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GIORGIA MELONI È OSTAGGIO DEL “PACIFISMO” DI SALVINI – MARCELLO SORGI SPIEGA IL MOTIVO DEL NO OSTINATO DELLA DUCETTA ALLA PARTECIPAZIONE AL PIANO DEI “VOLENTEROSI IN UCRAINA”: “OLTRE A INTUIRE IL RISCHIO DI IMPEGNARSI FIN D'ORA SU UN INTERVENTO MILITARE, IN CASA DEVE FARE I CONTI CON SALVINI, CHE HA CAVALCATO IL ‘NO’ ALL'USO DEI SOLDATI ITALIANI FINO AD ATTACCARE FRONTALMENTE MACRON. QUALCOSA CHE HA IRRITATO MELONI, MA NON FINO AL PUNTO DA PERMETTERLE DI PRENDERE LE DISTANZE DALL'ALLEATO, PER NON LASCIARGLI IL MONOPOLIO DEL RIFIUTO DELL'IMPIEGO DEI MILITARI…”

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Estratto dell'articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”

 

VOLODYMYR ZELENSKY - EMMANUEL MACRON - FOTO LAPRESSE

Era inevitabile che il vertice dei "Volenterosi" si concludesse con una divisione tra chi, la maggior parte dei Paesi convocati da Macron e Starmer, si impegna per una forza di "rassicurazione, garanzia" e insomma di interposizione tra Ucraina e Russia dopo il raggiungimento della pace, con invio di soldati sul territorio, e chi invece, Italia, Germania e Polonia, non ci sta, pur offrendo collaborazione.

 

[…] Meloni, che fin dall'inizio aveva premesso che l'Italia non si sarebbe impegnata con propri soldati, può tirare così un sospiro di sollievo: trovarsi insieme a Germania e Polonia nel sostenere questa posizione […] dimostra che le riserve di Palazzo Chigi non erano isolate.

 

volodymyr zelensky e giorgia meloni conferenza per la ricostruzione dell ucraina foto lapresse

Poi, ognuno chiaramente ha le sue ragioni. E la premier italiana, oltre a intuire il rischio di impegnarsi fin d'ora su un intervento militare, prima di sapere se arriveranno una tregua o la pace a cui Putin sembra chiaramente contrario, in casa deve fare i conti con Salvini.

 

Il leader leghista e vicepresidente del Consiglio ha cavalcato il "no" all'uso dei soldati italiani, sia pure dopo la pace e con un ruolo di garanzia, fino ad attaccare frontalmente il presidente Macron e a provocare un incidente diplomatico tra Italia e Francia.

 

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

Qualcosa che ha irritato Meloni, ma non fino al punto da permetterle di prendere le distanze dall'alleato, per non lasciargli il monopolio del rifiuto dell'impiego dei militari.

 

Accontentandosi dei "sì" alla solidarietà all'Ucraina della Lega in Parlamento, dove tra breve arriverà il dodicesimo pacchetto di aiuti in armi da parte dell'Italia.

salvini melonigli sguardi di giorgia meloni a donald trump video di smar gossip su tiktok 9gli sguardi di giorgia meloni a donald trump video di smar gossip su tiktok 6