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GENTILONI, UN VASO DI COCCIO FRA RENZI E MATTARELLA - LA LISTA DEI MINISTRI RISCRITTA PER VOLERE DEL DUCETTO: NON C’ERA LA BOSCHI. IN COMPENSO C'ERA ROSATO, UOMO DI FRANCESCHINI - PER FARE UN DISPETTO AL FURBO RENZI, IL COLLE VUOLE RECUPERARE VERDINI - ALFANO HA PAURA DI ATTENTATI E SCAPPA AGLI ESTERI - BLENGINI NOMINATO DAL CAZZARO POCHE ORE PRIMA DEL REFERENDUM...

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MA QUALI ELEZIONI ANTICIPATE! - DITE A RENZI CHE A GIUGNO NON SI VOTA. LA LEGISLATURA ARRIVA AL 2018 - E PENSARE CHE RENZI HA FATTO GIURARE (GIURARE FISICAMENTE) A GENTILONI DI ANDARE AL VOTO ANTICIPATO DOPO IL G7 DI TAORMINA - LA NOSTRA LISTA DEI MINISTRI: DA REALACCI A ZANETTI -

 

Da Dagospia del 12/12/2016

 

gentiloni e renzi gentiloni e renzi

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ma-quali-elezioni-anticipate-dite-renzi-che-giugno-non-si-vota-137482.htm

 

 

 

Dagoreport

 

Quando questo disgraziato sito diffonde la lista dei ministri (erano le 11 del 12 dicembre scorso), a Matteo Renzi viene un travaso di bile. E’ l’elenco che Gentiloni ha inviato al Quirinale. Ci sono Rosato alla Pubblica Istruzione, Zanetti all’Agricoltura; ma, soprattutto, non c’è posto per la Boschi e per Lotti. Così, il Ducetto rimette l’orbace e non risponde alle chiamate del mite Paolo che voleva offrire spiegazioni su quell’elenco.

 

mattarella e gentilonimattarella e gentiloni

Il premier incaricato si rivolge così a Guerini che intercede per lui con il segretario del Pd. Prima, però, qualcuno sente Lotti dire: “così proprio non va - dice l’attuale ministro dello Sport - Ma siamo matti!”

 

Quando, alla fine, Matteuccio risponde a Gentiloni non ci viole molto ad intuire che è incazzato. Paolo lo capisce: “Matteo, devi comprendere: serve discontinuità”, prova a giustificarsi. “Discontinuità un cazzo”, urla al telefono l’ex premier. E inizia la dettatura:

 

“La Boschi deve fare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e fregatene di quel che potrà dire Mattarella: è una scelta autonoma del presidente del Consiglio”. E così sarà. E chiede a Gentiloni di indicare nel testo delle dichiarazioni programmatiche che si tratta di un “governo a termine”. "Genticloni" esegue diligentemente, ma quando invia il testo al Quirinale, Mattarella lo corregge e cancella la formula indicata da Renzi. Esce così la soluzione: resterà finchè avrà la fiducia.

maria elena boschi gentiloni renzimaria elena boschi gentiloni renzi

 

Dietro le quinte, quindi, si sta consumando un violento braccio di ferro tra Renzi e Mattarella. E’ Matteo a consigliare al premier di non inserire ministri di Verdini. E questa volta argomenta: in tal modo, recuperi i voti della sinistra Pd ed in più il governo è debole in Parlamento (immaginando che Denis possa minacciare di non votare la fiducia, com’è poi successo, e indebolire la maggioranza). Insomma - è la strategia del Ducetto - così posso staccare la spina quando voglio. E Gentiloni sta al gioco.

 

gentiloni montecitoriogentiloni montecitorio

Per ragioni opposte ma identiche, il Quirinale sta spingendo il premier ad offrire a Verdini un’adeguata rappresentanza governativa. E’ chiaro a tutti che la Mummia del Colle non vuole elezioni anticipate, mentre Matteo avrebbe già indicato la data nell’11 giugno prossimo. Con il risultato che il G-7 di Taormina si svolgerebbe fra i lazzi ed i veleni della campagna elettorale.

 

Una cosa è certa. Molto ministri sono ormai stufi dell’atteggiamento renziano. I più insofferenti sono Martina ed Orlando e non fanno più nulla per nasconderlo, seppure beneficiati di un altro passaggio ministeriale.

alfano e luca lotti  alfano e luca lotti

 

Era chiaro a tutti, poi, che Angelino Alfano approdasse al ministero degli Esteri. Gli unici dubbi non albergavano fra le gonnelle fruscianti ed il piglio imperioso di Elisabetta Belloni, ma nella magrezza di Piero Fassino. Alla fine Renzi ha sovrapposto la leggerezza fisica a quella politica dell’ex sindaco di Torino, ed ha dato il via libera al “senza quid”.

 

Il quale voleva traslocare dal Viminale soprattutto per tre ragioni: a) il capitolo immigrazione difficilmente potrà essere gestito agevolmente nei prossimi mesi, soprattutto visto che l’unico canale di flusso migratorio aperto è quello della Libia, dopo le chiusure di Erdogan; b) il caso Shalabayeva è una ferita aperta nel costato di Angelino, per questo è meglio allontanarsi dal problema; c) l’ex ministro dell’Interno si ritiene un uomo fortunato: finquando lui è rimasto agli Interni non ci sono stati attentati terroristici in Italia. E non è detto che questo momento di grazia rimanga anche in futuro.

elisabetta bellonielisabetta belloni

 

Ma sul terrorismo e sulla prevenzione di eventuali attentati sul territorio nazionale ora vigilerà Valerio Blengini. Matteuccio ha firmato venerdì 2 dicembre, alla vigilia del referendum, il decreto di nomina quale vice difrettore dell’Aisi, il servizio segreto interno.