DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI…
Martedì 5 giugno 2018 il governo guidato da Giuseppe Conte e sostenuto da Movimento Cinque Stelle e Lega ha ottenuto la fiducia al Senato con 171 voti favorevoli, 117 contrari e 25 astenuti. Trecentotredici i senatori presenti. Nel pomeriggio si è svolta la discussione dell’aula, con la replica dell’ex premier Matteo Renzi.
Prendendo la parola al Senato, Renzi ha garantito “il rispetto dei ruoli del governo e delle opposizioni”, ma ha criticato le forze di maggioranza dicendo che “da inciucio a contratto cambia solo il vocabolario” (qui il discorso di Matteo Renzi al Senato).
giuseppe conte salvini e di maio discorso prima della fiducia 1
Renzi non ha risparmiato anche una battuta sarcastica a Conte: “Lei è un premier non eletto, potrei dire un collega”. L’ex segretario del Pd ha voluto togliersi così qualche sassolino dalla scarpa.
Nella scorsa legislatura, infatti, era stato più volte accusato dai suoi avversari politici, Lega e M5s su tutti, di essere un premier, appunto, “non eletto dal popolo”. La stessa cosa però si può dire di Giuseppe Conte, che non si era presentato alle elezioni né per un seggio alla Camera né per un seggio al Senato, e che è diventato il sesto premier non parlamentare nella storia della Repubblica italiana.
RENZI E IL NO ALLA FIDUCIA A CONTE
Conte però, all’uscita da Palazzo Madama, ha deciso di rispondere a Renzi per le rime. Intervistato dai giornalisti, il presidente del Consiglio stava rispondendo ad alcune domande a proposito delle sue sensazioni sulla giornata.
Incalzato sula battuta di Renzi, Conte ha replicato sardonico: “Renzi un mio collega? Perché, è professore lui?”
Qui il video con la frase di Conte:
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