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"DAI 16 AI 19 ANNI IL MIO RITROVO ERA IL LEONCAVALLO. MI RITROVAVO IN QUELLE IDEE, IN QUEI BISOGNI" - CORREVA L'ANNO 1994 QUANDO IL 21ENNE MATTEO SALVINI DIFENDEVA A SPADA TRATTA IL CENTRO SOCIALE SGOMBERATO OGGI (LUI STESSO, 31 ANNI DOPO, HA ESULTATO CITANDO MILEI "AFUERA!") - COSA DISSE IN CONSIGLIO COMUNALE A MILANO L'ATTUALE LEADER DELLA LEGA: "NEI CENTRI SOCIALI CI SI TROVA PER DISCUTERE, CONFRONTARSI, BERE UNA BIRRA E DIVERTIRSI" - IL SUO INTERVENTO VENNE APPLAUDITO DAL CAPOGRUPPO DEL PDS, STEFANO DRAGHI, CHE LO DEFINÌ "LUCIDO ED EQUILIBRATO"
IL LEGHISTA EX LEONKA CONQUISTA IL CONSIGLIO: “CONOSCO QUEI RAGAZZI, I VIOLENTI SONO POCHI”
Articolo di Elisabetta Soglio per il “Corriere della Sera” – 13 settembre 1994
MATTEO SALVINI IN DIFESA DEL LEONCAVALLO
Il protagonista della serata è lui. Matteo Salvini, 21 anni, leghista dal ‘90 ed ex frequentatore del Leoncavallo. Il suo intervento, il primo da quando è stato eletto a Palazzo Marino, ha aperto ieri sera il dibattito sugli incidenti di sabato. Ha lasciato tutti senza parole: ha spiazzato la sinistra, ha stupito perfino i lumbard.
Matteo Salvini ha messo d'accordo il consiglio comunale: l'aula divisa ha concordato soltanto sulle sue parole. Sui toni scelti, sull'analisi «lucida e serena», sulle conclusioni «molto equilibrate», come ha commentato il capogruppo del Pds Stefano Draghi. Ha preso la parola per raccontare con voce decisa che per anni ha frequentato il Leoncavallo e che ancora oggi molti suoi amici si riuniscono li. Ha spiegato che "nei centri sociali ci si trova per discutere, confrontarsi, bere una birra e divertirsi, e ha assicurato che quelli che lui conosce non prenderebbero mai in mano un sasso o una spranga”.
Ha ricordato che “per fare 5 miliardi di danni bastano 50, 100 violenti e facinorosi e ha concluso appellandosi ai suoi coetanei, chiedendo che “rifiutino la logica dello scontro armato” e che “isolino loro stessi chi può danneggiare le esigenze sane dei giovani milanesi”.
Lo hanno hanno applaudito tutti, Matteo Salvini, che fuori dall'aula conferma tranquillo: «Sì, dai 16 ai 19 anni, mentre frequentavo il liceo Manzoni, il mio ritrovo era il Leoncavallo. Stavo bene, mi ritrovavo in quelle idee, in quei bisogni». La birra, la musica, la ragazza, le discussioni sulla scuola e sulla politica.
Nel frattempo Matteo incontra la Lega: «Per un periodo ho continuato a frequentare i centri sociali. Poi ho avuto guai, ma non dai miei coetanei: a creare problemi sono sempre quelli li, i trentacinque-quarantenni che strumentalizzano i giovani e forse sono strumentalizzati loro stessi». I guai non sono sempre cosa da poco.
«Al primo anno di Scienze politiche — racconta —, due o tre di questi mi avevano portato fuori dall'aula dove avrei dovuto dare un esame, dicendomi che non avevo il diritto di stare lì. Per rientrare ho dovuto chiamare il preside Martinelli». Dopo l'elezione in consiglio, Salvini smette di farsi vedere al Leonka, ma continua a incontrare ragazzi del centro. Dopo questo intervento, il dibattito in aula appare scontato. Draghi reclama «soluzioni civili, non poliziesche e carcerarie per i problemi giovanili».
Il missino De Corato invita le sinistre a «evitare le lezioni, visto che in vent'anni di governo non avete combinato nulla di buono per i giovani». Brandirali, del Ppi, accusa Rifondazione e Pds «di non avere aiutato i leoncavallini non facinorosi a rientrare nella legalità quando sarebbe stato possibile».
centro sociale leoncavallo a milano
Il pubblico applaude e fischia. Umberto Gay, di Rifondazione, ha sul banco foto che «potrebbero dimostrare chi ha lanciato la prima pietra», alludendo alla polizia, ma sorvola e chiede al sindaco "di cambiare spirito e atteggiamento» per evitare che fatti analoghi si ripetano. Il verde Rizzo provoca Formentini:
«Dice che gli autonomi sono randagi? Io seguo la pubblicità progresso: bastardo sei tu che li abbandoni». Nando dalla Chiesa salta i giri di parole e preferisce appellarsi direttamente agli studenti milanesi: «Non partecipate mai a manifestazioni aperte da gente mascherata e col viso coperto».
leoncavallo sgomberato
matteo salvini giovanni toti al papeete di milano marittima 3
matteo salvini alla presentazione del libro di bruno vespa 'hitler e mussolini' foto lapresse
sgombero del leoncavallo foto lapresse 22
sgombero del leoncavallo foto lapresse 9
leoncavallo sgomberato
matteo salvini comizio finale per le regionali in umbria foto lapresse
matteo salvini giancarlo giorgetti voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapresse
salvini con il sindaco di viterbo giovanni arena
UN GIOVANE MATTEO SALVINI A DOPPIO SLALOM
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