
DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO…
FU VERO GOLPE? NEMMENO PER SOGNO – IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO POLACCO, SZYMON HOLOWNIA, SOSTIENE DI ESSERE STATO “INCORAGGIATO” A ORGANIZZARE UN COLPO DI STATO PER IMPEDIRE A KAROL NAWROCKI, DEL PARTITO DI DESTRA PIS (ALLEATO DELLA MELONI IN EUROPA), DI INSEDIARSI COME PRESIDENTE - IL GOLPE SAREBBE STATO ORGANIZZATO DAL GOVERNO DI TUSK, ACCUSATO DAL PIS DI VOLER RIBALTARE L’ORDINAMENTO COSTITUZIONALE POLACCO. IN REALTÀ, STA SOLO SMANTELLANDO IL VECCHIO SISTEMA DI POTERE DEL PARTITO DI OPPOSIZIONE, CHE IN DIECI ANNI DI GOVERNO HA TENTATO DI ORBANIZZARE IL PAESE METTENDO A RISCHIO LO STATO DI DIRITTO - E HOLOWNIA È UN PERSONAGGIO ORMAI SCREDITATO...
IL DECLINO DI SZYMON HOLOWNIA E IL TRAMONTO DI UN SOGNO CENTRISTA
DAGONEWS
Fonti: https://www.onet.pl/informacje/newsweek/spektakularny-zjazd-szymona-holowni-w-sondazu-zaufania-tak-zle-jeszcze-nie-bylo/mnnc7d5,452ad802 - https://www.rp.pl/komentarze/art42777311-michal-szuldrzynski-holownia-liderem-rankingu-nieufnosci-w-polityce-jest-cos-gorszego-niz-smiesznosc
Szymon Holownia, un tempo considerato la promessa della politica polacca in grado di rompere definitivamente il bipolarismo tra i partiti PO e PiS, si trova oggi nel momento più difficile della sua carriera.
Solo un anno e mezzo fa era una delle figure più apprezzate del panorama nazionale grazie alla carica di Marszalek (presidente) del Sejm (la camera bassa del Parlamento polacco) e alla freschezza comunicativa che aveva contraddistinto il debutto di Trzecia Droga, la Terza Via (alleanza elettorale tra il Partito 2050, di Holownia, e la Coalizione polacca).
Oggi, però, è in cima alle classifiche della sfiducia ed è crollato ai livelli più bassi dei sondaggi di popolarità, superato addirittura da personaggi storicamente divisivi della scena polacca.
Il punto di svolta per Holownia sono state alcune scelte controverse, come l’ambiguo incontro e il progressivo avvicinamento con Jaroslaw Kaczynski, il padre padrone del partito conservatore PiS e le dichiarazioni mal gestite su presunte teorie di un “colpo di stato” da parte del Governo di Donald Tusk.
Scelte che hanno disorientato soprattutto l’elettorato progressista, già poco convinto della sua capacità di incarnare una reale alternativa al duopolio PO–PiS.
I tentativi di posizionarsi come ago della bilancia hanno infine prodotto l’effetto opposto: una base che non comprende più il senso delle sue azioni e lo percepisce come poco autentico, se non addirittura come alleato nascosto dell’avversario, cioè Kaczynski.
Il PiS ha governato per quasi dieci anni, fino al dicembre 2023, quando è stato rieletto premier l’europeista Donald Tusk. Alle presidenziali del 2 giugno scorso, il PiS ha eletto il suo candidato, Karol Nawrocki, come presidente della Repubblica. E qui entra in scena Holownia.
Il leader di Polonia 2050, una sorta di Calenda polacco, lo scorso 25 luglio ha annunciato urbi et orbi di essere stato “incoraggiato” a organizzare un “colpo di Stato” (parole sue), per impedire a Karol Nawrocki di assumere la carica di presidente della Repubblica.
Un mal-destro tentativo di ottenere visibilità, che secondo i liberali nasconde un’alleanza sottobanco proprio con Kaczynski, e risalire la china dei sondaggi? Fatto sta che “la Terza Via”, la forza che avrebbe dovuto incarnare la “nuova politica”, è stata travolta dalla crisi di consenso.
Da oltre un anno, Holownia è crollato alla soglia psicologica del 4%–6%. Il progetto di superare la polarizzazione si è arenato su due scogli: la difficoltà di parlare sia ai progressisti insoddisfatti sia ai moderati delusi, e la sua incapacità di offrire un messaggio chiaro in un’epoca dominata da una spinta alla radicalizzazione.
