GRILLO SHOCK SU COSA NOSTRA (“LA MAFIA NON STRANGOLA, LA CRISI SI”) SCATENA LA SINISTRA, PRONTA A TUTTO PER DEMOLIRLO - I PARENTI DELLE VITTIME DEI CLAN S’INCAZZANO E LA POLITICA NON SI FA MANCARE LA SOLITA DOSE DI SDEGNO - CLAUDIO FAVA (SEL), FIGLIO DI BEPPE, UCCISO NEL 1984: “GRILLO PARLA COME UN MAFIOSO. GLI STESSI ARGOMENTI LI HANNO GIA’ UTILIZZATI VITO CIANCIMINO E BADALAMENTI. E COME L'ULTIMO DEI MAFIOSI NON HA IL CORAGGIO DI CONFRONTARSI IN PUBBLICO SULLE SUE PATETICHE PROVOCAZIONI”…

VIDEO - GRILLO: ''LA MAFIA NON STRANGOLA, LA CRISI SÌ''
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Da "Repubblica.it"

È rivolta per le parole pronunciate ieri a Palermo da Beppe Grillo durante il comizio di chiusura della campagna elettorale del candidato a sindaco di Palermo del Movimento cinque stelle. "Grillo dice che la mafia non ha mai strangolato i suoi clienti limitandosi a prendere il pizzo? Forse dimentica che ha anche ucciso le persone che il pizzo non hanno voluto pagarlo", ribatte Pina Maisano, vedova di Libero Grassi, l'imprenditore ucciso da Cosa Nostra per essersi ribellato al racket.

Pina Maisano è sconcertata quando apprende delle dichiarazioni pronunciate ieri a Palermo dal comico genovese: "Per fortuna non avevo ancora letto i giornali, altrimenti mi sarei sentita male", dice, aggiungendo di "condividere pienamente" il coro di proteste che si è levato dai familiari di vittime della mafia.

"Inizialmente - spiega - provavo una certa simpatia per Grillo. Adesso mi sembra solo un populista che cerca di cavalcare l'avversione della gente verso i partiti". "La politica è la cura della Polis, la difesa dell'interesse dei cittadini. Insomma è qualcosa di nobile. Se la mafia uccide le persone, la corruzione e la cattiva politica uccidono il Paese. Io personalmente non ho ricette, ma quello di Grillo mi sembra davvero un modo di fare politica pressappochista e superficiale".

"Le parole di Beppe Grillo, che ieri a Palermo ha detto che la mafia non strangola i suoi clienti limitandosi a prendere il pizzo, sono un'offesa nei confronti di tutti i familiari delle vittime di Cosa Nostra e un insulto al lavoro svolto in questi anni dai magistrati e dalle forze dell'ordine", afferma Angela Ogliastro, sorella di Serafino Ogliastro, un ex poliziotto ucciso dalla cosca di Brancaccio nel '91 con il metodo della lupara bianca.

"Io e i miei genitori - spiega la sorella dell'ex poliziotto - non abbiamo nemmeno il corpo di Serafino da potere piangere. Come si permette Grillo a fare l'elogio della mafia in una città che gronda sangue di vittime innocenti? Perché non era in piazza con noi il 21 marzo scorso, nella sua Genova, per la Giornata della memoria organizzata da Libera in ricordo di tutte le vittime della mafia? Io c'ero insieme ai parenti di 900 persone uccisa da Cosa Nostra che lui ha offeso".

E anche la politica non risparmia critiche feroci alla provocazione di Grillo. "Grillo parla come un mafioso senza essere nemmeno originale. Gli stessi argomenti prima di lui li hanno gia utilizzati Vito Ciancimino e Tano Badalamenti. E come l'ultimo dei mafiosi non ha nemmeno il coraggio di confrontarsi pubblicamente sulle sue patetiche provocazioni", afferma Claudio Fava, figlio del giornalista Beppe Fava (ucciso dalla mafia nel 1984), membro della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia Libertà.

"La Sicilia ha perso uomini delle istituzioni come Pio La Torre e Piersanti Mattarella e anche cittadini come Libero Grassi nella lotta alla mafia e al pizzo; bisogna combattere la mafia e quella parte dello Stato che ha fatto da terreno fertile per l'egemonia mafiosa. Evitiamo di ignorare quegli uomini dello Stato che sono caduti per combattere la criminalità". Lo ha detto il candidato sindaco Leoluca Orlando commentando a margine di una conferenza stampa organizzata da Libera, Addiopizzo e professionisti liberi le parole pronunciate ieri da Beppe Grillo a Palermo.

"Le parole vergognose pronunciate ieri a Palermo da Grillo suonano inaccettabili nel giorno della memoria di Pio La Torre", scrive nel suo blog il vice coordinatore di Futuro e Libertà, Fabio Granata. "Oggi, nel suo ricordo, riaffermiamo i valori della "bella politica" contro tutte le mafie e contro gli utili idioti che, attraverso la demagogia, criminalizzano tout court la politica e allontanano i cittadini dalla partecipazione attiva.

E siccome Grillo non è per niente stupido, - prosegue Granata - il suo messaggio è ancora più inquietante e assume il profilo di una pericolosissima manovra elettorale verso determinati ambienti". "Don Beppe, Vossia ha ragione. La mafia è solo un'invenzione dei giornalisti. Non esiste. E' lo Stato il vero assassino", ironizza la coordinatrice nazionale dei club di Grande Sud, Costanza Castello.

"La Sicilia ha pianto grandi uomini, da Pio La Torre a Libero Grassi, che hanno sacrificato la loro vita per una terra libera dalla mafia e dal racket: dunque, la Sicilia di tutto ha bisogno tranne che delle parole di Grillo, che sono un vero e proprio schiaffo alla nostra storia", dice Mario Filippello, segretario regionale della Confederazione nazionale dell'artigianato. "Non ci aspettiamo nè scuse nè rettifiche - aggiunge - il comico genovese torni a fare il buffone, l'unica cosa che sa fare bene"

 

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