DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI…
Marco Antonellis per Dagospia
Comunque vadano oggi le elezioni in Sardegna Matteo Salvini da domani vuole un "cambio di passo" da parte dei 5 Stelle. I due, Di Maio e Salvini, in queste ultime ore non si sono sentiti ma ne hanno parlato nei giorni scorsi. "Il partito dello spread è tornato a farsi sentire ed è pronto a colpire l'Italia, magari subito prima delle europee di maggio per dare una lezione a populisti e sovranisti di tutta Europa; non bisognerà farsi trovare impreparati".
Questa è la linea Salvini-Giorgetti, spiegano da via Bellerio, dove si nega anche che ci siano stati malumori nei giorni scorsi tra i due, tra il Capitano ed il suo braccio destro Gg (che è famoso per la sua memoria di ferro e che nei prossimi giorni sarà negli Stati Uniti per tranquillizzare tutti sullo stato di salute del Paese).
Insomma, massima attenzione al "partito dello spread" che già nei mesi scorsi costrinse il governo a fare marcia indietro sul 2,4% nel rapporto deficit/pil e che, ragionano sull'asse Lega-5Stelle, punterebbe a far cadere il governo per mandare un messaggio a tutti gli euroscettici d'Europa.
Per questo Salvini ha chiesto a Di Maio di cambiare passo comunque vadano le cose in Sardegna. Come? Cominciando ad esempio con lo sbloccare i tanti bandi di gara sinora tenuti fermi e riconquistando la fiducia degli imprenditori. "La paura è che l'immobilismo dei 5Stelle unito ad una nuova sconfitta elettorale in Sardegna possa alla lunga penalizzare anche la Lega" spiegano i fedelissimi del Capitano. Insomma, per Salvini ai 5Stelle serve una maggiore cultura di governo e meno barricate da opposizione.
Tutto qui? No perchè poi si aprirà un'altra stagione di nomine "assolutamente da non giocare in maniera dilettantesca e superficiale" come accaduto per Consob e Inps, fanno notare ambienti della maggioranza. Bisognerà trovare il successore di Daniele Franco alla Ragioneria Generale dello Stato e occuparsi dei vertici di Fincantieri. Per il posto di Franco circolano i nomi di Alessandra del Verme e di Biagio Mazzotta. Ma è probabile che altri outsider ora gelosamente tenuti riservati dai due sottosegretari di Palazzo Chigi siano pronti a scendere in campo, spiegano fonti della maggioranza.
Partita altrettanto delicata quella per la guida di Fincantieri dove il Presidente Giampiero Massolo è finito nel mirino di una frangia dei 5Stelle. Probabile, invece, la riconferma dell'Ad Bono. Buffagni, che aveva aperto le danze lasciando intendere che quello attuale sarebbe stato l'ultimo bilancio firmato del manager calabrese (salvo poi fare marcia indietro), è rimasto con il cerino in mano.
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