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Francesco Borgonovo per âLibero Quotidiano'
Bassanini contro Bassanini, capitolo finale. Un po' commedia all'italiana, un po' velenosa parabola sui parenti serpenti. Protagonisti Franco Bassanini, ex ministro del governo Prodi, ora potentissimo presidente della Cassa depositi e prestiti, e su fratello Giorgio. La storia inizia il 4 giugno 2009 alla Zanzara, la mitologica trasmissione di Giuseppe Cruciani su Radio24. Il tema della puntata sono i voli di Stato e l'utilizzo disinvolto che ne fanno i politici, compreso l'allora presidente del Consiglio.
A un certo punto, telefona un ascoltatore e si presenta come Giorgio Bassanini, fratello di Franco. La faccenda comincia a farsi interessante. Giorgio, infatti, spiega che suo fratello, quand'era ministro della Funzione pubblica e degli Affari regionali nel governo dell'Ulivo, «aveva utilizzato voli di Stato per andare a passare il Natale in famiglia, presso Varese, e aveva approfittato dei mezzi a sua disposizione per trasportare anche un terzo fratello». Insomma, il ministro Bassanini utilizzava i voli di Stato per finalità private.
Cruciani, giustamente, decise di contattare immediatamente il diretto interessato. Bassanini non solo rispose, ma negò tutto: sia di aver utilizzato voli Stato per finalità private sia di aver portato con sé l'altro fratello. Non è finita. Franco, furioso, disse che Giorgio ce l'aveva con lui, che voleva rovinargli la reputazione e che la faccenda sarebbe finita in tribunale.
Così fu: Franco Bassanini citò in giudizio il fratello e chiese come risarcimento una somma non inferiore ai 250 mila euro. Bene, il 17 dicembre scorso la Prima sezione civile del Tribunale di Roma ha emesso una sentenza sulla vicenda. E ha dato torto all'ex ministro. Il giudice Riccardo Rossetti spiega che quanto dichiarato da Giorgio Bassanini «appare, nella sostanza, corrispondente al vero».
La presidenza del Consiglio, infatti, ha fornito l'elenco dei voli di Stato utilizzati da Franco Bassanini «nel periodo in cui ha ricoperto cariche ministeriali ». E questo è ciò che risulta: «In due occasioni furono autorizzati voli di Stato al servizio del ministro Bassanini. Nella prima occasione, il 20.12.1998, risulta un volo di rientro Milano-Roma sul quale risultano saliti quattro signori Bassanini, evidentemente il ministro con la consorte e il fratello con la consorte.
La seconda occasione risale al 18.12.1999 e risulta un volo Roma-Milano e un rientro, lo stesso giorno, sulla tratta Milano- Roma». Riguardo a quest'ultimo volo, lo stesso Bassanini ha spiegato di «trovarsi a Varese per ragioni private, e cioè per festeggiare, sia pure in via anticipata, la festa di Natale presso l'anziana madre. In quella occasione (...) rientrò a Roma con un volo di Stato».
Insomma, risulta «che in queste due occasioni (Bassanini) ha utilizzato voli di Stato per rientrare a Roma dopo convegni di carattere familiare e risulta che nella prima delle due occasioni abbia condotto con sé, oltre alla consorte, due altri parenti». Dunque le rivelazioni di Giorgio sono confermate.
L'allora ministro utilizzò voli di Stato per andare a festeggiare il Natale e una volta si portò dietro anche la moglie, un altro fratello e la di lui consorte. La Corte fa notare che fra i due fratelli Bassanini c'è evidente «malanimo», ma ciò non toglie che Giorgio ha svolto alla Zanzara «un ragionamento di critica politica (...) attinente l'opportunità di utilizzare i voli di Stato». Il giudice riflette anche sulla legittimità dell'utilizzo dei voli da parte dell'ex ministro. E spiega che tale legittimità «va presupposta», poiché «i voli sarebbero stati autorizzati dai preposti organi della presidenza del Consiglio».
In sostanza, Giorgio Bassanini non ha diffamato suo fratello, dato che effettivamente si è servito dei voli anche perragioni private. I voli erano autorizzati dalla presidenza del Consiglio, tuttavia i cittadini hanno tutto il diritto di chiedersi se sia giusto che un politico, un rappresentante delle istituzioni utilizzi l'aereo pagato dei contribuenti per faccende private, portandosi anche dietro la moglie e due parenti. La guerra dei Bassanini iniziata alla Zanzara finisce così, con la corte che rigetta la richiesta danni di Franco e anzi lo condanna a pagare le spese legali: 4500 euro. Probabilmente un volo di linea costa meno.
Franco Bassanini e Linda Lanzillotta Franco Bassanini Massimo Mucchetti ROBERTO POLI FRANCO BASSANINI GIUSEPPE CRUCIANI E SELVAGGIA LUCARELLI GIUSEPPE CRUCIANI
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