SCHERZI DA PRETE - IL VESCOVO DI VIGEVANO SI DIMETTE PER ‘’MOTIVI DI SALUTE’’ MA CHI L’HA VISTO ULTIMAMENTE LO DESCRIVE “IN FORMA STREPITOSA” - CI SARA’ L’ATTEGGIAMENTO TROPPO “DISINVOLTO” DEL PRELATO DIETRO IL PASSO INDIETRO IMMEDIATAMENTE ACCETTATO DAL PAPA? - DALL’ARGENTINA ALLA SLOVACCHIA, RATZINGER STA DIMISSIONANDO UNO DOPO L’ALTRO DECINE DI VESCOVI “CHIACCHIERATI”…

Andrea Tornielli per "la Stampa"

Il Papa ha accettato le dimissioni del vescovo di Vigevano, Vincenzo di Mauro, «in conformità al can. 401 comma 2 del Codice di Diritto canonico», quello che prevede la rinuncia per «grave impedimento». Lascia all'improvviso, sorprendendo l'intera diocesi, il vescovo giunto appena 16 mesi fa nella città lombarda, dopo aver svolto importanti incarichi presso la Santa Sede.

Di Mauro, 60 anni, vescovo consacrato da Benedetto XVI nel 2007, già segretario della Prefettura vaticana degli affari economici, ha spiegato: «Quando, lo scorso ottobre mi sono presentato in ospedale per un controllo, ne è emersa una situazione piuttosto preoccupante. Mi sono impegnato in controlli, esami e terapie di ogni genere: son ricorso ad ospedali e a cliniche varie ben 84 volte tra ottobre ed oggi!».

Il vescovo ha fatto presente la situazione a Roma e il Papa ha deciso di accettare la sua rinuncia. Queste, si legge nel comunicato stampa della diocesi, «le motivazioni che lo hanno portato a questa improvvisa e inattesa decisione». Di Mauro ha annunciato di volersene andare «in punta di piedi» e di ritirarsi a Cinisello Balsamo, alle porte di Milano, dove si curerà.

Lo sconcerto in diocesi è stato determinato dal fatto che in pochi si erano accorti che la salute del vescovo fosse compromessa: anche se ultimamente era apparso dimagrito, non ha mai saltato un impegno e chi lo ha incontrato di recente, come il sindaco di Sozzago, Franco Fossati, dice che gli era parso «in forma strepitosa». I problemi dunque non sembravano tali, al momento, da impedirgli l'esercizio delle sue funzioni.

Un mese fa monsignor Di Mauro aveva chiuso il suo profilo Facebook e c'è chi afferma che all'origine della decisione papale, oltre alle ragioni rese pubbliche dal vescovo, ce ne siano anche altre. Il prelato, che in passato aveva lavorato al Pontificio consiglio per i laici - che si occupa delle Giornate mondiali della Gioventù - si era fatto subito conoscere in diocesi per il suo approccio diretto e molto cordiale: qualche battuta e qualche atteggiamento sarebbe stato negativamente interpretato e considerato troppo disinvolto.

La Santa Sede non ha nominato l'amministratore apostolico che dovrà reggere la diocesi fino alla nomina del nuovo vescovo. Ieri a Vigevano veniva data per possibile la designazione del cardinale Dionigi Tettamanzi. Negli ultimi due mesi sono stati diversi i vescovi dimessi per vari motivi o direttamente sollevati dall'incarico per decisione di Ratzinger. Lo scorso maggio era stato rimosso il vescovo di Trapani, Francesco Micicché. Poi era toccato al vescovo croato di Parenzo e Pola, Ivan Milovan.

Si era quindi dimesso il vescovo argentino Fernando Maria Bargalló, fotografato in una spiaggia in atteggiamenti affettuosi con un'amica e il 2 luglio il Papa aveva sollevato dall'incarico per gravi motivi il giovane arcivescovo slovacco Robert Bezak. Un caso simile a quello di Vigevano risale a due settimane fa: la rinuncia del vescovo di Ischia, Filippo Strofaldi, che aveva subito due trapianti di fegato.

 

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