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IL GOSSIP È GIORNALISMO. ANZI È L'UNICO GIORNALISMO CHE RIMANE! – GABRIELE ROMAGNOLI E L’ESTENSIONE DEL DOMINIO DEL PETTEGOLEZZO: “NEL WEB TUTTO QUEL CHE ERA VERTICALE È DIVENTATO ORIZZONTALE, L'ALGORITMO NON MANDA IN SUPERFICIE ‘QUEL CHE MERITA D'ESSERE PUBBLICATO’, MA QUEL CHE IL PUBBLICO SI È DATO LA PENA DI NOTARE” – “SITI CHE HANNO SDOGANATO IL GOSSIP PORTANDOLO OLTRE CONFINE (DAGOSPIA IN ITALIA COME È STATO DRUDGE REPORT IN AMERICA) ACCOSTANO RIVELAZIONI SULLA SEPARAZIONE TRA UNO SPORTIVO E UNA SOUBRETTE AD ALTRE SU LITI TRA ESPONENTI DELLA MAGGIORANZA POLITICA. NON PASSERÀ MOLTO TEMPO PRIMA CHE VENGA CONIATO UN NEOLOGISMO CHE FONDE QUELLE CHE ORAMAI SONO DUE FACCE DELLA NOTIZIA. QUALCOSA TIPO "NEWSSIP" 

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dago foto porcarelli

Estratto dell’articolo di Gabriele Romagnoli per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/commenti/2025/07/25/news/gossip_notizia_kiss_cam-424750642/

 

E non si dica che questa è l'estate del gossip. Il cambiamento climatico e quello mediatico hanno reso la stagione permanente.

 

[…] L'estensione del dominio del gossip si fonda su tre principi. Il primo è la spudoratezza.

 

Se in Italia si parla soprattutto dell'audio sdolcinato che avrebbe inviato un noto attore o della kiss cam che ha clamorosamente inquadrato un amministratore delegato e la donna che non era sua moglie, in America domina un caso più significativo.

 

kiss cam andy byron con l'amante

Nel campus di una università del Mississippi qualcuno diffonde una voce. Una bella ragazza avrebbe tradito il fidanzato. E fin lì. L'avrebbe fatto con il padre di lui. Il particolare straordinario fa viaggiare il racconto.

 

Durante una trasmissione sul più diffuso canale sportivo (Espn) un noto commentatore, ex atleta, parlando di una squadra di quello Stato, vede bene, per associazione di pensiero, di riferire la storiella. La vicenda diventa una barzelletta nazionale, la ragazza un nazionale zimbello.

 

DAGO CON LA REDAZIONE DI DAGOSPIA (LUCA DAMMANDO, ASCANIO MOCCIA, FRANCESCO PERSILI, ALESSANDRO BERRETTONI, RICCARDO PANZETTA, GREGORIO MANNI, FEDERICA MACAGNONE)

La diffusione è preceduta da una presunta clausola di garanzia: "Pare che", in Mississippi…Ovviamente non rileva, conta solo quel che viene dopo.

 

La smentita adotta la stessa formula: "Pare che", non sia vero niente. Stavolta però importa solo il dubitativo iniziale: ma dai, come no e si va avanti con le battute e i meme, mentre la ragazza si è isolata in luogo segreto (avendo anche iniziato la guerra dei risarcimenti).

 

La spudoratezza induce a scegliere di credere a quel che non si crede, a non rovinare mai una bella storia con la verità, anche se rovina una vita.

 

Il secondo principio è l'uniformità. Quella del Mississippi è un'invenzione (pare?). Altre storie hanno invece un fondamento.

 

Siti che hanno sdoganato il gossip portandolo oltre confine (Dagospia in Italia come è stato Drudge Report in America) accostano rivelazioni sulla separazione tra uno sportivo e una soubrette ad altre su liti tra esponenti della maggioranza politica. Lo fanno con lo stesso tono scanzonato e la forma dissacrante nella titolazione e nell'illustrazione.

 

matt drudge.

Capita che entrambe le informazioni trovino conferma e vengano riprese da giornali e televisioni. Il tono diventa allora serioso, nella forma si palesa un certo distacco.

 

Tuttavia la riserva è vana, perché la gerarchia delle notizie, appoggiata alla scaletta dei tg e alla numerazione delle pagine dei quotidiani è pericolante.

 

Nel web tutto quel che era verticale è diventato orizzontale, si spiaccica sul fondo con l'ambizione di risalire e l'algoritmo non manda in superficie "quel che merita d'essere pubblicato", ma quel che il pubblico si è dato la pena di notare.

 

[…]

 

Il terzo principio è la volontarietà. Il paparazzo, sia gloria a lui, scovava. Il cronista mondano […] indagava. […] Questo è invece il tempo di milioni di telecamere, presenti ovunque; di messaggi scritti e vocali inoltrabili da e a chiunque e da molti intercettabili; di ultra-diffusa visibilità.

 

TWEET SU BOCCIA SANGIULIANO

E se qualcuno o qualcosa sfuggisse, ecco i volontari auto-carnefici. Ecco lo stimato professionista che, anziché un faccia a faccia tra quattro pareti, sceglie la festa di fidanzamento per accusare di tradimento la compagna uscente davanti a decine di invitati e, di rimando, all'intero Paese.

 

Gossip con dolo diretto, esplicita intenzione di farsi e far notare.

 

Ecco due manager amanti che escono dalla clandestinità per andare al concerto di un complesso con milioni di ammiratori, forse il luogo al mondo con la più alta concentrazione di cellulari e telecamere, esplicitando, come certi assassini, la voglia, perfino la necessità, di essere scoperti.

 

Gossip con dolo eventuale, comportamento limite che sfida e accetta le conseguenze. Dall'essere noti nel proprio ambito professionale, comunque un orticello, al vagare nella prateria digitale il passo è enorme e delle due l'una: o si affidano imprese, bilanci, sorti di lavoratori a ingenui sprovveduti o questi hanno, più o meno consapevolmente, abbracciato il proprio destino.

 

dago su chi

Non passerà molto tempo prima che venga coniato un neologismo che fonde quelle che oramai sono due facce della notizia: una, come per la luna, necessariamente oscura; ma si sa, tutto gira.

 

Qualcosa tipo "newssip" o forse verrà un'idea migliore, ma crescerà il rischio che tutto si omologhi per assimilazione o venga omologato da chi controlla il flusso.

 

Già adesso occorre un inedito sforzo per provare a convincere che una studentessa che avesse frequentato il padre del suo ragazzo e un presidente che lo avesse fatto con le ragazze di un trafficante sessuale sono cose inavvicinabili. E una andrebbe rimossa, l'altra verificata.

foto di maria rosaria boccia con il braccio di un uomo (sangiuliano?) al concerto dei coldplay meme lego su gennaro sangiuliano sul gabinetto e maria rosaria bocciamaria rosaria boccia al concerto dei coldplay CHI SPIA DAGOSPIA - by Antonio RielloMEME SU andrew byron e kristin cabot, al concerto dei colplay a boston - BILL COSBY

 

maria rosaria boccia al concerto dei coldplay