FUORI ONDA, FUORI DALLE BALLE - “NON POSSO PIÙ VEDERE NETANYAHU. È UN BUGIARDO. SONO STUFO”, DICE NICOLAS SARKOZY A BARACK OBAMA. “TU NON NE PUOI PIÙ DI LUI, MA IO DEVO TRATTARCI TUTTI I GIORNI”, REPLICA IL PRESIDENTE AMERICANO - AMBEDUE DIMENTICANDO PER QUALCHE ISTANTE IL PESO E IL POTERE DEL VOTO DEGLI EBREI FILO-ISRAELIANI PER LE PROSSIME TORNATE ELETTORALI…

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1- SARKÒ NON DICE "DI ESSERE STUFO", DICE: "NON POSSO PIÙ VEDERLO, È UN BUGIARDO"
Dal sito che ha rivelato lo scambio tra Obama e Sarkozy: http://www.arretsurimages.net/contenu.php?id=4449

"Je ne peux plus le voir, c'est un menteur", a lancé Sarkozy. "Tu en as marre de lui, mais moi, je dois traiter avec lui tous les jours !"


2- OBAMA A SARKOZY FUORIONDA "STUFO DI NETANYAHU? FIGURATI IO..."
Giampiero Martinotti per "la Repubblica"

«Non posso più vedere Netanyahu», dice Nicolas Sarkozy a Barack Obama. «Tu non ne puoi più di lui, ma io devo trattarci tutti i giorni», replica il presidente americano. I due sono a colloquio a Cannes, giovedì scorso, e naturalmente pensano che nessuno li ascolti. Invece, per un disguido tecnico, le loro parole sul premier israeliano sono state ascoltate da alcuni giornalisti, come ha scritto ieri il sito Arrêt sur images.

Com´è stato possibile ascoltare i due presidenti? Per via di un errore tecnico dell´Eliseo. Sarkozy e Obama stavano per incontrare la stampa e i funzionari hanno cominciato a distribuire le scatoline per la traduzione simultanea, ma senza cuffie. E una voce ben intenzionata ha precisato che questo era dovuto al fatto che non si doveva ascoltare il colloquio privato. Alcuni giornalisti hanno allora preso le cuffiette dei telefonini, le hanno inserite e hanno potuto ascoltare i presidenti. Ci sono voluti almeno tre minuti prima che gli uomini dell´Eliseo si accorgessero della cosa.

A parte un vago riferimento nel blog di un giornalista di Le Monde, quello scambio di battute sul primo ministro israeliano è rimasto segreto. Secondo Arrêt sur images, un giornalista ha giustificato così il silenzio di chi aveva potuto cogliere quelle frasi: «Non abbiamo registrato niente e utilizzarle voleva dire riconoscere che avevamo imbrogliato. Inoltre, avremmo messo in difficoltà le persone incaricate dell´organizzazione».

Una versione confermata nei piani alti di una redazione parigina: «Ci sono state discussioni fra i giornalisti sul posto, che hanno deciso di non far niente. E´ un tema delicato: è seccante non rivelare queste informazioni, ma al tempo stesso siamo sottoposti a regole deontologiche precise, diffondere quelle frasi voleva dire violarle». Ma Internet è stato più forte e lo scambio Sarkozy - Obama è stato diffuso da un sito che analizza i comportamenti dei mass media.

 

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