Il più grande rischio oggi per Holownia, più che presunti colpi di stato, è scivolare nell’irrilevanza politica.
A differenza di cinque anni fa, quando il format da outsider sembrava promettere successi, ora paga la mancanza di una visione coerente e credibile, oltre alle continue oscillazioni su temi etici e sociali che scontentano sia la sinistra che i conservatori.
A tre mesi dalla scadenza dell’incarico da “Marszalek”, e con la prospettiva che la Terza Via non raggiunga nemmeno la soglia di sbarramento in caso di elezioni anticipate, la vera domanda che si dovrebbe porre Holownia non è su fantomatici e inesistenti colpi di stato, ma più su se stesso: riuscirà a trovare lo slancio per reinventarsi, oppure il suo progetto sarà ricordato come l’ennesimo tentativo – fallito – di andare “oltre la vecchia politica” in Polonia?
POLONIA, FALLITO UN GOLPE PER IMPEDIRE L’INSEDIAMENTO DI NAWROCKI
Wlodzimierz Redzioch per https://lanuovabq.it/
Venerdì 25 luglio, il presidente della camera bassa del Parlamento polacco (Sejm) e leader del partito Polonia 2050, Szymon Holownia, ha ammesso pubblicamente di essere stato incoraggiato a organizzare un colpo di Stato, ovvero a impedire a Karol Nawrocki di assumere la carica di presidente della Repubblica.
Per queste dichiarazioni, il presidente Holownia ha ricevuto una valanga di critiche dai partner della coalizione governativa, cominciando dal primo ministro Donald Tusk. Questo fatto gravissimo fa parte di quel «colpo di Stato strisciante e sistemico» denunciato già all’inizio del 2025 dal presidente del Tribunale Costituzionale polacco, Bogdan Swieczkowski.
Lo scorso 5 febbraio, Swieczkowski aveva annunciato di aver presentato una notifica di sospetto di colpo di Stato da parte del premier Donald Tusk e altri con lui (i ministri, i membri del Sejm e i senatori della coalizione al potere).
«Non si tratta di un colpo di Stato che prevede l'impiego dell'esercito nelle strade, ma di un colpo di Stato strisciante e sistemico», aveva affermato Swieczkowski. Sempre Swieczkowski spiegava che dal 13 dicembre 2023, cioè dall’inizio del governo Tusk, nei vari luoghi della Polonia queste persone agiscono come un gruppo criminale con l'obiettivo di «cambiare il sistema costituzionale della Repubblica di Polonia», e di «impedire l'azione dell’organo costituzionale, il Tribunale Costituzionale, e altri organi costituzionali compreso il Consiglio Nazionale della Magistratura e la Corte Suprema».
Ebbene, il 25 luglio Holownia ha svelato alla televisione Polsat News un altro, gravissimo capitolo di questo «colpo di stato» continuo: il presidente del Sejm ha affermato di essere stato sollecitato a non convocare o ritardare la convocazione dell’Assemblea Nazionale prevista per il 6 agosto.
Secondo la Costituzione polacca il presidente entra in carica dopo aver prestato giuramento proprio davanti all’Assemblea Nazionale, cioè un organo costituzionale composto da membri del Sejm e senatori che si riuniscono congiuntamente. Evidentemente le forze che appoggiavano la candidatura di Rafal Trzaskowski alle elezioni presidenziali non hanno mai accettato il verdetto delle urne e in questo modo volevano impedire l’insediamento del presidente eletto Nawrocki.
Ma a questi “golpisti” serviva la complicità del presidente della camera bassa de Parlamento. Volevano richiamarsi alla Costituzione che dice che il presidente del Sejm potrebbe svolgere temporaneamente le funzioni del presidente della Repubblica nel caso «in cui l'elezione del Presidente della Repubblica di Polonia venga dichiarata invalida o in cui vi siano altri motivi per la mancata entrata in carica dopo le elezioni».
Allora, senza la convocazione dell’Assemblea Nazionale e il mancato giuramento del presidente eletto, si sarebbe verificato il caso di «mancata entrata in carica dopo le elezioni» e Holownia avrebbe potuto svolgere temporaneamente le funzioni del presidente. Ma il presidente del Sejm non si è piegato a questo gioco antidemocratico e illegale.
