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GIORGIA MELONI CORRE A BACIARE LA PANTOFOLA DI COMUNIONE E LIBERAZIONE – DA DOMANI IL MEETING DI CL: APRE DRAGHI, CHIUDE LA DUCETTA, CHE TORNA A RIMINI PER LA PRIMA VOLTA DA PREMIER - SUL PALCO I DUE VICE SALVINI E TAJANI E DIVERSI MINISTRI (GIORGETTI, PIANTEDOSI E SCHILLACI). RISPETTO ALLE ULTIME EDIZIONI, NON SONO STATI INVITATI LEADER DEL CENTROSINISTRA (GIUSEPPE CONTE È VENUTO UNA VOLTA E L’ACCOGLIENZA È STATA FREDDINA, ELLY SCHLEIN È CONSIDERATA PORTATRICE DI VALORI MOLTO LONTANI). L’UNICO INVITATO STAVOLTA È ENRICO LETTA, MA NON COME ESPONENTE POLITICO…
Cesare Zapperi per il “Corriere della Sera” - Estratti
SALVINI MELONI LETTA AL MEETING DI RIMINI
Apre Mario Draghi, chiude Giorgia Meloni. In mezzo, da domani fino a mercoledì prossimo, al Meeting di Rimini edizione numero 46 sono attesi ospiti di varia estrazione: politici (la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, i ministri Giancarlo Giorgetti, Matteo Piantedosi, Alessandro Giuli e Orazio Schillaci tra gli altri), religiosi (il presidente della Cei Matteo Zuppi e l’arcivescovo di Costantinopoli Bartolomeo), scrittori (Colum McCann e Xavier Cercas) e premi Nobel per la pace (Toshiyuki Mimaki di Nihon Hidankyo, organizzazione giapponese impegnata per il disarmo nucleare).
Ma è dai protagonisti delle giornate di apertura e chiusura che ci si attendono le risposte al tema scelto dagli organizzatori della kermesse di Comunione e liberazione («Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi», frase di T. S. Eliot).
Draghi e Meloni sono tra gli attori principali sulla scena internazionale in settimane cruciali per gli sviluppi sui fronti bellici e per le ricadute sui sistemi economici. L’ex premier, a cui l’Unione europea ha affidato il rapporto sulla competitività, a Rimini spiegherà, in colloquio con il presidente della Compagnia delle Opere Bernhard Scholz, qual è l’orizzonte che si staglia di fronte all’Europa. Cinque giorni dopo toccherà alla presidente del Consiglio aggiornare sugli sviluppi dei serrati vertici sui conflitti in corso e indicare se e quali sono le vie d’uscita. Per la premier è la prima partecipazione al Meeting da quando è alla guida del governo.
i leader dei partiti confabulano al meeting di rimini
Nell’edizione del 2022 fu ospite come leader di Fratelli d’Italia a poche settimane dalle elezioni. A Rimini vi fu una sorta di «passaggio di consegne» proprio con Draghi, presidente del Consiglio dimissionario, protagonista di un applaudito intervento solo un paio di giorni prima.
Dal palco l’ex governatore di Bankitalia (che già nel 2020, in piena era Covid, dalla kermesse aveva spronato a distinguere il «debito buono» dal «debito cattivo» per uscire dalla crisi) lanciò un monito ancora di stretta attualità: «Protezionismo e isolazionismo non coincidono con i nostri interessi internazionali».
E ancora: «L’Italia ha bisogno di un’Europa forte tanto e quanto l’Europa ha bisogno di un’Italia forte». Di lì a poche settimane Meloni ricevette l’incarico di guidare il governo e sul piano internazionale l’esecutivo si è mosso nel solco della continuità. La premier torna a Rimini con tre anni di esperienza sulle spalle in uno scenario più complesso.
MELONI E LETTA PARLOTTANO SUL PALCO DEL MEETING DI RIMINI
L’intervento della premier segnerà anche la ripresa dell’attività politica dopo le ferie con la lunga stagione delle elezioni regionali da affrontare.
Ma, rispetto alle ultime edizioni, non sono stati invitati leader del centrosinistra (Giuseppe Conte è venuto una volta e l’accoglienza è stata freddina, Elly Schlein è considerata portatrice di valori molto lontani, l’unico sempre invitato stavolta è Enrico Letta, ma non come esponente politico).
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MELONI E LETTA PARLOTTANO SUL PALCO DEL MEETING DI RIMINI E SALVINI SI FA UN SELFIE
leader dei partiti al meeting di rimini
MELONI E LETTA PARLOTTANO SUL PALCO DEL MEETING DI RIMINI E SALVINI SI FA UN SELFIE
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