunto un nuovo livello. Anche se è utopico, ho bisogno di credere per me e i miei discendenti che il cielo sia l'unico limite".

La Francia è il quinto paese per ricchezza e ospita alcune delle persone più ricche del mondo, tra cui Bernard Arnault, l'amministratore delegato del gruppo LVMH (quello delle borse di lusso Louis Vuitton), che ogni anno porta in gloria l'economia francese grazie al suo giro d'affari milionario.

Eppure la Francia non celebra i suoi primi "finanziatori". L'atteggiamento di Hollande, che una volta disse "Non mi piacciono i ricchi" (anche se poi dichiara un patrimonio immobiliare da oltre 1 milione di euro) e che prevede di schiaffeggiare gli imprenditori con una tassa del 75 per cento sui redditi oltre 1 milione di euro, rafforza il sentimento che in Francia, a essere ricchi, non c'è da andarne fieri.

"Hollande sta utilizzando l'imposta sui redditi del 75 per cento come un simbolo per trasmettere determinati valori attraverso la stigmatizzazione", ha detto Le Febvre.

La retorica di Hollande contro la ricchezza e la grande finanza sta spingendo alcuni imprenditori/investitori a prendere in considerazione l'ipotesi di lasciare la Francia, e le rivali europee sono pronte a dar loro il benvenuto. "Bienvenue à Londres", "Benvenuti a Londra", ha ironizzato il sindaco Boris Johnson. Svizzera e Belgio si sono dichiarate altrettanto disponibili.

 

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