«Mi è stato ripetutamente proposto, suggerito o chiesto se fossi pronto per un colpo di Stato. Ma con me non si farà un colpo di Stato», ha dichiarato Holownia alla televisione. E ha aggiunto: «Parlo di "colpo di Stato" tenendo conto che il presidente è stato eletto; invece io dico: questo presidente non mi piace, quindi forse non lo farò giurare, sarò presidente, perché quelli erano i piani, dopotutto».
Alla domanda su chi avesse avanzato la proposta di cui sopra, Holownia ha rifiutato di fare nomi. Tuttavia ha parlato di politici, avvocati e persone «insoddisfatte dei risultati delle elezioni presidenziali». «Verrà il momento in cui discuteremo anche di questo. Nelle nostre memorie», ha detto il presidente del Sejm.
Le dichiarazioni di Holownia hanno suscitato, giustamente, vive reazioni in Polonia cominciando dall’attuale presidente della Repubblica, Andrzej Duda. Il suo consigliere Stanislaw Zaryn ha avvertito che «la situazione è drammatica».
Ha sottolineato che «grazie al Presidente Holownia, abbiamo ricevuto la conferma che l'attuale sistema di governo polacco sta generando le minacce più gravi per la Repubblica di Polonia».
«La situazione descritta dal Presidente Szymon Holownia porta i segni di un colpo di Stato», ha aggiunto. Il consigliere presidenziale ha anche ricordato un precedente post del primo ministro Tusk. Alla fine di giugno, il capo del governo ha annunciato su X che i leader dell’attuale coalizione avrebbero dovuto affrontare una dura prova. «Lo so, è difficile trovare modi legali ed efficaci per agire in questo caos politico», ha scritto Tusk, suggerendo che magari bisognerebbe trovare modi «non legali», come un colpo di stato.
Zaryn ha osservato che le prime notizie di pressioni sul presidente del Sejm hanno coinciso proprio con queste parole pubblicate su X e ciò rende il primo ministro uno dei principali sospettati in questo caso.
mateusz morawiecki jaroslaw kaczynski
Più esplicito è stato l'ex vice primo ministro ed ex ministro della Cultura e del Patrimonio Nazionale, Piotr Glinski. «Poiché la seconda carica di Stato in un grande Paese europeo – il Presidente del Parlamento (Sejm) – afferma di essere stata istigata a commettere alto tradimento, e tutti sanno che il Primo Ministro è coinvolto, allora abbiamo già a che fare con un tentato colpo di Stato. Ogni funzionario è quindi esonerato dall'eseguire gli ordini dei golpisti! Siamo tutti tenuti alla disobbedienza civile! Perché la ragion di Stato della Polonia è minacciata dal Primo Ministro!», ha detto Glinski. Più chiaro di così…
In questa situazione l'avvocato Bartosz Lewandowski ha presentato una richiesta formale di interrogare il presidente del Sejm; e tale richiesta non è solo una reazione alla recente dichiarazione di Holownia, ma deriva anche da precedenti notizie di stampa che suggerivano il coinvolgimento di alti funzionari governativi nel tentativo di impedire il giuramento di Karol Nawrocki.
«La richiesta formale è stata presentata non tanto dopo la dichiarazione del Presidente del Parlamento di venerdì, quanto dopo le prime notizie di stampa riguardanti la questione, che indicavano lo stesso Primo Ministro come persona che avesse suggerito e incoraggiato tentativi di impedire il giuramento di Nawrocki. Ciò rende la dichiarazione pubblica del Presidente del Parlamento ancora più convincente, a mio avviso, perciò ritengo che Szymon Holownia debba essere interrogato nell'ambito di questa indagine».
Nasce la domanda: come spiegare i silenzi di Bruxelles e delle cancellerie europee? La Polonia non è la Bielorussia: si tratta di un grande e importante Paese dell’Unione europea. Allora dove sono i difensori della democrazia, dello Stato di diritto, dei valori europei? Dove sono i media mondiali? Il silenzio è complicità.
szymon holownia 3
Karol Nawrocki - foto lapresse
TRZASKOWSKI NAWROCKI 67
DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO…
DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA…
DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE…
DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA…
FLASH – L’IMPONENTE E FUMANTINO JB PRITZKER, GOVERNATORE DELL’ILLINOIS, SI FA LARGO TRA I…
DAGOREPORT - È FINALMENTE LA VOLTA BUONA PER LA PACE TRA RUSSIA E UCRAINA? – L’INVIATO SPECIALE DI…