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1 - TARANTINI: SEXIGATE CHIUDE L´INCHIESTA RIFLETTORI ORA SU FINMECCANICA
Giuliano Foschini per "la Repubblica"
Una busta paga da impiegato, «guadagno duemila euro al mese, non mi fanno nemmeno un finanziamento per comprare la macchina a Nicla» si lamentava al telefono con l´amico Lavitola. Ma Gianpaolo Tarantini in questi due anni non ha perso certo il senso per gli affari. Nelle carte depositate dalla procura di Napoli si fa riferimento in più riprese agli affari che Tarantini e Lavitola, in qualità probabilmente di intermediari, avevano in piedi con i colossi dell´industria italiana, da Finmeccanica a Eni.
Parlano di incontri, fanno riferimenti ad appuntamenti presi con i ministri, accennano al denaro. Tarantini conosce bene l´ambiente di Finmeccanica. Ed è proprio in relazione ai suoi contatti con il colosso dell´industria italiana che già questa settimana potrebbe abbattersi su Tarantini un nuovo ciclone giudiziario. Questa volta barese.
E ancora una volta accanto al suo ci sarà il nome di Silvio Berlusconi: secondo la ricostruzione fatta dalla procura di Bari le escort che finivano a casa del premier, servivano all´imprenditore barese per entrare nei salotti dell´industria italiana e arrivare ai big.
Tarantini riesce nel suo intento, ha ricostruito la Guardia di finanza. Per questo la Procura di Bari notificherà nelle prossime ore l´avviso di conclusione delle indagini a una dozzina di persone, Tarantini compreso, per reati che vanno dall´associazione a delinquere al favoreggiamento della prostituzione. Agli atti ci sono le dichiarazioni di escort che raccontano di cene a casa Berlusconi alla presenza dell´allora capo della Protezione civile, Guido Bertolaso.
E di imprenditori, come il pugliese Enrico Intini, che racconta di aver pagato 300mila euro di consulenza a Tarantini e di essere stato ricevuto in pochi giorni da Bertolaso in persona che poi lo ha indirizzato a Finmeccanica, e in particolare alla Grossi. Agli atti ci sono poi le famigerate intercettazioni di Tarantini con il presidente Berlusconi: contatti brevi e assai frequenti nei quali il presidente del consiglio (che non è indagato nell´inchiesta barese) sollecita Gianpi a portargli nuove ragazze, scendendo anche in commenti che gli investigatori stessi giudicano "imbarazzanti".
2 - LAVITOLA E GLI STRANI AFFARI CON FINMECCANICA
Antonio Salvati per "la Stampa"
Quanto è dura la vita dell'esule. Alla vigilia del suo 45esimo compleanno, il direttore dell'Avanti Valter Lavitola vola verso Santo Domingo. Lui è abituato ai viaggi all'estero visto il suo lavoro, ma questa volta la trasferta ha un sapore differente. Il giorno prima era finito agli arresti domiciliari Luigi Bisignani, il faccendiere coinvolto nei fatti della P4.
Lavitola lo conosce bene e sicuramente non lo stima visto che non esita, in una delle tante telefonate intercorse con Tarantini, a dire che Bisignani «era amico mio, quello tutte âste stronzate che dice (...) almeno l'80% erano cose che facevo io, non che faceva lui... l'imbecille».
Così, per paura di essere coinvolto e arrestato insieme all'«amico» decide di partire prima, perché, spiega alla moglie di Tarantini, «aveva il timore di essere arrestato». Prima Santo Domingo, poi Panama e infine l'Argentina, un viaggio programmato (ma non si sa se mai realizzato) in Turchia, l'idea di una vacanza a Procida: le giornate di Lavitola all'estero sono tutte telefono e camere d'albergo, raccomandazioni e veri e propri consigli d'amministrazione delle sue aziende fatti via etere con i più stretti collaboratori. In un albergo chiede anche una stanza di 100 metri quadrati perché «lui fa le riunioni». Sono più le preoccupazioni che i momenti di relax. Lo dice lui stesso quando sbotta al telefono con Fabio Sansivieri, suo stretto collaboratore:
I VIAGGI IN SUDAMERICA - «Fa, allora aspetta un secondo. Comunque guarda se non scoppio sto viaggio non scoppio mai più...». Ad esempio c'è una visita della Guardia di Finanza alla sede dell'Avanti che gli toglie il sonno. Lui è riuscito a saperlo in anticipo e cerca in tutti i modi di tranquillizzare i suoi collaboratori e di «far si che le carte siano tutte apposto».
Poi le riunioni per risolvere commissioni e affari (non meglio specificati) con Paolo Pozzessere direttore commerciale di Finmeccanica. In una conversazione del 5 luglio, Pozzessere spiega a Lavitola, vista l'inutilizzabilità di un conto estero per il pagamento di commissioni, che: «La sede legale tu la puoi spostare se hai un problema, ti fai un atto e la sposti, ci vuole poco. Questo è l'escamotage che ho lasciato aperto, perché altrimenti l'azienda la incarto sennò... sennò come facevo?».
LE CONSULENZE - «Valter - scrive il gip - cambiando discorso dice che Lorenzo avrebbe chiamato le aziende a Roma per fare i contratti e chiede a Paolo se ne sa qualcosa. Paolo risponde di no, Valter gli chiede di fargli sapere dopo aver parlato con Lorenzo».
Piccola parentesi: si legge in un'informativa che «per comprendere il senso della telefonata tra Lavitola e Pozzessere vanno richiamate necessariamente due conversazioni nella quale Pozzessere comunica a Debbie Castaneda che non le verrà rinnovato il contratto, provocandone la reazione sostanziatasi nella minaccia di chiamare Marinella per avere un appuntamento personale con Lui (forse il Presidente del Consiglio Berlusconi), per riferirgli la cosa e l'altra di poco successiva, diretta alla stessa Marinella che le nega un appuntamento per impegni di Lui a Palazzo Chigi».
I CONSIGLI ANTI-PEDINAMENTI - Ma non è tutto: Angela Devenuto, la moglie di Tarantini, chiama Lavitola il 4 luglio da un telefono pubblico (un suggerimento che lo stesso Lavitola ha dato a tutti i suoi interlocutori) per farlo partecipe del fatto che lei si sente seguita. «Sono finanzieri, li riconosco lontano un miglio», dice la donna. Così Lavitola sciorina altri consigli per evitare scocciature, un vademecum da inoltrare anche agli altri suoi collaboratori: cambiare spesso cabina da cui si telefona oppure utilizzare anche un call center, uscire sempre in coppia, così se uno telefona l'altro può guardarsi intorno.
Tanto lavoro, troppo. Così quando viene accusato di tradimento da una donna, controbatte spiegando che «lui non sta pensando minimamente alle donne visto che lì sta seguendo una cosa importantissima, che lo fa stare come una furia. Lui lì le cose che deve fare le sta facendo, ha un sacco di cose da fare, deve andare in Argentina, e in Brasile...». Quanto è dura la vita dell'esule.
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