
DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA…
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Chissà se tra i "comportamenti erratici e sbagliati" contestati dal Vaticano a Ettore Gotti Tedeschi c'è anche la scelta del confessore sbagliato. A distanza di 10 mesi non c'è ancora una parola certa sulla sua cacciata, in soli tre giorni, dai vertici della banca dei preti. Ma forse ne sa qualcosa uno dei suoi grandi mentori: Giovanni Maria Vian, direttore di quell'''Osservatore Romano'' sul quale Gotti Tedeschi ha pubblicato per anni le sue pensose articolesse da "economista".
Dicono i bene informatissimi che il banchiere piacentino, dopo un lungo e perdente braccio di ferro con il potente e bertonissimo direttore generale Paolo Cipriani, unico e solo deus ex machina dello Ior, abbia percepito una serie di irregolarità nei conti correnti dei privati, specie al Sud, e che si sia preoccupato moltissimo. Non solo della sua reputazione, ma anche dei rischi giudiziari.
Dicono che allora l'uomo caro a Botin e all'Opus Dei si sia confessato con Vian, dimostrandosi molto, troppo nervoso e pronto a denunciare tutti quanti se non avesse avuto mano libera nell'opera di pulizia dentro la "banca di Dio". Di fronte a un presidente "fuori controllo", Vian è impallidito e si sarebbe a sua volta prontamente confessato con il cardinal Tarcisio Bertone. Che in soli tre giorni ha organizzato la cacciata all'unanimità di Gotti dal consiglio della banca.
Dicono che se è andata così, andrebbe rivista l'utilità della confessione...
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