“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
Continuano le fibrillazioni all'interno del M5S. I 5 senatori dimissionari Alessandra Bencini, Laura Bignami, Monica Casaletto, Maria Mussini e Maurizio Romani sono fuori dal M5S, ha scritto oggi Beppe Grillo sul suo blog. «à stato loro chiesto se confermassero o meno la propria posizione e l'hanno ribadita - ha sottolineato -, i senatori dimissionari si sono pertanto isolati dal Movimento 5 Stelle e non possono continuare ad esserne rappresentanti ufficiali nelle istituzioni. Bencini, Bignami, Casaletto, Mussini e Romani sono fuori dal M5S».
à STATO UN GESTO POLITICO
«I senatori eletti come portavoce del M5S - ha affermato Grillo in un post con le foto dei 5 dimissionari - Bencini, Bignami, Casaletto, Mussini e Romani hanno rassegnato le loro dimissioni dal Senato e le hanno presentate ufficialmente al presidente del Senato, Piero Grasso. Questo gesto non è stato motivato da particolari situazioni personali, familiari o di salute, come solitamente avviene in questi casi, ma come gesto politico in aperto conflitto e contrasto con quanto richiesto dal territorio, stabilito dall'assemblea dei parlamentari del M5S, confermato dai fondatori del M5S e ratificato dagli iscritti certificati in Rete, in merito ai quattro senatori espulsi».
CAMPANELLA: IL PADRONE LICENZIA IN TRONCO 5 SENATORI
E il cartellino rosso di Grillo ha subito sollevato reazioni. «Il padrone del M5S ha espulso dal Movimento i colleghi che si erano dimessi dal Senato dopo la nostra espulsione. Le modalità sono state quelle del licenziamento in tronco. All'americana. Da un giornale di Milano leggo notizie su minacce di morte su noi primi quattro espulsi. Che cosa è diventato il Movimento più democratico del mondo?», ha scritto su Facebook il senatore, ex M5S, Francesco Campanella, commentando la decisione di Beppe Grillo. «Alla fine avranno difficoltà ad organizzare una briscola».
INTANTO LAVORI IN CORSO PER LA NASCITA DI UN NUOVO GRUPPO
Intanto lavori in corso per la nascita di un nuovo gruppo di ex 5 stelle al Senato. Dopo l'annuncio di uno dei 4 senatori espulsi Lorenzo Battista, di voler dar vita a un gruppo «più democratico» formato esclusivamente da ex 5 stelle, sono iniziati i contatti perché l'obiettivo sarebbe di far nascere il nuovo gruppo il 1 aprile.
«Ma poi magari scoprirete che si tratta di un pesce d'aprile» scherza qualcuno tra i senatori. «Il desiderio è quello ma adesso i numeri non ci sono. So che ci sono ancora cinque persone che hanno rassegnato le dimissioni dal Senato e non dal gruppo parlamentare», ha dichiarato Lorenzo Battista, senatore del gruppo Misto dopo l'espulsione dal Movimento 5 Stelle, interpellato questa mattina da Radio Città Futura sulla possibilità di un nuovo gruppo al Senato.
LA PROCEDURA AL SENATO
In realtà i cinque senatori dimissionari sono ancora a pieno titolo a palazzo Madama. Questo perché il regolamento di palazzo Madama prevede che, una volta presentate le dimissioni al presidente del Senato, le dimissioni debbano essere approvate dall'assemblea. Che può decidere se accettarle o respingerle. E in generale per prassi la prima volta vengono respinte, a meno che non ci siano particolari motivi che spingano l'assemblea ad accettarle.
Monica Casaletto e beppe grillo jpegMaurizio Romani Maria Mussini Laura Bignami Alessandra Bencini luis alberto orellana
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