
DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI…
Amedeo La Mattina per "la Stampa"
Volete sapere perché Monti non riesce a completare la squadra di governo? Perché questi tecnici, grandi funzionari dello Stato, manager e dirigenti d'azienda hanno stipendi altissimi e non vanno a fare il viceministro e il sottosegretario per alcune migliaia di euro al mese. Tutti al servizio del Paese!». Berlusconi ride, allarga le braccia e aggiunge «ne vedremo delle belle». Spiega in questi termini «prosaici», ma credibili, perché il suo successore si è impantanato, si è bloccato e sta rimandando di giorno in giorno la definizione della macchina che dovrà far partire l'attività del nuovo esecutivo.
E' stato Gianni Letta, che ieri pomeriggio si è recato a Palazzo Chigi, a riferire al Cavaliere quali sono i problemi. Ovviamente non ci sono solo questioni pecuniarie, di redditi stratosferici difficilmente rinunciabili. C'è poi un altro problemino, sempre di soldi. Sembra che i neoministri dell'Ambiente e dell'Agricoltura, Clini e Catania, non abbiano ancora mollato la loro precedente poltrona di direttori generali dei dicasteri che ora si trovano a dirigere politicamente. C'è una forte pressione perché lo facciano presto.
Ora Berlusconi si gode la scena, racconta chi è stato con lui ad Arcore e a Palazzo Grazioli in questi ultimi due giorni. Ma c'è pure tanta amarezza nel Cavaliere che non ha digerito quello che lui chiama «il golpe bianco» che lo avrebbe defenestrato da Palazzo Chigi. E' rimasto stupito dell'accoglienza ricevuta dal professor Monti in Europa. E' «incredibile» che adesso la Merkel e Sarkozy stendono tappeti rossi, con la Cancelliera rimasta impressionata dalle riforme che il nuovo premier italiano vuole mettere in campo. «Ma sono le stesse cose sulle quali mi ero impegnato io. Non mi risulta che Monti abbia illustrato chissà quale altre misure impressionanti».
Ha il dente avvelenato con Sarkozy e Merkel che ridacchiavano di lui, che non lo invitavano ai trilaterali. Che lo snobbavano, insomma. Tutti a dire che lo spread saliva e le Borse calavano per colpa sua. E se lui avesse tolto il disturbo per incanto tutto si sarebbe risolto. «Eccoli serviti lor signori. Tutto come prima. Tra l'altro mi risulta - ha osservato l'ex premier - che l'incontro di Strasburgo sia andato male».
L'unica consolazione di Berlusconi è di non sentirsi più nel centro del mirino di tutta la stampa nazionale e internazionale. Ma il suo orgoglio è ferito. Non sopporta di leggere sui giornali stranieri che lui era «sopra le righe», mentre la sobrietà Monti dà all'Italia un'altra immagine, grande credibilità . Bene, ora si vede come stanno le cose, dicono a Palazzo Grazioli. Adesso staremo a vedere cosa sapranno fare i tecnici. Intanto il nuovo ministro Fornero alla sua prima uscita sulle pensioni è stata applaudita da Vendola.
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